giovedì 19 marzo 2015

Un modo di comunicare non ancora assimilato



Testo di Flavia Fratello

Devo prendere atto che su Facebook non importa di quale argomento tu parli, dal colore dei calzini più adatto per un matrimonio all'etica della famiglia, dopo un po' scoppia inesorabile la rissa. E a nulla valgono i tentativi a volte maldestri, di sedare la zuffa.  Essa si allargherà a macchia d'olio, coinvolgerà persone che fino a quel momento si erano serenamente ignorate a colpi di "lei non sa con chi sta parlando", "non conosce la mia storia" "mi rispetti". Vedrà i malcapitati chiamati ad esprimersi sul colore dei calzini, finire a discutere dell'abito della sposa e a nulla varranno i tentativi di riportare la discussione almeno sui binari nei quali l'avevate incardinata. Ora la domanda è: perché succede? E' Facebook che ci fa litigare o siamo noi che siamo diventati rissosi?


La mia impressione è che in realtà Facebook sia per noi qualcosa di ancora "estraneo", che giustamente ognuno usa a modo suo e insomma dobbiamo ancora imparare a gestire. Anche perché come ha mostrato Stefano Disegni con una strepitosa vignetta questo mezzo ci mette in contatto molto spesso con persone tutto sommato sconosciute. Che non conoscono i nostri codici comunicativi, non capiscono (perché non ci conoscono) quando stiamo ironizzando o quando diciamo sul serio. Ma potrebbe anche essere che siamo rissosi di nostro. E che Facebook mostri semplicemente quello che siamo.


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