martedì 13 agosto 2013

Mai abbaiare ai poliziotti!

 
Fonte: Info Oggi

Testo di Alessia Malachiti

TORINO. Nella giornata del 13 Giugno, un poliziotto ha sparato ad un cane, un esile meticcio che si trovava con i padroni nell'area apposita del parco del Valentino, a Torino. Una scena che mai nessuno avrebbe voluto vedere, quella a cui hanno assistito Marina e Giancarlo, i proprietari di Luna.
Giancarlo ha raccontato ad Infooggi.it come si sono svolti i fatti, per chiarire le dinamiche di quanto avvenuto.

 Cos'è avvenuto prima dell'intervento del poliziotto? Dove vi trovavate? 
«Ieri pomeriggio mi trovavo con la mia compagna Marina ed il cane, Luna, presso il Parco del Valentino, nell'area cani. Ad un certo punto abbiamo iniziato a litigare, coscienti del fatto che lì vicino ci fosse una volante, ma abbiamo lo stesso continuato la nostra litigata, probabilmente un po' animata, al punto che un passante si sarebbe sentito in dovere di avvertire gli uomini della volante. Poco dopo, al cancello dell'area cani, si è presentato un poliziotto urlando per attirare la nostra attenzione, quindi gli abbiamo risposto che stavamo solo litigando per futili motivi. L'agente, che nel frattempo era entrato dentro l'area cani, ha deciso comunque di raggiungerci, probabilmente per verificare meglio che non stesse succedendo nulla».

 
Avete intuito che stava per accadere qualcosa al cane? 
«Quando l'agente ha raggiunto il centro dell'area cani, Luna era lì vicino, tranquillamente sdraiata nell'erba. Ha iniziato ad abbaiare al poliziotto, ma tenendo le distanze ed indietreggiando mentre lui avanzava. Il cane non ha mai avuto nessun contatto fisico con l'agente, tantomeno si è avvicinato tanto da costituire una reale minaccia. Il poliziotto ha dunque appoggiato la mano sulla pistola e noi abbiamo intuito che stava per accadere qualcosa, perciò gli abbiamo urlato di fermarsi mentre tentavamo di avvicinarci a Luna per proteggerla. L'agente, intanto, aveva già estratto l'arma e la puntava contro il cane, per questo abbiamo indugiato nel raggiungere Luna, che era sotto tiro. Dopo pochi secondi il poliziotto ha sparato».


Cos'è accaduto dopo lo sparo? 
«Luna è scappata in preda al dolore, per accasciarsi sotto un albero. L'agente ha dunque gridato che il cane avrebbe dovuto essere legato al guinzaglio, ma ci trovavamo nell'area cani, luogo in cui è consentito tenere gli animali in libertà. Io ho iniziato ad urlare per attirare l'attenzione in cerca d'aiuto, mentre il poliziotto stava scappando fuori dall'area cani».

Come si sono comportati gli altri agenti?
 «Mentre l'agente che ha sparato a Luna fuggiva, altri poliziotti, quasi una decina, sono accorsi per chiederci cosa fosse accaduto. Ci dissero dunque che avrebbero chiamato il pronto soccorso degli animali, ma dopo qualche minuto, dato che nessuno arrivava, le autorità hanno deciso di caricare il cane su una volante e portarlo insieme a me e Marina al pronto soccorso per animali di Via Polizzano. Ci spiegarono che solamente in determinati casi si può usufruire dell'ambulanza veterinaria».


Avete parlato con un agente responsabile?
 «Si, arrivati alla clinica abbiamo incontrato un agente, probabilmente di grado superiore, che gentilmente ci ha domandato cosa fosse successo e ci disse che erano tutti molto mortificati per quanto avvenuto. Il poliziotto ci ha detto che le spese della clinica veterinaria saranno coperte da loro, così come altri eventuali risarcimenti. Gli agenti che sono arrivati per primi nell'area cani, che forse si trovavano sulla stessa volante del poliziotto che ha sparato a Luna, sono rimasti con noi alla clinica, continuando ulteriormente a scusarsi».


Luna si è ripresa?
 «Per ora è in prognosi riservata, le è stata asportata una parte del polmone destro e le è stato ricucito lo stomaco che le era stato completamente aperto dalla pallottola. Speriamo che si riprenda presto».
Le agenzie di stampa hanno riportato che è stata avviata un'indagine per attribuire le responsabilità in merito a quanto avvenuto. Intanto, alcuni giornali diffondono la notizia parlando di Luna come un incrocio tra "Pit bull" e "Boxer". In realtà, spiega Giancarlo, la cagnolina è un meticcio ed i suoi genitori non erano di razza aggressiva.

4 commenti:

  1. Bastardo vigliacco essere subumano, pregherò a modo mio per Luna.

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    1. imbecille... il poliziotto.
      la prossima volta che si spari negli zebedei.

      scusate lo sfogo!

      Alex

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  2. I suoi colleghi non la smettevano più di scusarsi, ma il soggetto in questione evidentemente fa parte di quella vasta categoria di persone chiamate zoofobe, cioè che hanno paura degli animali.

    E' un fatto culturale, se prendiamo ad esempio i musulmani e gli altri popoli del Terzo Mondo, ma può essere anche un fatto privato del singolo occidentale, in quanto il poliziotto sparatore potrebbe essere stato morso da piccolo.

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  3. 'Sto infame de sbirro!!!Ma abbiamo gli apprendisti doghunters anche qua?? Auguro a questo untermensch tutto il peggio possibile ma auguro a Luna una pronta guarigione e un mare di coccole per dimenticare una simile esperienza !!! Ciao mia piccola Luna!!!!

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