domenica 25 novembre 2018

La tivù c’impone nani, ballerine e ubriaconi


Testo di France Patrizia

Lo vediamo tutte le sere, ospite fisso a “Carta Bianca”, su RAI 3. Vale davvero la pena di ascoltarlo? Mauro Corona e il suo rapporto con la caccia. Un rapporto viscerale, vissuto fin da bambino, quando a caccia ci si andava per fame. “Ho ucciso il primo camoscio a 9 anni” spiega, raccontando di come il padre lo avesse obbligato a bere il sangue dell'animale, in una sorta di rito di iniziazione tribale. All'epoca, più di 50 anni fa, ricorda Corona, “c'era un rispetto assoluto per la caccia e per la preda”. Un'epoca in cui della bestia si mangiava tutto e “il filetto era per il medico o per il prete”, perché potevi averne bisogno. “E' chiaro che se ti portano a caccia fin da bambino, questa pratica ti entra nel Dna” diceva Corona in una intervista del 2010, spiegando che, seppur non essendo più cacciatore e non apprezzando i cacciatori ricchi d'oggi "che vanno a caccia coi Suv", nella vita lui cacciatore lo è stato, e ha preso camosci, caprioli, galli forcelli, cedroni. "Ora non ci vado più - spiegava - perché non ho la fame d'un tempo ma quando viene primavera e sento cantare i galli forcelli, mi trovassi in una radura con lo schioppo in mano sparerei, perché la caccia ce l'hai nel sangue".


Corona, famoso anche per i suoi eccessi, per la verità ha anche una visione romantica e piratesca del bracconaggio. "Il bracconiere è in lotta con i guardiacaccia e con sé stesso: è una martora all'ombra, una figura barbara e fa una vita infame". Riguardo alle critiche alla caccia, sempre di grande attualità, Corona faceva notare che "le polemiche escono sempre da gente con lo stomaco pieno" e si chiedeva come mai nessuno dica mai nulla contro la pesca. "Non sono a favore di questa caccia moderna ma non sono nemmeno contro. A me la caccia ha salvato la vita. La caccia è come coltivare il campo, è il pane", sentenziava il Corona di qualche anno fa, non molto diverso dal Corona di oggi, che non più tardi di qualche settimana fa, in tv ha fatto medesime dichiarazioni sul tema, criticando la Brambilla per i suoi affari col pesce.

1 commento:

  1. Non siamo ANCORA nella glaciazione...quando verrà, se verrà, avendo mangiato tutti gli animali, sterminati con gli allevamenti intensivi e con la caccia e con l'inquinamento e con i terremoti e con le alluvioni, si mangeranno fra di loro ! Sic fiat !

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