Fonte: Repubblica
KIEV
- Voleva impossessarsi delle terre del canile ma senza uccidere i
cani. E' stato arrestato dal capo delle milizie di Kiev, Trojan
Vadim, l'autore del rogo al canile "Rifugio Italia" di
Kiev, costato
la vita a 76 cani. Confermata così l'origine dolosa del
rogo. L'uomo ha affermato che non era sua intenzione uccidere gli
animali: sperava che i cani venissero liberati prima che perdessero
la vita. Il canile era stato realizzato dal fotoreporter attivista Andrea Cisternino,
a capo della Fondazione International Animal Protection League onlus
creata per concedere un'opportunità ai randagi ucraini, altrimenti
sterminati con i metodi più feroci. A Kiev stanno proseguendo
le operazioni di sepoltura dei cani carbonizzati. "Siamo tutti
stanchissimi e non dormiamo da domenica - ha spiegato Cisternino - la
situazione è sconvolgente e l'unica cosa che ci da forza è la
solidarietà internazionale e l'interesse dei media che ci stanno
aiutando a denunciare e diffondere questa infamia che abbiamo
subito". Gli animalisti hanno annunciato iniziative nei prossimi
giorni a Roma e Milano.
Nessun commento:
Posta un commento