Her è un bel film di
fantascienza sull'intelligenza artificiale, interpretato dall'attore
vegano Joachim Phoenix. Il senso del film è il tema classico della
solitudine dell'uomo, unita all'incomunicabilità fra i sessi. “Lei”
è il titolo in italiano e lei è un softwere che si rapporta con il
cliente come se fosse una vera donna, avendo tutte le caratteristiche
positive di una donna, senza le caratteristiche negative, in
primis la superbia di imporre la propria volontà su quella del
compagno. Quella che in epoca post-femminista può suonare come una
bestemmia e che manderebbe su tutte le furie una qualsiasi donna
occidentale, l'idea paolina che la donna debba essere sottomessa a
suo marito, è in realtà la segreta aspirazione di ogni uomo su
questa Terra e non si tratta di un'idea peregrina se per un miliardo
di musulmani è del tutto normale, per lo meno non lo è nel nostro
contesto giudaico-cristiano, con un San Paolo che detta legge e che
ha fatto tendenza per quasi due millenni.
La mia risposta è:
“Io sono la voce degli Dei, che vi piaccia o no!”. Gli Dei sono
molto dispiaciuti che voi andiate a caccia, mangiate carni e
visitiate animali ergastolani e se io, in quanto loro umile messaggero,
non ho il potere esecutivo di sanzionarvi per la vostra superbia,
egli, il Padre Eterno che è anche il legislatore supremo, ce
l'avrebbe, se solo esistesse. Tanto è vero che, di fronte alla
tracotanza dei superbi violatori della legge divina, i probi padri
sconcertati del passato hanno scambiato il disastroso meteorite di
13.000 anni fa per la vendetta di Dio, ultima ratio karmica di
un mondo impenitente che non vuole smettere di cacciare, mangiare
cadaveri e rinchiudere animali in prigione. E' meglio, per il
cacciatore, il carnivoro e l'ex amica, amante degli zoo, pensare
che la mia contrarietà ai loro passatempi preferiti sia una mia
bizzarria, dimenticando furbescamente che invece si tratta di antiche
leggi di comportamento, codificate dai migliori uomini che abbiano
mai calpestato questo Pianeta: Pitagora, Plutarco, Porfirio e tanti
altri.
Anche questo è
Hybris: far finta di niente, tapparsi le orecchie per non sentire il
grillo parlante della propria coscienza o dell'animalista
rompicoglioni di turno, che poi sono la stessa cosa, il cui alto
compito su questa Terra è proprio quello di rimproverare i reprobi
egoisti che pensano solo alle proprie illecite passioni. La mia ex
amica, traditrice in nome della libertà di pensiero, nella sua
automanipolazione mentale è arrivata al punto di dire che gli
elefanti dello zoo di Pistoia, dove lei si sente felice tutte le
volte che ci va, sono contenti di rendere felici i bambini
accompagnati in visita dai loro genitori. Un'idea che mi fa
semplicemente andare fuori dai gangheri. Gli animali in
funzione degli uomini. Sorvolando sul fatto che quegli elefanti sono
stati rapiti dalla savana cinquanta anni fa e messi in spazi
ristretti affinché possano rendere felici alcune generazioni di
pistoiesi, lei compresa. Che, ivi portata da bambina in visita, ha
scoperto quanto siano maestosi, belli e buffi gli elefanti.
Probabilmente, qualche adulto scellerato le aveva detto che gli
elefanti erano stati creati da Dio per rendere felici i bambini di
Pistoia e lei ci aveva creduto. Di modo che, a quello stesso Dio che
aveva stabilito una vita armoniosa di reciproco rispetto tra uomini e
animali, è stato messo in bocca anche il concetto che l'animale è
al servizio dell'uomo, sia come cibo, sia come bersaglio mobile, sia come ornamento vivente, anzi vegetante, da ammirare al di là di
un robusto recinto.
Con tale proiezione
antropocentrica, i numerosi manipolatori delle Sacre scritture, che
sono sacre nella misura in cui fungono da pubblicità per portare
introiti ai loro borsellini, si sono poste le basi per una Hybris
generalizzata, popolare, ovvia e abitudinaria, di cui la maggior
parte delle persone non ha nemmeno cognizione e che per alcuni
diventa una questione di principio. Per la mia amica in carne e ossa
è una questione di principio difendere le sue irrinunciabili
opinioni, dal suo punto di vista altrettanto valide quanto le mie. E'
una questione di principio credere veramente che dopo 50 anni un
elefante sia abituato al suo recinto e che la sua funzione sia quella
di rendere felici i bambini. Nessuno, nemmeno le mie urla forsennate
al telefono, la possono far desistere da una simile convinzione.
Nemmeno i miei focosi ragionamenti la potranno far recedere di un
millimetro dalle sue posizioni, tanto che qualcuno ha inventato il
detto secondo cui di fronte alla stupidità degli uomini, anche gli
Dei si arrendono. Per gli Dei, il peccato di Hybris dev'essere una
millenaria spina nel fianco. E io me ne sono reso conto pochi giorni
fa.
Quella che si poteva
definire un'affettuosa amicizia tra me e lei, protrattasi per un anno
circa con frequentazioni saltuarie a causa della distanza che ci
separava, e proprio per questo si poteva definire affettuosa, ora è
un ricordo amaro e deludente, tipico di chi inizia un rapporto con un
angelo e poi scopre di avere a che fare con un mostro. Nel film “La
mosca” succede proprio questo e Giovanni Pascoli scrisse: “Amor
comincia con canti e con suoni e poi finisce con lacrime al cuore”.
Se n'era accorto pure lui! La gente lo sperimenta continuamente,
senza che nessuno possa porvi rimedio. A me, di questo, in fin dei
conti, non cale. A me interessa che venga fatta giustizia agli
animali oppressi e possibilmente castigare i violatori delle leggi
divine. Castigat ridendo mores. Anche senza ridere. Questo è
il mio compito. Se poi la natura ha stabilito che dopo la
fecondazione della femmina l'uomo se ne vada per i fatti suoi,
lasciando l'incombenza dell'allevamento della prole alla madre, chi
sono io per oppormi alle leggi della natura?
Posso al massimo
provare umana solidarietà per la ragazza madre o per la donna matura
abbandonata dal marito, ma non posso fare miracoli, perché se le
leggi divine sono discutibili, mio malgrado, quelle naturali sono una
realtà ben più tangibile e concreta. Posso anche immaginare che
come per Geova il popolo d'Israele era la sua metaforica sposa, che
lo induceva ad essere un Dio geloso, così per gli alieni nostri
padroni anche l'intera umanità è la loro metaforica sposa, per la
Massoneria umanitaria anche l'intera società è la sua metaforica
sposa e per me, la mia ex amica, era la mia metaforica sposa, sebbene
non registrata anagraficamente. E come nel caso del popolo d'Israele,
dell'umanità in gregge gregario, della società recalcitrante e
della mia amica indispettita, in tutti questi casi c'è stato e
sempre ci sarà di mezzo il peccato della Hybris, la ribellione alle
regole del padrone, la violazione delle amorevoli disposizioni del
Dio, l'insuperbirsi in nome di un'autonoma libertà di scelta,
l'incaponirsi a credere che esista il libero arbitrio.
E allora avremo
Israele che adora il Vitello d'oro, l'umanità che si moltiplica
smisuratamente divorando limitate risorse, il Meridione d'Italia che
non si sottomette alle leggi sabaude - con grande dispiacere del
massone Mazzini - e la mia ex amica che mi pianta il pugnale nella
schiena con lo zoo di Pistoia. Il tradimento è inscritto nel DNA del
popolo ignavo. Cosicché, Geova, gli alieni, che poi sono nient'altro
che i suoi emissari, i massoni riformatori e me, portatore di idee
eterne, dobbiamo tutti constatare quanto dura sia la cervice degli
ebrei, dell'umanità, dei terroni e di lei, l'amica degli zoo,
rispettivamente.
Tutti noi leaders illuminati dobbiamo a un certo punto dichiararci sconfitti dalle nostre creature insuperbite, valutando la possibilità di sterminarle per poi ricominciare daccapo, nell'illusione che la nuova umanità sia migliore della precedente. Geova e i suoi Anunnaki stanno preparando l'ennesima esecuzione di massa, la Massoneria ci si adegua con il suo piano di riduzione della popolazione mondiale, sperando di ricavarne le briciole. Io spero di trovare un'altra donna meno malata di Hybris, anzi, affatto affetta dalla superbia sedicente eroica dell'incosciente omuncolo che si crede un eroe. Immagino che gli amici, se ne avessi qualcuno, mi direbbero: “Non farti illusioni, le donne sono tutte uguali, tutte figlie di Satana!”. Già, il primo ribelle. L'iniziatore. Chissà cosa ne pensa dello zoo di Pistoia?! E se provassi con una musulmana?
Tutti noi leaders illuminati dobbiamo a un certo punto dichiararci sconfitti dalle nostre creature insuperbite, valutando la possibilità di sterminarle per poi ricominciare daccapo, nell'illusione che la nuova umanità sia migliore della precedente. Geova e i suoi Anunnaki stanno preparando l'ennesima esecuzione di massa, la Massoneria ci si adegua con il suo piano di riduzione della popolazione mondiale, sperando di ricavarne le briciole. Io spero di trovare un'altra donna meno malata di Hybris, anzi, affatto affetta dalla superbia sedicente eroica dell'incosciente omuncolo che si crede un eroe. Immagino che gli amici, se ne avessi qualcuno, mi direbbero: “Non farti illusioni, le donne sono tutte uguali, tutte figlie di Satana!”. Già, il primo ribelle. L'iniziatore. Chissà cosa ne pensa dello zoo di Pistoia?! E se provassi con una musulmana?
Non si può fare sintesi unilaterale di ciò che un uomo o donna sia. Lo sai bene che non é onesto. Finché c'è confronto, mi viene da dire, c'é proseguo, evoluzione. Chiudere la porta per partito preso, mi pare sia isolamento, poco proficuo per ogni parte in causa, ti pare?
RispondiEliminaNessuno si erge a colui che può tirare il sasso su chi "pecca" o sbaglia, semplicemente...nessuno. Se tu sei più avanti su questa strada...non puoi che essere da aiuto, ma devi accettare i ritmi e i passi degli altri che non sono te.
Tenti cont, mandi
Sergio Boschian ti bacerebbe sulla fronte, se solo ti conoscesse.
EliminaIo non posso e non voglio essere maestro di nessuno, meno che mai di persone adulte, le quali, se non hanno capito cosa sia la prevaricazione sui più deboli, non è colpa mia e io non posso farci niente.
Se credessi nella reincarnazione ti direi: si evolveranno nelle prossime vite.
Io, come i miei fratelli animali, abbiamo una sola vita e non ci piace essere prevaricati.
@Roberto,
RispondiEliminavedi l' ANONIMO ti scrive i stessi concetti che più volte ho scritto anch' io sul tuo BLOG, ognuno ha il suo percorso EVOLUTIVO che è SIMILE ma NON uguale;
riguardo allo "sfruttamento" continuo degli ANIMALI voglio ricordare che altri NON ANIMALISTI, si interessano invece dello "sfruttamento" vergognoso & incivile dei propri SIMILI i BAMBINI & ANZIANI in PRIMIS;
la domanda conseguente è quindi SONO loro forse meno EVOLUTI e eticamente condannabili PERCHE' ONNIVORI/CARNIVORI, rispetto invece agli ANIMALISTI DURI & PURI che dedicano tutte le loro ENERGIE a una sola limitata parte degli ESSERI VIVENTI(!?) terrestri;
e del MONDO il più numeroso & variegato degli INSETTI chi di voi VEGETARIANI/VEGANI se ne occupa(!?), ma anche loro NON hanno forse il DIRITTO alla vita e NON diventare SOLO cibo per la RAZZA UMANA;
allora TUTTO è relativo & molto personale per Roberto & Co. vale di più la VITA di alcuni ANIMALI rispetto ad altri, per me invece importa molto TUTTO il MONDO VEGETALE & quello UMANO e se così SONO uno "specista" lo siete pure anche voi o nò !!!???
Citazione:
Elimina"per Roberto & Co. vale di più la VITA di alcuni ANIMALI rispetto ad altri".
Questo lo dici tu.
Anni fa ho conosciuto un animalista dell'ENPA, un certo Benito Fusco, che un giorno lasciò l'Italia e si trasferì in Brasile come missionario laico.
Un attivista di Comunione & Liberazione che lasci il volontariato per gli anziani, in favore di quello per i cani randagi, invece, devo ancora incontrarlo.
La grande barriera nelle menti di chiunque, volontari cattolici e laici compresi, è lo specismo, che pone l'uomo e solo l'uomo al centro degli interessi vitali, lasciando senza tutele tutti gli altri animali.
L'ho detto e ripetuto tante di quelle volte che sono un po' stufo, ma con te, che sei di......"dura cervice" come il popolo ebraico, faccio un'eccezione e continuo a ripeterlo.
Con un'alimentazione vegana non si mangiano animali e meno che mai insetti. Quindi, finché non impareremo a ingessare le zampe rotte dei grilli, non si potranno allestire "insettili".
Canili e gattili sì, ma non insettili.
@Roberto,
RispondiEliminaintanto NON confondiamo i VEGETARIANI con i VEGANI che SONO ancora una minoranza RUMOROSA dei primi, secondo anche tu nel tuo BLOG scrivi "raramente" dello sfruttamento & abusi del MAMMIFERO BIPEDE UMANO ma privilegi esclusivamente quello ANIMALE classico;
leggendo poi il tuo recente articolo dell' AQUILA che è dentro il corpo di quell' UOMO per analogia ho pensato allora che dentro di te, ci possa ESSERE senz' altro quello di un CANE d' altro canto anche la Religione INDUISTA ci insegna che nell' EVOLUZIONE un passaggio è anche quello ANIMALE !!!
No, se mi piacciono i cani è solo per l'imprinting che ho ricevuto all'età di due o tre anni, quando abitavo a Bertiolo.
EliminaSe i miei, al posto del cane, mi avessero regalato un gattino, a quest'ora sarei un gattofilo, forse.
Le reincarnazioni non c'entrano.