Dopo
averla liberata da una trappola, il soccorritore di questa capinera toglie con
la saliva la resina di prugno che le è rimasta incollata a penne e zampe
affinché possa volare via sana e salva. Drammatico articolo di quasi trenta
pagine sul National Geographic di questo mese, di Jonathan Franzen, sulla strage
degli uccelli canori che migrano verso il Mediterraneo. Parliamo di centinaia
di milioni di uccelli, già in calo per la perdita di habitat, vittime della
caccia illegale e indiscriminata. "I più famigerati sono i cacciatori e i
bracconieri italiani che in Albania hanno introdotto l'etica della strage senza freni.
Nella settimana che ho trascorso in quel paese non ho visto una sola area
protetta in cui non ci fossero cacciatori italiani, benché la stagione di
caccia si fosse conclusa anche nelle aree non protette. Gli italiani usavano
invariabilmente apparecchi di alta qualità per riprodurre il canto degli
uccelli (illegali sia in Europa che in Albania) e sparavano quanto volevano a
tutto ciò che volava".
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