Il grande scrittore di
fantascienza Philip Dick, rifacendosi a una corrente di pensiero
medievale che indicava in Satana la Scimmia di Dio, immagina che
sotto l'apparenza della realtà ci sia un'essenza di realtà ferma,
inamovibile e intangibile che può essere rintracciata nella Bibbia e
precisamente negli Atti degli Apostoli. In altri termini, noi solo
apparentemente vivremmo nel 2015 perché in realtà il tempo è fermo
al 50 dopo Cristo e noi semplicemente non ce ne accorgiamo. Gli
eventi che stanno capitando non sono inediti, secondo questa visuale,
ma sono già capitati innumerevoli volte e conservano la loro matrice
negli eventi della Palestina del 50 dopo Cristo, con tanto di
discepoli del Cristo e di infedeli seguaci di altre divinità. Non
senza dimenticare l'esercito romano che all'epoca considerava la
Palestina come un proprio protettorato.
Se pensiamo che le
Crociate sono state l'evento precursore di quanto sta accadendo ora
in quelle contrade, ci viene più facile trovare le analogie e
pensare che Philip Dick avesse ragione. Ma anche senza le Crociate,
che hanno visto contrapposti Occidente a Oriente, l'impero romano in
tutto il suo splendore può essere rappresentato dagli Stati Uniti
d'America, che in forma più o meno palese si identificano in esso,
tanto da avere anch'essi il loro Campidoglio.
L'avanzata dell'ISIS,
trascurando il fatto che esso sia una creatura degli Stati Uniti
d'America, ovvero dei suoi servizi segreti, altro non è che la
ribellione degli Zeloti che si opponevano alla conquista romana della
Palestina e di cui Barabba è l'esponente più famoso. Se oggi noi
siamo abituati a pensare che ebrei ed arabi siano due realtà
differenti è perché ci sono stati – apparentemente – alcuni
secoli di storia che li hanno portati a seguire strade diverse e
quindi a differenziarsi ma, in realtà, nell'anno 50 dopo Cristo
erano tutti arabi, cioè tutti palestinesi. La prima tappa della
differenziazione, se vogliamo continuare con le analogie, è la
pretesa da parte dei coloni anglosassoni partiti a bordo del
Mayflower, di essere la tredicesima tribù d'Israele, rifacendosi
alla storia biblica del Vecchio Testamento che per tali migranti era
il testo base da imparare a memoria e da tenere sul comodino. Gli
altri arabi, essendo rimasti in patria e non avendo mai abitato in
Gran Bretagna, non hanno avuto bisogno di immaginare d'essere la
tredicesima tribù, perché non ne sentivano il bisogno. La loro
pelle continuava ad essere abbronzata, mentre quella degli
anglosassoni si faceva sempre più chiara, causa scarsa insolazione.
Una volta portata
all'estremo la capacità inventiva di tipo capitalistico, gli eredi
dell'impero romano hanno cominciato ad espandersi guerreggiando, come
natura vuole, occupando terre un po' in tutto il mondo, ma
principalmente nel Medio Oriente, non tanto per la presenza del
petrolio, ché questa è la scusa ufficiale, quanto perché in
Palestina avevano un conto in sospeso, dopo che i ribelli di Masada
avevano rifiutato di sottomettersi preferendo darsi la morte. Ed ecco
che Satana, la Scimmia di Dio, dopo una ventina di secoli ripete la
creazione originale e ritorna in Palestina con un esercito
potentissimo, per farla pagare ai discendenti degli Zeloti e a
chiunque altro non volesse sottomettersi alla supremazia americana.
Il primo a ritornare in quelle travagliate terre fu il console Bush
Senior nel 1991, anno che solo apparentemente porta una cifra diversa
dal 50 dopo Cristo. E' stato però solo il figlio del primo console,
il giovane Bush junior, a portare a termine il lavoro iniziato dal
padre, facendo prigioniero un piccolo sultano del posto chiamato
Saddam Hussein. Poi si è ritirato, con tutto il suo esercito,
trasformando il territorio in una specie di squallido e polveroso
protettorato.
Oggi che l'impero
ameromano si è ristretto temporaneamente nei suoi confini tra il
Tevere e il Mississippi, gli Zeloti dell'ISIS hanno ripreso coraggio
e dopo aver commemorato i martiri di Masada, hanno deciso di
vendicarsi degli infedeli dalla pelle bianca, ex conterranei andati
raminghi per il mondo. Hanno deciso di espandere i propri
possedimenti ad imitazione dei loro nemici, grazie al fatto di essere
stati organizzati ed armati dai nemici stessi, per una sorta di
collaborazione incrociata, perversa e soprattutto illogica, che fa
affidamento sulla mentalità manicheista degli esseri umani. Anche il
loro stesso Dio conquistatore, quell'Allah sedicente Misericordioso,
è stato preso in prestito dagli infedeli, che lo crearono a tavolino
servendosi di un certo Maometto, vissuto apparentemente nel sesto
secolo dopo Cristo. La scimmia di Dio, Satana sfaccendato, suggerì
al pastore Maometto di scrivere un testo di massime filosofiche e
regole morali, a imitazione di quell'altro più antico, nato nei
secoli precedenti ma sempre nelle stesse località desertiche.
Con questi presupposti
e prendendo a pretesto le differenze di lingua e cultura, gli Zeloti
fanno sapere ai conquistatori ameromani che sono pronti a riprendersi
il territorio ora occupato da quell'avamposto americano chiamato
Israele, ma di voler anche andare oltre e impossessarsi della colonia
americana geograficamente conosciuta come penisola euroasiatica.
Questa minaccia ha fatto cadere nel panico gli abitanti di tale
penisola, già pesantemente infiltrati dagli arabi e afflitti da una
pesante crisi economica che ne indebolisce le difese. Tenendo
presente che la regia sta in Occidente, i moderni Zeloti tagliatori
di teste vengono lasciati scorrazzare, facendogli credere che la
calma apparente dell'impero ameromano sia una forma di debolezza,
mentre in realtà l'imperatore sta solo aspettando che i tempi siano
maturi per dare inizio alle ostilità. Conoscendo l'arte della
guerra, i comandanti militari sanno quanto sia importante ammorbidire
il terreno con la propaganda bellica preventiva, così da eliminare
ogni possibile eventuale dissenso pacifista.
Lo fanno inondando i mass-media occidentali di notizie negative provenienti da quelle insanguinate contrade, fatte di mezze verità e di mezze bugie e volte a rendere tutti gli arabi indistintamente meritevoli di sterminio. Ogni settore della nostra occidentale società è interessato: disgustate sono le femministe, disgustati sono gli omosessuali, disgustati sono gli animalisti, disgustati sono l'UNICEF con tutti gli educatori dell'infanzia, disgustati sono gli archeologi, disgustato è l'uomo comune che vede in patria favoriti i migranti arabi e africani (la pigmentazione è scarsamente considerata in questi casi), mentre noi indigeni e nativi veniamo trascurati e vilipesi nella nostra dignità di contribuenti. Quando il disgusto sarà generalizzato, quando nessuno dei sudditi dell'impero romano oserà avanzare obiezioni, l'imperatore Caio Giulio Obama, cesare di tutte le terre emerse, ordinerà l'attacco e migliaia di soldati comandati da centurioni e proconsoli scateneranno l'inferno, uccidendo gli Zeloti insieme a tutti i filistei.
Lo fanno inondando i mass-media occidentali di notizie negative provenienti da quelle insanguinate contrade, fatte di mezze verità e di mezze bugie e volte a rendere tutti gli arabi indistintamente meritevoli di sterminio. Ogni settore della nostra occidentale società è interessato: disgustate sono le femministe, disgustati sono gli omosessuali, disgustati sono gli animalisti, disgustati sono l'UNICEF con tutti gli educatori dell'infanzia, disgustati sono gli archeologi, disgustato è l'uomo comune che vede in patria favoriti i migranti arabi e africani (la pigmentazione è scarsamente considerata in questi casi), mentre noi indigeni e nativi veniamo trascurati e vilipesi nella nostra dignità di contribuenti. Quando il disgusto sarà generalizzato, quando nessuno dei sudditi dell'impero romano oserà avanzare obiezioni, l'imperatore Caio Giulio Obama, cesare di tutte le terre emerse, ordinerà l'attacco e migliaia di soldati comandati da centurioni e proconsoli scateneranno l'inferno, uccidendo gli Zeloti insieme a tutti i filistei.
Quando tutto sarà
finito, se saremo ancora vivi, i nostri archeologi andranno
mestamente a raccogliere i cocci, per salvare il salvabile; le nostre
femministe bruceranno i Niqab e i Burqa, insegnando alle donne arabe
ancora in vita a truccarsi, i nostri animalisti raccoglieranno i
cammelli e le pecore sopravvissute portandole al sicuro nei santuari
da essi gestiti; i nostri gay organizzeranno un peana della vittoria,
chiamandolo Gay Pride, per commemorare la liberazione dei loro
sparuti colleghi dalla tirannia dell'omofobo Corano; i nostri
educatori si compiaceranno di vedere che nessun bambino viene più
costretto a fare il soldato, né tanto meno a compiere finte
esecuzioni di spie nemiche. E infine, il nostro uomo della strada,
che avevamo lasciato in mille difficoltà economiche mentre malediva
l'attuale inetta e ladra classe politica, potrà togliersi la
soddisfazione di vedere che tutti i marocchini privilegiati che
affollavano le nostre periferie, rendendole insicure, sono stati
finalmente mandati “fora dae bae”, che tradotto dal veneto
significa “fuori dalle balle”. Oriana Fallaci sorride compiaciuta
da lassù. La scimmia di Dio, Satana lo sfaccendato, ricomincia ad
architettare un altro inganno.
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