Il poliziotto cattivo e il poliziotto meno cattivo (ma dov’è andato quello buono?)

Hanno cominciato con le mascherine. Prima lo Stato le ha rese obbligatorie solo per entrare nei supermercati, ma non quando si è all’aperto. Poi si sono fatti avanti i governatori zelanti, con in testa Fontana, e a seguire Zaia, Rossi e Fedriga, a renderle obbligatorie sempre, quando si è per strada. Adesso sono obbligatorie praticamente su tutto il territorio nazionale, dal momento che il governo non poteva farsi scavalcare nello zelo da quattro governatori di regione. Ora è la volta dell’applicazione “Immuni”. Lo Stato la consiglia ai cittadini, ma non la rende obbligatoria. Ed ecco che salta fuori Luca Zaia che la vuole obbligatoria per i veneti, così che tutti loro possano essere seguiti e controllati. Già mi aspetto che Fedriga, governatore della regione confinante a est del Veneto, segua le orme del suo collega, considerato che Fedriga è veronese, cioè veneto di nascita e quindi maggiormente in sintonia con il collega di partito.

Dopo cosa succederà? Che lo Stato italiano, non potendo lasciare al nord est la supremazia del controllo sui cittadini, cambierà registro e, da facoltativa, l’applicazione sul cellulare diventerà obbligatoria per tutti gli italiani. Chi non la installerà, non potrà salire sugli autobus, sui treni e, m’immagino, nemmeno entrare al supermercato, in armonia con quanto avviene già ora con le mascherine. Il modello è quello cinese, ma volerlo applicare agli italiani, che sono abituati alle libertà civili, conquistate in secoli di lotte, a differenza degli estremo orientali, non sarà facile. Ci saranno molti intoppi, sulla strada del controllo di massa. Zaia e gli altri servi sciocchi se ne accorgeranno.

[Ringrazio Andrea Nicola per avermi segnalato il video]