Fonte: Sebastiano Grasso
Esiste un gruppo di
persone che io reputo tra le più stupide del pianeta. No, non sto
parlando di quelli che quando ricevono una e-mail cliccano sul link
“clicca qua e inserisci i dati della tua carta di credito per
riattivare il conto” e nemmeno di quelli che toccano con la lingua
un palo ghiacciato, e nemmeno di quelli che credono al miracolo di
San Gennaro. Peggio. Sto parlando delle Sentinelle in Piedi. È
stato presentato in Parlamento un disegno di legge che vorrebbe
estendere i reati di discriminazione razziale anche agli atti di
omofobia e transfobia, il così detto DDL Scalfarotto. Una legge a
favore della dignità dell’uomo. Ed invece no, le Sentinelle in
Piedi non ci stanno e protestano affinché questa proposta non
diventi legge. Più o meno come se mia moglie protestasse se io le
volessi comprare un nuovo paio di scarpe: “No Nick, guarda, ti
avverto, se mi compri un nuovo paio di scarpe niente sesso per i
prossimi 6 mesi”. Oppure come se uno protestasse contro il proprio
datore di lavoro perché questi gli vorrebbe aumentare lo stipendio:
“Guardi Signor Festa Natale, se lei mi dà un aumento io sarò
costretto a licenziarmi e andare a lavorare per chi mi paga
meno”.
Come si giustificano le Sentinelle in Piedi? Dicendo che
questa legge limiterebbe la loro libertà di espressione. Che se loro
una mattina si alzano e muoiono dalla voglia di offendere il primo
gay che passa devono sentirsi liberi di poterlo fare. Un po’ come
se i ladri protestassero perché la legge limita la loro libertà di
rubare. Ve ne rendete conto? Flavia Vento in confronto potrebbe
insegnare Scienza delle finanze alla Bocconi. Una di loro ha
affermato così: “Non sono favorevole perché non voglio ritrovarmi
a spiegare cose a mio figlio che a parole non so spiegare”. Giuro
amici! Cercate su Youtube! Come se io dicessi alle insegnanti di mio
figlio: “Per favore non parlate a mio figlio del Molise perché non
ho capito bene dove si trova e non saprei come spiegarglielo”. Credo
che stupidi sia l’aggettivo migliore altrimenti dovrei credere che
molti di loro siano cattivi e pericolosi istigatori di
discriminazione nei confronti di minoranze. Credo che stupidi sia
l’aggettivo che meno li offenda perché quando un giorno un loro
figlio gli chiederà “Mamma, papà perché protestavate a FAVORE
dell’omofobia” la miglior risposta sarà comunque “eravamo
stupidi”.
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