Testo di Giuseppe Salomone
Alla "bravissima" e attentissima congolese Cecile Kyenge Kashetu sfugge che l'undici novembre del 1961, nel suo bellissimo ed avanzato Paese, venivano massacrati e fatti a pezzi, senza alcun motivo plausibile al mondo, 13 aviatori italiani...disarmati. Erano in forze alla 46a Aerobrigata e con due aerei da trasporto C-119 stavano trasportando dei rifornimenti per la piccola guarnigione Malese, sempre ONU, che presidiava il piccolo aeroporto di Kindu. Mentre i nostri si trovavano del tutto ignari nella mensa si videro piombare addosso centinaia di congolesi, fu un massacro, sottoposti a violenze degne dei peggiori selvaggi e possibili solo da quelle parti, i cadaveri, abbandonati sul posto, vennero poi raccolti e seppelliti in una fossa comune dal custode del locale carcere. Le salme vennero recuperate solo nel Febbraio del '62 e riportate in Patria. Ovviamente nessuno ha ritenuto di commemorare questo inutile, stupido e vile massacro, tantomeno la congolese Kyenge.
Ecco senza voler sembrare razzista ma piu che criticare LA Kyenge che non ha colpe basta vederla e ' da prendere a malomodo in tutti i sensi il Marito a quest'ora col Duce sarebbe in galera a Infoltire le fila dei traditori che portano Nella madre patria genTe che Fino a poco tempo prima magari lavava I coglioni ai cammelli in fila nel sahara ,Non si fa !
RispondiEliminaNel 2011 ho sposato una malgascia. Poi, la separazione, nove mesi dopo. Siamo in contatto tramite Facebook.
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