sabato 22 ottobre 2016

L'olocausto animale è peggiore di quello umano


Testo di Cristina Puozzo

Molto spesso ricordiamo la vergogna della Shoah dimenticando un'altro abominio: lo schiavismo dell'uomo bianco nei confronti dei neri. Guardando queste immagini provo un dolore incredibile, personalmente non ho mai avuto alcun tipo di pregiudizio nei confronti di nessuno e mi dissocio con forza e determinazione da ogni tipo di discriminazione. 
Ancora oggi l'uomo tende a differenziare, a porre dei limiti ad erigere barriere, senza rendersi conto che, catalogazioni e terminologie che definiscono, non fanno altro che allontanare, separare e creare discrepanze, intolleranze e odio.
 Ci definiamo esseri umani fornendo a questo termine una sorta di elevazione ma le gesta dell'umanità sono ben altro che umane, sono mostruose. 
In ogni campo l'uomo nei secoli ha dimostrato di non possedere un briciolo di empatia nei confronti dei suoi simili e ancor più nei riguardi delle creature animali che ha considerato inferiori.
 Persino chi è stato da sempre discriminato non ha compreso che ogni vita è sacra e inviolabile anche se appartiene a un'altra specie.




Gli animali dunque sono le vittime supreme di tutta l'umanità, da sempre, in ogni angolo del mondo.
Non meravigliatevi dunque se un'antispecista paragona l'olocausto animale a quello umano, perché il primo è di gran lunga peggiore del secondo, in quanto esiste da sempre e sembra non voler finire, contando ben 170 miliardi di creature sterminate ogni anno.
 Fin quando gli uomini saranno causa di sofferenza e morte nei confronti dei più deboli e indifesi, non esisterà pace, uguaglianza, fratellanza...se l'umanità meglio detta DISUMANA non adotterà uno stile di vita antispecista, avrà miseramente fallito.



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