Le catene nel cervello

Se fate la spesa con la mascherina sulla faccia e aspettate pazientemente che la fila proceda e che vi lascino entrare, ve ne state immusoniti e chiusi in voi stessi, senza socializzare, ma se vi avvicinate alle persone in fila a viso scoperto, ovviamente senza speranza di poter entrare nel supermercato, cominceranno a guardarvi storto e qualcuno vi farà notare che sarebbe buona educazione da parte vostra, per una forma di rispetto, che indossiate anche voi la mascherina. Chiedetevi: perché siamo arrivati a questo livello di condizionamento mentale? Come possono i nostri concittadini essersi talmente assuefatti alla narrazione proveniente dai media di regime? Semplice! Perché guardano i telegiornali e si abbeverano a quella fonte che, per le loro scarse capacità intellettive, viene considerata come unica. I padroni di quella informazione sono ben contenti di aver a che fare con un gregge ovino di tal fatta. E lo circuiscono sempre di più, arrivando a proporsi come unici e veri “professionisti dell’informazione”, che si contrappongono ai “produttori di fake news”. Indovinate chi sono, secondo quei maramaldi della “corrente principale”, i creatori di bufale? Mazzucco, Messora, Blondet, Chiesa, Pamio, Malanga, per ricordare solo i più noti, ma andrebbe menzionato anche Marcianò, che di recente è stato censurato sui social, come se i padroni del discorso, con lui, si fossero portati avanti con il lavoro. Il periodo che stiamo vivendo è tragico, non tanto per i morti da coronavirus, quanto perché gli Illuminati stanno portando un attacco mortale alle nostre libertà, non ultima quella di esprimere liberamente il nostro pensiero e di poterci informare altrettanto liberamente.