Un’amica degli ebrei mi risponde gentilmente

Testo di Teresa Occhiuto

Mi chiedi cos'è per me "La stirpe del serpente"? Potrebbe essere il titolo, alquanto suggestivo, per un film fantasy, elemento fondamentale di chi ne deve fare uso (la fantasia) per necessità professionali. Diverso il caso in cui si ha la pretesa di interpretare un libro complesso come il vecchio testamento, senza avere le basi necessarie e che richiede una competenza su vari fronti, e non solo una infarinatura linguistica. Ora, non so dove collocare esattamente il tuo caso, perché non so assolutamente nulla di te, dei tuoi studi e delle tue "competenze". Ma è fin troppo facile, visto che mi chiami in causa, fare questa considerazione: purtroppo, c'è un proliferare di questi sedicenti "esperti" e delle loro versioni "fantasy", alle quali molti, inverosimilmente, danno credito. Niente di male, se non fosse per alcuni risvolti inquietanti, ai quali, queste "versioni" danno seguito. Vedono, o vogliono vedere, una umanità divisa in due, identificando una razza superiore e una inferiore, non una e sola "umana" che riconosce gli uomini tutti uguali. 

Vecchia storia quella di identificare un capro espiatorio, sul quale riversare tutte le responsabilità dei mali dell'umanità (qualcuno deve pur averla). Una sorta di legittimazione all'odio "razziale". Per il Ku Klux Klan è addirittura un versetto della Bibbia a stabilire la supremazia bianca su quella nera, legittimando di fatto le persecuzioni che tutti conosciamo. Venendo all'ambito europeo, gli ebrei (e sarebbe troppo lungo da spiegare i motivi, ma ne cito uno per tutti: deicidio, avendo ucciso Gesù) hanno, da lungo tempo, rappresentato la "vittima sacrificale" ideale.

Mi dispiace deluderti, non è assolutamenteil mio genere, peraltro, ero indecisa se risponderti, perché di solito, non prendo minimamente in considerazione queste balle colossali. Si dà il caso che prediliga approfondire storie che, purtroppo, si rivelano spietatamente "vere" e, si sa, la realtà, supera di gran lunga la fantasia, cosicché non è "mistero" quasi per nessuno che un "folle" abbia addirittura pianificato di sterminare un intero popolo, lasciandosi, per l'appunto, trasportare da "fantasie" malate perdendo qualsiasi contatto con la realtà.

Il guaio di tutta la questione è che purtroppo non si tratta di suggestive sceneggiature per film, ma teorie di pseudo (ho persino difficoltà a definirli... Biglino docet) traduttori-interpreti fai da te, che hanno scoperto di che "vivere" (alle spalle dei poveri allocchi che ci cascano) nel pubblicare addirittura le loro fantasie, che riscuotono perfino largo credito e consenso. Forse è meglio che mi fermi qui, ma qualora ti venisse qualche dubbio, e volessi sentire l'autorevole giudizio di uno "studioso", e considerare quanto sia facile e pericoloso lasciarsi trasportare dalla fantasia, ti consiglierei un'attenta lettura di questi link: Gianluca Marletta. Libertà e persona.