martedì 14 aprile 2020

Le pecore, i lupi, il pastore e i cani da guardia



La situazione è già parecchio esplosiva senza bombe e cervelli spappolati. Non aspettano altro che una bella ribellione violenta. Adesso come adesso non c'è molto che si possa fare. Siamo un po' "out of time". Negli anni passati si sarebbe potuto fare di più. Via la TV e niente canone, non comprare giornali mainstream, lasciare stadi, cinema, teatri, discoteche, centri commerciali vuoti (tutti servi patetici di un solo padrone, tutti, anche quelli che potrebbero sembrare oppositori), non cambiare un cellulare all'anno, usarlo con saggezza e non per ammazzare il tempo, una maggiore consapevolezza su salute e malattia e un minore ricorso a medici e medicinali: far morire di fame la "bestia", in poche parole, che di teste ne ha tante ma di corpo uno solo. L'oggi non è frutto del caso, ma di una lunga e sapiente strategia. Gli abbiamo già fornito fin troppo aiuto per realizzarla, davvero. Ripeto, c'è poco che possiamo fare, ormai, soprattutto perché mettere d'accordo 60 milioni di teste è un'impresa titanica.



E mettere d'accordo almeno l'Italia intera non sarebbe che l'inizio. Siamo pecore col mito del leone e il bello è che non c'è niente di umiliante nell'essere pecore, che sono creature mansuete ed innocenti, anzi. Non c'è niente di sminuente nel gregge. Il gregge è innanzitutto una grande famiglia. Quanto al pastore, il vilipeso, è la coscienza, la nostra coscienza che sa sempre, e sottolineo sempre, ciò che è giusto e ciò che invece non lo è. Abbiamo concesso al mondo di convincerci dell'esatto contrario. Non è onorevole appartenere al gregge, bisogna emergere, distinguersi in una competizione senza fine, eppure se si osservasse con sufficiente attenzione il gregge, ci si renderebbe conto che pur sembrando tutte uguali, le pecore, la natura già provvede a farne una diversa dall'altra, senza sforzo da parte loro, ognuna unica e inconfondibile. E la coscienza poi, chi può mai dire cosa è giusto e cosa no? Tutto è relativo, di questo ci hanno convinto.

2 commenti:

  1. Il pezzo della signora (dico bene?) lo avevo già apprezzato quando era un commento.

    Avremmo potuto.... Avremmo dovuto...
    Come disse il lupo alla pecora: tu hai paura di me, ma è il pastore che ti porta al macello.

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    1. Sì, i commenti più meritevoli finiscono trasformati in articoli, affinché abbiano più visibilità.

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