Testo di Fabrizio Belloni
La
situazione che viviamo è pessima, anche se al peggio non c’è mai fine. E ne
vedremo ancora di ore più terribili. Ci
sono vari modi di affrontare il problema esistenziale di questo squinternato
Stivale. Il
mugugno al bar o nei salotti: scarica momentaneamente i nervi, ma è sterile
come le dune del deserto. Tutti hanno in tasca la propria soluzione, che, a ben
guardare, si risolve quasi sempre nella rivendicazione di interessi personali,
senza una visione d’insieme e strategica. Legittima polluzione, che conta però
come il due di picche.
Poi
ci sono i cosiddetti “addetti ai lavori”: politici, imprenditori (?),
giornalisti asserviti; pochi hanno la dignità ed il coraggio virile, di
affrancare la propria umanità dal volere dell’editore. Gente, ad esempio, come
il capo redattore-direttore di Canale Italia, Vito Monaco, sono l’eccezione che
conferma. La riprova? Gli arrugginiti talk show necessitano di auto pubblicità
martellante perché la gente li diserta: sentire la Casta che si dice brava da
sola annoia e non ci crede più nessuno.
Ci
sono le elezioni, mi contesterà l’imbecille di turno, inconscio schiavo del
consumismo. Già, le elezioni. Fasulle e teleguidate, fanno ugualmente paura, al
punto che si studiano tutti i modi per evitarle. Fateci caso: tre presidenti
del Consiglio consecutivi non eletti, ma nominati dall’uomo buono per tutte le
stagioni, l’ex fascista (questa volta minuscolo), l’ex filo nazista, l’ex “carrista”
(ai tempi della rivolta Ungherese), l’uomo dal visto permanente per gli USA, anche
ai tempi della guerra fredda, il sublime savojardo Napolitano.
Ora
anche il Senato sta per diventare “cosa loro”. Esattamente come le ….. “abolite”
Province, delle quali i cittadini non possono più dare indicazioni, se non per
interposta Casta. Sulle Province
nessuno fa chiarezza. Le volle e le incrementò Benito Mussolini, che aveva un’idea
ben precisa ed un senso dello Stato oggi impensabile. “Tutto nello Stato, tutto
per lo Stato, nulla contro lo Stato”: più chiaro di così…..
Le
Regioni potevano diventare troppo potenti e condizionanti: potevano essere mine
vaganti nella costruzione di una Nazione e di uno Stato che in larga parte erano
ancora quasi medievali. Quindi, forza alle Province, più piccole e meno
ingombranti.
La
creazione dei Parlamenti regionali fu una ghiotta occasione per la Casta di
allungare tentacoli e per gonfiare il portafoglio. Il loro.
E
le elezioni? Verificate: l’astensionismo cresce ad ogni tornata. Dovrebbe
essere un segnale etico, morale, prima ancora che politico. Per chi vuol capire…..
Inoltre
l’elettorato cerca ad ogni tornata il “nuovo”, quello che dice di voler buttare
tutti gli stracci per aria. Si cominciò con l’Uomo Qualunque di Giannini,
passando via via per Lega, Di Pietro, Bonino, Grillo….. (cito solo quelli più conosciuti).
Meteore politiche, destinate al facile tramonto, per il semplice fatto che
tutti “giocano nel sistema”, non “contro” il sistema.
Inoltre
a chi (come amerei sognare, se fossi più giovane e pieno di illusioni) spera in
un rivolgimento, ad uno sconquasso democratico, mi permetto di far notare come
l’Italia sia un Paese di anziani, e l’anziano non ha molta voglia di fare
rivoluzioni: se c’è da correre, vincono gli acciacchi e l’artrosi. Il fiatone
poté più della fede……
Nel
frattempo l’Europa, con fatica, cercando di mantenere un aspetto almeno
formalmente, “politicamente corretto” (la più grossa ipocrisia del secolo!), va
per la sua strada, cioè verso il rafforzamento dell’asse Berlino – Mosca,
attorno al quale rinasce la dignità del Vecchio Continente, stuprata dai cow
boys yankee, violentata dal consumismo gretto e usuraio, vera mela avvelenata
che i sussulti del più egoistico liberal capitalismo hanno lasciato in eredità,
vera freccia del Parto. A guardare con disincanto la Storia e la Situazione attuale
dell’Europa non si può mentire a se stessi: il centro di tutto è ormai a
Berlino, con Mosca in attesa di subentrare, nel prossimo giro. Né hanno senso
le proclamate affermazioni di democrazia, di uguaglianza di diritti, di parità
di funzioni. Sono tutte tavolette, fumo negli occhi. E’ sempre e solo la volontà
di potenza, il bisogno insopprimibile dell’Uomo, della sua Tribù, della sua
Gente, della sua Razza, del suo Stato quello di affermarsi e di dominare. Così è
sempre stato e così sarà sempre, nonostante tutti i trucchi, i rossetti, i
belletti che si impiastriccino sul viso della realtà contemporanea. Certo, i modi e le azioni sono diverse.
Ma
o si capisce che non è quello che ci hanno fatto credere, il dio quattrino, a
mandare avanti la storia, o si finisce nello scantinato della casa Europea, fra
le cose inutili, vecchie e impolverate.
Ed
in Italia?
Illudersi
che un moto popolare possa cambiare la situazione, è poesia romantica e
inutile.
E
allora?
Bastano
mille Carabinieri, magari supportati da Paracadutisti e da Lagunari, con la
presenza degli Alpini, che vadano a Roma a far “baccano”. Tutto il castello di
carta velina crollerebbe in mezza giornata. Io, che sono un estremista, dico
che forse basterebbe un nutrito reparto di Vigili del Fuoco, con le autopompe:
quelli della Casta sarebbero spazzati via come lordura civile, morale, storica
e sociale. Ma il mio è solo un sogno ad occhi aperti…. Meglio i Carabinieri e
le altre Forze Armate, che, preso la gestione del potere, indicano una nuova
Costituente. Non prima di aver fatto pulizia della Casta, dei parassiti, della
pletora di Alti Funzionari Pubblici…… tutta gente da mandare in solfatara, a
scavare zolfo, per aver diritto ad acqua e cibo.
Unica
soluzione. Se qualcuno ne ha di migliori….
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