venerdì 24 aprile 2015

Il Legislatore prova ad arginare la barbarie


Fonte: All4animals

Un’ottima notizia arriva dal nord dell’India, e in particolare dallo Stato dell’Himachal Pradesh, dove è stato finalmente bandito il sacrificio di animali. La notizia è degli scorsi giorni e sta facendo il giro del mondo sui principali quotidiani, anche perché segue un’altra importante decisione del governo indiano: quella di vietare l’esportazione di animali per l’annuale Festival di Gadhimai, in Nepal – che rappresenta ad oggi il sacrificio di animali più grande del mondo. A mettere la parola fine alla trazione dei sacrifici animali per motivi religiosi in Himachal Pradesh è stata l’Alta Corte, che ha anche richiesto alle forze dell’ordine di tutto il Paese di agire con forza per rinforzare il bando, che generalmente colpisce gli ovini all’interno dei locali tempi Hindu. 


La corte ha così motivato la sentenza: “Nessuna persona sacrificherà alcun animale in alcun luogo di culto, incluse le zone limitrofe. Una rivelazione sconvolgente è stata fatta: migliaia di animali vengono sacrificati ogni anno in nome della fede. Il sacrificio causa dolori e sofferenze immense ad animali innocenti. Non si può più permettere che vengano sacrificati per accontentare una divinità in una maniera tanto barbarica”.  La corte ha messo in dubbio non solo la legittimità di questo tipo di pratica, ma anche le sue motivazioni profonde, sostenendo che rituali di questo tipo devono finire in quest’epoca. La sentenza è stata emessa su richiesta dei locali gruppi di tutela animali, che ora applaudono alla decisione. “Diamo il benvenuto al bando dei sacrifici animali perché metterà finalmente la parola fine a secoli di crudeltà sugli animali nel nome della religione”, ha dichiarato un locale attivista. Naturalmente, la decisione non è piaciuta a tutti e qualcuno la considera “contraria alla tradizione”. Per il momento, comunque, il divieto resta.

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