Fonte: Il Messaggero
Una foto «contraffatta». Così il
presidente siriano Bashar al- Assad ha descritto l'immagine del
piccolo Omran, il bimbo di cinque anni coperto di polvere e sangue
seduto in un'ambulanza dopo essere stato salvato dalle macerie ad
Aleppo. «Questo bambino è diventato un'icona della guerra», ha
detto il giornalista della tv svizzera SRF1 mostrando ad Assad la
foto.
«Vorrei che, dopo l'intervista - ha
replicato Assad - lei andasse su Internet a cercare la stessa foto dello stesso bambino e di sua sorella, entrambi salvati da quelli che
in Occidente chiamano Elmetti Bianchi e che ad Aleppo beneficiano
del sostegno di al-Nusra. Sono stati salvati due volte, ciascuna in
un diverso incidente, nell'ambito della pubblicità che si fanno
quegli 'Elmetti Bianchì. Ma nessuno di quei due incidenti è vero».
La foto «può essere stata manipolata - ha proseguito - e lo è
stata. Le invierò le due foto, le può trovare su Internet, solo per
farle vedere che questa è un'immagine contraffatta, non reale.
Abbiamo immagini autentiche di bambini che sono stati feriti, ma
questa è contraffatta».
Assad ha ammesso che ad Aleppo ci sono
civili innocenti che vengono uccisi, ma ha aggiunto che la recente
attenzione della stampa per la città è una forma di «isteria».
«Aleppo - ha affermato - è stata sotto l'assedio dei terroristi per
gli ultimi quattro anni e non abbiamo sentito una sola domanda da
parte dei giornalisti occidentali su cosa succedesse in quel momento,
non una sola dichiarazione dei leader occidentali sui bambini di
Aleppo». «Ora - ha proseguito - parlano di Aleppo solo perché i
terroristi sono in cattive condizioni. Questa è l'unica ragione: il
fatto che l'esercito siriano avanza e i paesi occidentali,
soprattutto gli Usa e i suoi alleati come Regno Unito e Francia,
sentono che stanno perdendo le loro ultime carte del terrorismo in
Siria. E il principale bastione del terrorismo oggi è Aleppo».
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