Testo di Rita Jemma
Ci hanno portato via dalla Terra,
con la scusa della rivoluzione industriale,
illudendoci di un rinnovato benessere,
per poi alla fine chiuderci dentro fabbriche e uffici,
mentre loro contano i soldi a fine mese.
Ci hanno detto di andare a vivere in città,
per essere più comodi e alla moda,
per poi ritrovarci a vivere dentro
alveari bunker con il prato sul balcone.
Ci danno da mangiare antichi sapori
fatti con nuove ricette
e tirati a lucido da maghi del marketing,
per poi ritrovarci i carrelli pieni di coloranti e pesticidi.
Ci hanno convinti che siamo malati,
sempre più vulnerabili e cagionevoli
e che per il nostro bene ci curano e ci vaccinano,
per poi trovarci schiavi come provette ambulanti
di manager senza scrupoli,
che basano il loro business plan sui nostri ricoveri e starnuti.
Ci hanno messo un'ipoteca sull'anima,
ancor prima di venire al mondo,
perché di certo avremmo peccato,
noi figli di peccatori,
promettendoci un paradiso
che nessuno di loro ha visto
e probabilmente vedrà mai.
Ci stordiscono con giochi a quiz,
serial killer e medici in corsia,
distraendoci ancora una volta,
da quanta gente sta cambiando il mondo.
Siamo in pieno colonialismo moderno,
una partita a Risiko senza regole e confini.
È il grande inganno dei tempi moderni,
quello che ha portato l'uomo sulla luna,
ma non ancora nel suo cuore!
Post Scriptum
L'autore della foto si è compiaciuto di vederla pubblicata e desidera far sapere ai lettori che il casale ritratto fa parte dell'agriturismo Meone Vecchio. Si trova in Umbria e questa è la pagina ufficiale del sito: http://www.meone.it/?fbclid=IwAR131rNEXCQBm8RNhfZCzGWO5m9NtgylFYofmjEC7hW0SIz2j2gnfc0GAKo
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