venerdì 3 maggio 2013

Voglia di Destra


Testo di Paolo Danieli




Movimento Senza Importanza dicevano gli avversari del MSI per dileggio. Eppure anche quando scese ai minimi storici (3,9%) fu sempre più importante di tutti gli attuali pezzetti di destra messi assieme. La destra è stata distrutta. Delle responsabilità s'è detto. Da noi in particolare, in tempi non sospetti. Ora però quel che conta è pensare al futuro.

La destra, polverizzata in dieci partitini del curucucù, non conta niente. Ma se si è dissolta nella sua forma politica essa continua ad esistere nella società. Esiste una cultura di destra, con i suoi intellettuali. Ci sono donne e uomini di destra che continuano a credere. Ci sono gli elettori di destra, che distribuiscono i loro voti qua e là o a votare non ci vanno proprio.

Insomma la destra c'è. E potrebbe contare su numeri di tutto rispetto se solo fosse in grado di dare rappresentanza al suo background umano e politico. Ma si deve riunire. Il momento è buono. Se ne sente il bisogno. Ci vorrebbe l'uomo, dicono. Ma non necessariamente. I capi non nascono tutti gli anni. Ne salta fuori qualcuno ogni secolo. E a volerlo trovare a tutti i costi poi succede come con Fini. Basta una squadra, un gruppo, all'interno del quale scegliere un primum inter pares. La Chiesa lo fa da 2000 anni.
Oggi c'è spazio per una destra che si batta per la nostra civiltà, messa in discussione nei suoi valori fondanti; per la nostra identità, culturale ed etnica, aggredita dalla globalizzazione; per i nostri interessi, svenduti alla speculazione internazionale. Una destra che denunci l'Europa di Bruxelles, fondata sulle banche e non sui popoli, e la truffa monetaria che produce povertà e che affermi che la moneta è del popolo e non delle banche centrali e che denunci il progetto di svuotare il paese delle migliori energie costringendo gli italiani ad una nuova emigrazione. Una destra che parli anche alla sinistra, perché mai come oggi ci sono i presupposti per nuove sintesi.
Lo spazio c'è. Bisogna costruire la casa comune. Il punto di partenza potrebbe anche essere una rete. Prima virtuale, utilizzando il web. Poi reale, incontrandosi di persona. Si può cominciare anche in pochi. La storia è piena di grandi imprese iniziate da poche persone.

 Paolo Danieli

4 commenti:

  1. come animalista sono molto perplesso,molto,il pensiero di destra é quello più arcaico e reazionario,più primitivo,più coltivato per avere consenso da chi vuole mantenere lo status quo ed i vantaggii che da esso gli derivano,io sono animalista perché sono per il rispetto dei diritti di tutti,non capisco come si possa vivere in una tale contraddizione anche se il mondo haimé é guidato più dal caos delle menti che dalla saggezza consapevole che porta a un empatia totale ed alla ricerca della verità e della giustizia in modo coerente

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido la tua perplessità, ma ho anche deciso di uscire dall'impasse affidandomi a valutazioni empiriche.

      Cioè, religione e politica, Chiesa e partiti, predicano bene e razzolano male e quindi non ci si può fidare.

      Viceversa, alcuni individui operano positivamente sul piano pratico, in riferimento ai nostri rapporti con gli altri animali, e allora io non sto a vedere il loro credo politico.

      Se confronti i 100 % Animalisti di Paolo Mocavero, dichiaratamente di Destra, con la L.A.V. di Gianluca Felicetti, diciamo di orientamenti moderati, ti accorgi che i primi pur essendo in pochi fanno tantissimo per gli animali, mentre i secondi pur essenso in migliaia (di iscritti) fanno solo banchetti divulgativi, inutili sul piano concreto. Non fanno più nemmeno i cortei.

      Quindi, c'è bisogno di un superamento delle ideologie e lasciare che ciascuno ne scelga una, se proprio gli scappa di averne una.

      Rimboccarsi le maniche e AGIRE è al di sopra di ogni perplessità, alla fin fine.

      Elimina
  2. ...e a proposito di 100% ANIMALISTI, leggo ora che il sito è sotto sequestro della polizia postale per le "offese" arrecate ad un cacciatore ...
    Qui l'articolo ... è scandaloso!
    http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/04/29/news/offese-a-un-cacciatore-oscurato-il-sito-dei-100-animalisti-1.6973166

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è veramente strano.

      Anni fa fui accusato di "istigazione all'odio razziale" perché il mio scritto era stato frainteso.
      Poi il tutto decadde.

      In altra occasione fui accusato di offese a un professore universitario di Pisa che sperimentava sui maiali. Invece di chiamarlo con il suo vero nome: Magalotti, lo avevo chiamato: "Maialotti".
      Poi il tutto decadde.


      Spero che Paolo possa ripristinare presto il sito o rifarne uno nuovo.

      Elimina