Fonte: OIPA
In Albania il
maltrattamento non è una prerogativa di cani e gatti randagi. Nella
capitale, Tirana, è infatti attivo uno zoo le cui pessime condizioni
sono al centro delle polemiche e dell’indignazione degli animalisti
ormai da anni. La struttura detiene
svariate specie animali, tra cui un orso, un lupo, rapaci, gatti,
conigli e tacchini. Gabbie piccole, sporche con reti arrugginite e
rotte, interamente pavimentate e prive di elementi come erba e terra
che richiamino il naturale habitat degli animali, ma anche di ripari
che permettano di riposarsi e nascondersi dagli sguardi dei
visitatori: queste le condizioni di detenzione degli animali, che
mostrano un grave stato di stress e disagio. Molte testimonianze
confermano inoltre la pratica di alimentare i carnivori con asini
detenuti in pessime condizioni e poi introdotti ancora vivi nelle
gabbie per essere sbranati.
Tra i diversi episodi drammatici avvenuti nello zoo, l’ultimo in ordine di tempo risale a domenica 22 marzo, quando una cavalla è stata attaccata e ferita gravemente dal toro col quale condivideva il recinto davanti ai visitatori, tra cui famiglie e bambini. Un veterinario che lavora allo zoo, Kelment Fullani, ha dichiarato che i due animali condividevano il recinto da circa 4 anni, ma che con la maturità il toro ha iniziato ad avere comportamenti aggressivi, culminati nell’uccisione di un lama. Era stata quindi fatta una richiesta scritta al consiglio direttivo per chiedere il trasferimento del toro in un’altra struttura, ma non era stato possibile trasportare l’animale. L’attacco del toro ha causato gravissime lesioni alla cavalla, con fuoriuscita di organi interni, tanto che un visitatore è intervenuto facendosi carico dei costi per predisporre un’eutanasia compassionevole tramite un veterinario privato.
A seguito di questo
episodio e delle polemiche derivate, lo zoo ha programmato una
chiusura di alcuni giorni “per lavori di ristrutturazione
primaverili”
Secondo il veterinario
dello zoo l’attuale situazione della struttura è pessima, anche a
causa dell’assenza dei fondi annuali per cibo, vaccini, medicinali,
disinfettanti e detergenti e il poco materiale di cui dispongono
proviene da donazioni di organizzazioni benefiche. Da diversi anni,
infatti, la struttura non riceve fondi dall’autorità competente.
La lega membro OIPA
Animal Rescue Albania nei mesi scorsi ha lanciato l’allarme per le
preoccupanti condizioni degli animali e ha chiesto un intervento
internazionale. Nel febbraio scorso l’OIPA, Eurogroup for animals e
l’associazione The Donkey Sanctuary, hanno inviato una formale
richiesta congiunta al Primo Ministro albanese e al sindaco di
Tirana, chiedendo che vengano nettamente migliorate le condizioni
degli animali o, nell’ipotesi più caldeggiata, che si cerchi per
loro una nuova sistemazione all’interno di centri di recupero.
Dal momento che tale
richiesta non ha mai avuto risposta, è in fase di preparazione una
nuova lettera per sottolineare l’urgenza di porre rimedio alla
gravissima situazione che si è venuta a creare anche alla luce dei
recenti avvenimenti.
Vi chiediamo quindi di
unire la vostra voce alla nostra e di inviare l’appello di protesta.
ricordiamoci che sono albanesi.....il resto vien da se
RispondiEliminaSono stati sotto una dittatura comunista non so per quanti decenni. E anche questo spiega molte cose.
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