Fonte: Bare naked Islam
Dopo aver sofferto anni di persecuzione musulmana, la maggioranza cristiana ha distrutto quasi tutte le 426 moschee nella Repubblica Centrafricana. L'ambasciatrice Usa Samantha Power presso l'Onu definisce la devastazione in Repubblica Centrafricana come una "agghiacciante pazzia", dopo la visita. Quasi tutte le 426 moschee nella Repubblica Centrafricana sono state distrutte da mesi di combattimenti tra cristiani e musulmani. Samantha Power ha parlato ai giornalisti, dopo una visita del Consiglio di sicurezza la scorsa settimana, in alcune località del paese. Ha espresso preoccupazione per un prossimo possibile vuoto di sicurezza, poiché un intervento dell'Unione europea, con le forze francesi, e una forza di pace delle Nazioni Unite non sono ancora al completo.
Almeno 5.000 persone
sono state uccise da quando nella Repubblica Centrafricana è esplosa una
violenza senza precedenti nel mese di dicembre 2013. Quasi un milione
dei 4,5 milioni di abitanti del paese sono sfollati. Molti
di coloro che sono fuggiti sono musulmani. L'ambasciatrice ha detto che 417
delle moschee del paese sono state sicuramente distrutte. Ha visitato quelle
rimanenti nel quartiere musulmano della capitale, Bangui, e ha descritto gli
abitanti come "una popolazione terrorizzata". Il governo di Obama non tenta nemmeno di capire perché. Una violenza
sanguinaria e crudele fatta di omicidi è stata compiuta sui cristiani della
Repubblica Centrafricana ad opera dei musulmani. I quali sono
una parte di un gruppo islamico chiamato Seleka che ha legato cinque
persone e le ha gettate in un fiume infestato di coccodrilli e ippopotami.
Jislain Ngangaguende,
sopravvissuto a questa brutalità, ha
ricordato la sua esperienza orribile:
"Ho iniziato a
bere l'acqua ma sono riuscito a sollevare la mia testa. Un soldato mi ha visto
e ha cercato di spararmi. Sono stato sott'acqua per lunghissimi minuti e
quando sono riemerso non c'era più nessuno. Mi sono ancorato a un ramo che mi ha trascinato lungo il fiume, ma le mie mani erano ancora legate dietro la
schiena. Pensavo che fossi morto, ma la potenza di Dio mi ha
fatto uscire sano e salvo".
Interi villaggi sono
stati ridotti a città fantasma; un cristiano rifugiandosi in un
ospedale, nella cui voce si può percepire vera disperazione, ha
descritto l'inferno che sta subendo:
"Siamo qui per
colpa della Seleka, che è venuta nel nostro paese, ha saccheggiato e ucciso. Abbiamo perso le nostre case, i nostri campi, le nostre
merci. Le case sono state rase al suolo con tutte le nostre cose al loro interno. Siamo
... io non so nemmeno come chiamarci, ora. Non abbiamo nulla. Non posso nemmeno andare a casa mia o nei campi. Se mi
vedono lì, mi ammazzano".
Dell'età di 22 anni, un cieco di
nome Gaston Sanbogai, è stato abbandonato dai suoi vicini quando sono fuggiti. Ha tentato di nascondersi, ma i musulmani lo hanno afferrato
e
spietatamente assassinato.
Circa 34.000 cristiani
hanno cercato rifugio nella cattedrale di St. Antoine de Padoue, a
Bossangoa. Una donna rifugiatasi nel compound cattolico insieme al suo bambino sono stati entrambi picchiati a morte.
Un uomo ha raccontato di come i musulmani hanno derubato sua moglie e poi hanno preso suo figlio e gli hanno tagliato la gola:
Un uomo ha raccontato di come i musulmani hanno derubato sua moglie e poi hanno preso suo figlio e gli hanno tagliato la gola:
"Mia moglie era nel campo con nostro figlio di quattro anni, Richide. Il Seleka ha preso i
soldi e l'oro e le ha detto di andarsene e non tornare. Hanno
cominciato ad attaccare mio figlio. Hanno cercato di
sparargli ma la pistola non funzionava. Così gli hanno tagliato la
gola. Che minaccia poteva essere questo bambino per il Seleka? Lui era solo un bambino".
I musulmani hanno
ucciso una donna e hanno lasciato il suo bambino nella savana. Il bambino
indifeso è stato mangiato vivo da un boa. Una donna è stata
anche colpita alla gamba e la pancia di un bambino è stata aperta
e lasciato con i suoi intestini esposti. Una donna di
nome Nicole
Faraganda ha dato alla luce il suo neonato e il
giorno dopo, quando i musulmani hanno fatto irruzione nel suo
villaggio, iccome era lenta a fuggire perché si stava riprendendo dal
parto, è stata raggiunta e uccisa senza pietà.
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