SABATO 21 MARZO 2015 DALLE ORE 14,30
PRESIDIO CONTRO LA MACELLAZIONE RITUALE
presso il Mattatoio regionale musulmano a S. Miniato (PI).
Per chi parte da Roma l'appuntamento è alle ore 09.00 presso la sede degli Animalisti Italiani Onlus, sita in Via Tommaso Inghirami 82, Roma (Fermata Metro A, Colli Albani ).
Per Info e adesioni:
scrivici a : news@animalisti.it
Tel 06.780.41.71 oppure 3428949304
irriducibilitoscani.libanimale@gmail.com
Tel. 3473316706
Tra le Associazioni che aderiscono: LIV Toscana
AnimAnimale ONLUS
Di seguito l'origine dei termini "kosher" e "halal".
Secondo la tradizione biblica e coranica
il profeta Abramo dimostrò la sua completa sottomissione a Dio
rendendosi disponibile a sacrificare il figlio Isacco. Un attimo
prima dell'esecuzione però l'angelo di Dio fermò la mano di Abramo
e consentì al profeta di uccidere un montone al posto del figlio. Il
sacrificio dell'animale avvenne mediante sgozzamento, con la
recisione della giugulare per permettere al sangue, considerato un
elemento impuro, di defluire completamente e non essere mangiato. Da
questo episodio ha origine la macellazione rituale, ovvero l'unico
modo lecito per i musulmani, che traducono il termine lecito con
halal, e per gli ebrei, che utilizzano kosher, per uccidere un
animale e mangiarne la carne. L'organizzazione internazionale Animal
Equality ha deciso di indagare, tramite una squadra di investigatori,
sotto copertura, su cosa accade durante le macellazioni rituali.
Quello che ha portato alla luce è testimoniato da video e foto
raccapriccianti.
Gli animali vengono terrorizzati, percossi e forzati a vedere i propri simili sgozzati con una pratica che li lascia agonizzanti e in preda a una sofferenza inaudita per diverso tempo prima di morire. Tutto ciò è palesemente contro il Regolamento Comunitario 1099 del 2009 che "riconosce la necessità di limitare la sofferenza animale nell'abbattimento, o quando possibile di ridurla al minimo". In Europa il quadro è eterogeneo, ma sono sempre di più i Paesi che vietano del tutto la macellazione rituale (Polonia, Svizzera, Lettonia, Svezia) o quelli che la permettono senza concedere deroghe allo stordimento (Austria, Estonia, Slovacchia, Finlandia). In Italia, il Decreto Legislativo n°333 del 1998 prevede che l'animale prima di essere ucciso debba essere privo di coscienza, in modo da evitargli ulteriori sofferenze. Nello stesso decreto però, si permette alle macellazioni rituali di avvenire senza preventivo stordimento.
Gli animali vengono terrorizzati, percossi e forzati a vedere i propri simili sgozzati con una pratica che li lascia agonizzanti e in preda a una sofferenza inaudita per diverso tempo prima di morire. Tutto ciò è palesemente contro il Regolamento Comunitario 1099 del 2009 che "riconosce la necessità di limitare la sofferenza animale nell'abbattimento, o quando possibile di ridurla al minimo". In Europa il quadro è eterogeneo, ma sono sempre di più i Paesi che vietano del tutto la macellazione rituale (Polonia, Svizzera, Lettonia, Svezia) o quelli che la permettono senza concedere deroghe allo stordimento (Austria, Estonia, Slovacchia, Finlandia). In Italia, il Decreto Legislativo n°333 del 1998 prevede che l'animale prima di essere ucciso debba essere privo di coscienza, in modo da evitargli ulteriori sofferenze. Nello stesso decreto però, si permette alle macellazioni rituali di avvenire senza preventivo stordimento.
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