Fonte: Il Fatto quotidiano
“Basta
bugie, sappiamo delle scie“.
Sono tornati a protestare per strada a
Bologna diverse centinaia
di attivisti e sostenitori
della teoria del complotto delle scie chimiche.
La tesi, nata una ventina d’anni fa, teorizza che misteriosi
e non ben identificati aerei militari e civili,
decollino dalle loro basi per lasciare nel cielo sostanze dannose per
l’ambiente e per l’uomo: le strisce bianche che i velivoli
lasciano spesso nei cieli blu (e che tutti possiamo vedere), ne
sarebbero una prova, secondo gli attivisti. “Queste sostanze
rilasciate dagli aerei producono quella che viene chiamata
geoingegneria.
E’ un fenomeno complesso – dichiara
Massimo Rodolfi
dell’associazione Riprendiamoci il pianeta - e fa danni
ambientali che sono certificabili. Le scie chimiche sono uno dei
problemi più significativi in questo momento”.
Rodolfi poi spiega
che anche l’emergenza della Xylella
fastidiosa, il batterio che sta attaccando gli ulivi in Puglia,
“c’entra” con le scie chimiche. La teoria delle scie chimiche
non è mai stata provata, né ha ricevuto alcun appoggio dal mondo
scientifico. Gli attivisti in corteo tuttavia non parlano e non ce la
spiegano. Alle domande rispondono con un secco “No
comment”. Qualcuno tra
i partecipanti si allarga un po’ di più: “Basta che guardi in
cielo. Non posso spiegarti in due minuti e poi voi della stampa lo
manipolereste”
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