lunedì 5 agosto 2013

I padroni fanno ciò che vogliono

 


VICENZA. Niente processo, siamo americani. È quanto è accaduto nei giorni scorsi in tribunale a Vicenza; non è certo una novità, visto che gli accordi risalgono a più di sessant'anni fa, ma negli ultimi anni le richieste del comando Setaf affinchè lo Stato italiano rinunci alla sua giurisdizione si sono fatte più frequenti. Non che gli imputati non vedano mai un giudice, è chiaro: ma saranno processati davanti ad un tribunale a stelle e strisce.
IL FATTO. Era il 7 ottobre scorso quando una vettura Honda con a bordo tre militari americani di stanza alla caserma Ederle di viale della Pace, in città, investì un gruppo di pedoni che stavano attraversando la strada, a Vicenza. Il conducente però non si fermò a prestare soccorso, ma dopo qualche secondo ingranò la marcia e ripartì di gran carriera. I malcapitati finirono in ospedale, con lesioni lievi o di media gravità. Dai riscontri compiuti dalle forze dell'ordine, venne individuata la vettura che risultava essere utilizzata da militari americani. I carabinieri della Setaf riuscirono a rintracciarli e a denunciarli in procura. Nel frattempo, giunsero i referti medici dei quattro feriti: gli immigrati Nikola Milicevic, Aleksandar Mladenovic, Ilja Ilic e Lazar Roskic furono giudicati guaribili fra i 3 e i 30 giorni.
L'INCHIESTA. Il procuratore Antonino Cappelleri aveva aperto un'inchiesta iscrivendo sul registro degli indagati i cittadini americani Dax Xavier Board, 33 anni, Kyle Michael Rascon, 25, e Jahgary Indiana Ruiz, 24, tutti domiciliati in viale della Pace.

Nessun commento:

Posta un commento