venerdì 3 aprile 2015

La Donna e la Hybris



Her è un bel film di fantascienza sull'intelligenza artificiale, interpretato dall'attore vegano Joachim Phoenix. Il senso del film è il tema classico della solitudine dell'uomo, unita all'incomunicabilità fra i sessi. “Lei” è il titolo in italiano e lei è un softwere che si rapporta con il cliente come se fosse una vera donna, avendo tutte le caratteristiche positive di una donna, senza le caratteristiche negative, in primis la superbia di imporre la propria volontà su quella del compagno. Quella che in epoca post-femminista può suonare come una bestemmia e che manderebbe su tutte le furie una qualsiasi donna occidentale, l'idea paolina che la donna debba essere sottomessa a suo marito, è in realtà la segreta aspirazione di ogni uomo su questa Terra e non si tratta di un'idea peregrina se per un miliardo di musulmani è del tutto normale, per lo meno non lo è nel nostro contesto giudaico-cristiano, con un San Paolo che detta legge e che ha fatto tendenza per quasi due millenni.


La Hybris è la tracotanza dell'essere umano prometeico che sfida il volere degli Dei e nel caso in oggetto è la tracotanza della donna che sfida l'uomo, tracotanza che mi è capitato d'incontrare molto spesso in quelle categorie di esseri umani che si sono allontanati dalla via dell'amore, per commettere quello che ai miei occhi è un atto di sfida alle leggi del Creatore amorevole, se ne esistesse uno. Il cacciatore che si sente felice a uccidere e non ha intenzione di smettere di cacciare, il buongustaio che si sente felice di mangiare carne e non ha intenzione di smettere, la donna che ho frequentato recentemente che si sente felice di andare allo zoo e non ha intenzione di smettere di andarci, sono tutti umani tracotanti che sfidano gli Dei, cioè le i-dee di cui sono portatore, manifestando la loro tracotanza anche quando mi chiedono: “Ma chi sei tu, piccolo insignificante omuncolo, che vuoi impedire a noi di cacciare, mangiare carne e andare allo zoo?”.


La mia risposta è: “Io sono la voce degli Dei, che vi piaccia o no!”. Gli Dei sono molto dispiaciuti che voi andiate a caccia, mangiate carni e visitiate animali ergastolani e se io, in quanto loro umile messaggero, non ho il potere esecutivo di sanzionarvi per la vostra superbia, egli, il Padre Eterno che è anche il legislatore supremo, ce l'avrebbe, se solo esistesse. Tanto è vero che, di fronte alla tracotanza dei superbi violatori della legge divina, i probi padri sconcertati del passato hanno scambiato il disastroso meteorite di 13.000 anni fa per la vendetta di Dio, ultima ratio karmica di un mondo impenitente che non vuole smettere di cacciare, mangiare cadaveri e rinchiudere animali in prigione. E' meglio, per il cacciatore, il carnivoro e l'ex amica, amante degli zoo, pensare che la mia contrarietà ai loro passatempi preferiti sia una mia bizzarria, dimenticando furbescamente che invece si tratta di antiche leggi di comportamento, codificate dai migliori uomini che abbiano mai calpestato questo Pianeta: Pitagora, Plutarco, Porfirio e tanti altri.


Anche questo è Hybris: far finta di niente, tapparsi le orecchie per non sentire il grillo parlante della propria coscienza o dell'animalista rompicoglioni di turno, che poi sono la stessa cosa, il cui alto compito su questa Terra è proprio quello di rimproverare i reprobi egoisti che pensano solo alle proprie illecite passioni. La mia ex amica, traditrice in nome della libertà di pensiero, nella sua automanipolazione mentale è arrivata al punto di dire che gli elefanti dello zoo di Pistoia, dove lei si sente felice tutte le volte che ci va, sono contenti di rendere felici i bambini accompagnati in visita dai loro genitori. Un'idea che mi fa semplicemente andare fuori dai gangheri. Gli animali in funzione degli uomini. Sorvolando sul fatto che quegli elefanti sono stati rapiti dalla savana cinquanta anni fa e messi in spazi ristretti affinché possano rendere felici alcune generazioni di pistoiesi, lei compresa. Che, ivi portata da bambina in visita, ha scoperto quanto siano maestosi, belli e buffi gli elefanti. Probabilmente, qualche adulto scellerato le aveva detto che gli elefanti erano stati creati da Dio per rendere felici i bambini di Pistoia e lei ci aveva creduto. Di modo che, a quello stesso Dio che aveva stabilito una vita armoniosa di reciproco rispetto tra uomini e animali, è stato messo in bocca anche il concetto che l'animale è al servizio dell'uomo, sia come cibo, sia come bersaglio mobile, sia come ornamento vivente, anzi vegetante, da ammirare al di là di un robusto recinto.


Con tale proiezione antropocentrica, i numerosi manipolatori delle Sacre scritture, che sono sacre nella misura in cui fungono da pubblicità per portare introiti ai loro borsellini, si sono poste le basi per una Hybris generalizzata, popolare, ovvia e abitudinaria, di cui la maggior parte delle persone non ha nemmeno cognizione e che per alcuni diventa una questione di principio. Per la mia amica in carne e ossa è una questione di principio difendere le sue irrinunciabili opinioni, dal suo punto di vista altrettanto valide quanto le mie. E' una questione di principio credere veramente che dopo 50 anni un elefante sia abituato al suo recinto e che la sua funzione sia quella di rendere felici i bambini. Nessuno, nemmeno le mie urla forsennate al telefono, la possono far desistere da una simile convinzione. Nemmeno i miei focosi ragionamenti la potranno far recedere di un millimetro dalle sue posizioni, tanto che qualcuno ha inventato il detto secondo cui di fronte alla stupidità degli uomini, anche gli Dei si arrendono. Per gli Dei, il peccato di Hybris dev'essere una millenaria spina nel fianco. E io me ne sono reso conto pochi giorni fa.


Quella che si poteva definire un'affettuosa amicizia tra me e lei, protrattasi per un anno circa con frequentazioni saltuarie a causa della distanza che ci separava, e proprio per questo si poteva definire affettuosa, ora è un ricordo amaro e deludente, tipico di chi inizia un rapporto con un angelo e poi scopre di avere a che fare con un mostro. Nel film “La mosca” succede proprio questo e Giovanni Pascoli scrisse: “Amor comincia con canti e con suoni e poi finisce con lacrime al cuore”. Se n'era accorto pure lui! La gente lo sperimenta continuamente, senza che nessuno possa porvi rimedio. A me, di questo, in fin dei conti, non cale. A me interessa che venga fatta giustizia agli animali oppressi e possibilmente castigare i violatori delle leggi divine. Castigat ridendo mores. Anche senza ridere. Questo è il mio compito. Se poi la natura ha stabilito che dopo la fecondazione della femmina l'uomo se ne vada per i fatti suoi, lasciando l'incombenza dell'allevamento della prole alla madre, chi sono io per oppormi alle leggi della natura?


Posso al massimo provare umana solidarietà per la ragazza madre o per la donna matura abbandonata dal marito, ma non posso fare miracoli, perché se le leggi divine sono discutibili, mio malgrado, quelle naturali sono una realtà ben più tangibile e concreta. Posso anche immaginare che come per Geova il popolo d'Israele era la sua metaforica sposa, che lo induceva ad essere un Dio geloso, così per gli alieni nostri padroni anche l'intera umanità è la loro metaforica sposa, per la Massoneria umanitaria anche l'intera società è la sua metaforica sposa e per me, la mia ex amica, era la mia metaforica sposa, sebbene non registrata anagraficamente. E come nel caso del popolo d'Israele, dell'umanità in gregge gregario, della società recalcitrante e della mia amica indispettita, in tutti questi casi c'è stato e sempre ci sarà di mezzo il peccato della Hybris, la ribellione alle regole del padrone, la violazione delle amorevoli disposizioni del Dio, l'insuperbirsi in nome di un'autonoma libertà di scelta, l'incaponirsi a credere che esista il libero arbitrio.


E allora avremo Israele che adora il Vitello d'oro, l'umanità che si moltiplica smisuratamente divorando limitate risorse, il Meridione d'Italia che non si sottomette alle leggi sabaude - con grande dispiacere del massone Mazzini - e la mia ex amica che mi pianta il pugnale nella schiena con lo zoo di Pistoia. Il tradimento è inscritto nel DNA del popolo ignavo. Cosicché, Geova, gli alieni, che poi sono nient'altro che i suoi emissari, i massoni riformatori e me, portatore di idee eterne, dobbiamo tutti constatare quanto dura sia la cervice degli ebrei, dell'umanità, dei terroni e di lei, l'amica degli zoo, rispettivamente. 


Tutti noi leaders illuminati dobbiamo a un certo punto dichiararci sconfitti dalle nostre creature insuperbite, valutando la possibilità di sterminarle per poi ricominciare daccapo, nell'illusione che la nuova umanità sia migliore della precedente. Geova e i suoi Anunnaki stanno preparando l'ennesima esecuzione di massa, la Massoneria ci si adegua con il suo piano di riduzione della popolazione mondiale, sperando di ricavarne le briciole. Io spero di trovare un'altra donna meno malata di Hybris, anzi, affatto affetta dalla superbia sedicente eroica dell'incosciente omuncolo che si crede un eroe. Immagino che gli amici, se ne avessi qualcuno, mi direbbero: “Non farti illusioni, le donne sono tutte uguali, tutte figlie di Satana!”. Già, il primo ribelle. L'iniziatore. Chissà cosa ne pensa dello zoo di Pistoia?! E se provassi con una musulmana? 
 

6 commenti:

  1. Non si può fare sintesi unilaterale di ciò che un uomo o donna sia. Lo sai bene che non é onesto. Finché c'è confronto, mi viene da dire, c'é proseguo, evoluzione. Chiudere la porta per partito preso, mi pare sia isolamento, poco proficuo per ogni parte in causa, ti pare?
    Nessuno si erge a colui che può tirare il sasso su chi "pecca" o sbaglia, semplicemente...nessuno. Se tu sei più avanti su questa strada...non puoi che essere da aiuto, ma devi accettare i ritmi e i passi degli altri che non sono te.
    Tenti cont, mandi

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    1. Sergio Boschian ti bacerebbe sulla fronte, se solo ti conoscesse.

      Io non posso e non voglio essere maestro di nessuno, meno che mai di persone adulte, le quali, se non hanno capito cosa sia la prevaricazione sui più deboli, non è colpa mia e io non posso farci niente.

      Se credessi nella reincarnazione ti direi: si evolveranno nelle prossime vite.

      Io, come i miei fratelli animali, abbiamo una sola vita e non ci piace essere prevaricati.

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  2. @Roberto,

    vedi l' ANONIMO ti scrive i stessi concetti che più volte ho scritto anch' io sul tuo BLOG, ognuno ha il suo percorso EVOLUTIVO che è SIMILE ma NON uguale;

    riguardo allo "sfruttamento" continuo degli ANIMALI voglio ricordare che altri NON ANIMALISTI, si interessano invece dello "sfruttamento" vergognoso & incivile dei propri SIMILI i BAMBINI & ANZIANI in PRIMIS;

    la domanda conseguente è quindi SONO loro forse meno EVOLUTI e eticamente condannabili PERCHE' ONNIVORI/CARNIVORI, rispetto invece agli ANIMALISTI DURI & PURI che dedicano tutte le loro ENERGIE a una sola limitata parte degli ESSERI VIVENTI(!?) terrestri;

    e del MONDO il più numeroso & variegato degli INSETTI chi di voi VEGETARIANI/VEGANI se ne occupa(!?), ma anche loro NON hanno forse il DIRITTO alla vita e NON diventare SOLO cibo per la RAZZA UMANA;

    allora TUTTO è relativo & molto personale per Roberto & Co. vale di più la VITA di alcuni ANIMALI rispetto ad altri, per me invece importa molto TUTTO il MONDO VEGETALE & quello UMANO e se così SONO uno "specista" lo siete pure anche voi o nò !!!???

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    1. Citazione:
      "per Roberto & Co. vale di più la VITA di alcuni ANIMALI rispetto ad altri".

      Questo lo dici tu.

      Anni fa ho conosciuto un animalista dell'ENPA, un certo Benito Fusco, che un giorno lasciò l'Italia e si trasferì in Brasile come missionario laico.

      Un attivista di Comunione & Liberazione che lasci il volontariato per gli anziani, in favore di quello per i cani randagi, invece, devo ancora incontrarlo.

      La grande barriera nelle menti di chiunque, volontari cattolici e laici compresi, è lo specismo, che pone l'uomo e solo l'uomo al centro degli interessi vitali, lasciando senza tutele tutti gli altri animali.

      L'ho detto e ripetuto tante di quelle volte che sono un po' stufo, ma con te, che sei di......"dura cervice" come il popolo ebraico, faccio un'eccezione e continuo a ripeterlo.

      Con un'alimentazione vegana non si mangiano animali e meno che mai insetti. Quindi, finché non impareremo a ingessare le zampe rotte dei grilli, non si potranno allestire "insettili".
      Canili e gattili sì, ma non insettili.

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  3. @Roberto,

    intanto NON confondiamo i VEGETARIANI con i VEGANI che SONO ancora una minoranza RUMOROSA dei primi, secondo anche tu nel tuo BLOG scrivi "raramente" dello sfruttamento & abusi del MAMMIFERO BIPEDE UMANO ma privilegi esclusivamente quello ANIMALE classico;

    leggendo poi il tuo recente articolo dell' AQUILA che è dentro il corpo di quell' UOMO per analogia ho pensato allora che dentro di te, ci possa ESSERE senz' altro quello di un CANE d' altro canto anche la Religione INDUISTA ci insegna che nell' EVOLUZIONE un passaggio è anche quello ANIMALE !!!

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    1. No, se mi piacciono i cani è solo per l'imprinting che ho ricevuto all'età di due o tre anni, quando abitavo a Bertiolo.

      Se i miei, al posto del cane, mi avessero regalato un gattino, a quest'ora sarei un gattofilo, forse.

      Le reincarnazioni non c'entrano.

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