Fonte: Il sole 24 ore
«Ormai da qualche
anno è in atto una grossissima azione di disinformazione in tutto
l'occidente con delle campagne anti-vaccino che sono estremamente
dannose, pericolose per la popolazione, e purtroppo mortali»: lo
ha detto la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, giungendo
all'Institut Pasteur di Parigi, a cui è stata invitata come ospite
d'onore per le Deuxièmes Assises Nationales du Vaccin, le seconde
assise nazionali del vaccino. Lorenzin ha ricordato che «ogni
giorno ci sono in Europa e anche in Italia casi di bambini che
muoiono per non aver fatto le vaccinazioni, come accaduto
recentemente per il morbillo o la pertosse. Addirittura - ha
avvertito - c'è chi costituisce delle correlazioni totalmente
inesistenti tra le vaccinazioni e l'autismo, correlazioni smentite da
tutto il mondo scientifico internazionale».
Focus sull'Italia.
«L'Italia in questo momento è leader mondiale per le strategia di
vaccinazione per i prossimi cinque anni», ha
puntualizzato. «L'obiettivo che ci siamo prefissi è l'adozione
entro l'anno del nuovo Piano e del nuovo Calendario, che includa
tutte le vaccinazioni per le quali disponiamo di vaccini efficaci e
sicuri». Il Comitato permanente sulle strategie vaccinali, ha
precisato Lorenzin, sta predisponendo l'aggiornamento del Piano
nazionale della prevenzione vaccinale e del Calendario. «Ritengo che
solo attraverso strategie di concertazione e condivisione sia
possibile influenzare la società e orientare la ricerca, alleggerendo le procedure di registrazione e sorveglianza
vaccinale, in accordo con le Autorità regolatorie, come
strumento di garanzia e non di ostacolo allo sviluppo e
all'adozione di nuovi vaccini», ha sottolineato
Lorenzin.
Secondo il ministro, è necessario garantire ai cittadini «una protezione ampia, che tenga conto del nostro contesto epidemiologico, determinato dalla posizione geografica dell'Italia, via di transito e, spesso, meta finale, di flussi migratori dai Paesi del sud del Mediterraneo. L'offerta vaccinale - ha aggiunto Lorenzin - è naturalmente estesa ai migranti di tutte le età, sulla base delle informazioni accertabili sul loro stato vaccinale». Per agire anche in questo campo in maniera mirata è necessario lavorare «in un'ottica di anagrafe vaccinale europea che - ha detto - ritengo sia indispensabile anche alla luce delle politiche di circolazione transfrontaliera».
Educazione sanitaria
nei banchi di scuola. «L'educazione sanitaria che alfabetizzi i
nostri figli sulle malattie infettive, sui rischi sanitari, sui
vaccini e sul loro valore, deve far parte della vita quotidiana,
inserendo i dati sulle vaccinazioni nei curricula scolastici, già
dalla scuola primaria». Lo ha detto il ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, nel suo intervento a Parigi alla II Assise
nazionale del vaccino. «È auspicabile che aumenti anche
l'investimento complessivo nella prevenzione che oggi, purtroppo, è
ancora molto basso in tutti gli Stati membri. In questo ambito -
afferma Lorenzin - occorre lanciare un segnale di discontinuità. La
prevenzione esige stili di vita e comportamenti diversi, iniziando
dall'età scolare». Non solo. «È poi, necessario investire nella
ricerca avanzata, in collaborazione con Università, Enti di Ricerca
e settore privato, superando ogni contrapposizione tra sistema
pubblico ed imprese, a favore di una concertazione etica e strategica
per promuovere lo sviluppo di vaccini e la predisposizione di
calendari vaccinali efficienti ed attuali».
Il ministro della Salute si sofferma anche sulla formazione tecnica e scientifica degli operatori sanitari, «che dovrà includere la capacità di comunicazione e interazione con l'utenza». Per garantire un'informazione coerente, autorevole e documentata, che arrivi correttamente al cittadino, «sono opportune e auspicabili - dice Lorenzin - anche altre misure innovative, come il monitoraggio dei siti web e dei social network e l'utilizzazione, anche a livello istituzionale, dei social media come strumenti utili per diffondere la cultura vaccinale e prevenire la disinformazione, che, come sappiamo, ha un impatto emotivo spesso devastante nei confronti di genitori e famiglie».
Che figlia di...matrix, vomitevole. Che vaccini i suoi prossimi due gemelli se si sente così sicura che fanno tanto bene!
RispondiEliminaSulla pericolosità dei vaccini, è entrata in polemica anche con i governatori delle regioni.
EliminaMi piace quel passaggio ove dice "influenzare la società e orientare la ricerca, ALLEGGERENDO LE PROCEDURE DI registrazione e SORVEGLIANZA VACCINALE...".
RispondiEliminaDirei che ogni commento sia superfluo.
Della serie: "Vaccino libero!".
EliminaE poi dice: "la prevenzione esige stili di vita e comportamenti diversi".
Peccato che, anche in altri ambiti medici, abbiamo due diverse idee su cosa sia la prevenzione.