martedì 17 marzo 2015

Sanno di essere prigioniere



Fonte: La Stampa

Clarabelle è un mucca da latte che per anni ha dovuto subire un trauma: ogni volta che partoriva, il suo vitellino le veniva portato via poco dopo. Le sue urla per anni sono risuonate invano, mentre forse il suo piccolo non poteva neanche sentirle. Una pratica normale per i produttori di latte, ma tremendamente triste e traumatica per gli animali che la subiscono. In rete sono tanti i video della disperazione di madri e cuccioli, in alcuni casi nel tentativo di difendere i vitellini aggrediscono i fattori. Anche se non è nella natura delle mucche essere aggressive. 


Clarabelle ora vive in un santuario australiano, l’Edgar’s Mission, e quando è arrivata è stata protagonista di un fatto che ha commosso e fatto riflettere molte persone. I gestori della struttura si sono accorti che Clarabelle, arrivata in stato di gravidanza, stava assumendo comportamenti strani: mangiava di meno, si teneva a distanza e sembrava tenere sotto controllo chi gli stava intorno. Pochi giorni dopo, qualcuno si è accorto che Clarabelle aveva partorito. Ma non c’erano tracce del suo vitellino. Già perché il suo cuore di madre, che tanto aveva sofferto nelle fattorie del latte, l’aveva portata a nascondere il suo piccolo in una zona di erba alta e qualche tronco secco. Un gesto di immenso amore che ha portato i gestori dell’Edgar’s Mission a chiamare il vitellino Valentino. Un gesto che dovrebbe fare riflettere così come un altro caso raccontato da un veterinario statunitense sul web: una mucca aveva partorito due gemelli. E il suo istinto materno l’aveva portata a “consegnare” uno dei due ai fattori, tenendo l’altro nascosto. Purtroppo la sua bassa produzione di latte insospettì gli addetti alla mungitura che capirono in seguito la decisione della mucca.  

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