Testo di Cristina Puozzo
Molto spesso ricordiamo la vergogna
della Shoah dimenticando un'altro abominio: lo schiavismo dell'uomo
bianco nei confronti dei neri. Guardando queste immagini provo un
dolore incredibile, personalmente non ho mai avuto alcun tipo di
pregiudizio nei confronti di nessuno e mi dissocio con forza e
determinazione da ogni tipo di discriminazione.
Ancora oggi l'uomo
tende a differenziare, a porre dei limiti ad erigere barriere, senza
rendersi conto che, catalogazioni e terminologie che definiscono, non
fanno altro che allontanare, separare e creare discrepanze,
intolleranze e odio.
Ci definiamo esseri umani fornendo a questo
termine una sorta di elevazione ma le gesta dell'umanità sono ben
altro che umane, sono mostruose.
In ogni campo l'uomo nei secoli
ha dimostrato di non possedere un briciolo di empatia nei confronti
dei suoi simili e ancor più nei riguardi delle creature animali che
ha considerato inferiori.
Persino chi è stato da sempre
discriminato non ha compreso che ogni vita è sacra e inviolabile
anche se appartiene a un'altra specie.
Gli animali dunque sono le
vittime supreme di tutta l'umanità, da sempre, in ogni angolo del
mondo.
Non meravigliatevi dunque se un'antispecista paragona
l'olocausto animale a quello umano, perché il primo è di gran lunga
peggiore del secondo, in quanto esiste da sempre e sembra non voler
finire, contando ben 170 miliardi di creature sterminate ogni
anno.
Fin quando gli uomini saranno causa di sofferenza e morte nei
confronti dei più deboli e indifesi, non esisterà pace,
uguaglianza, fratellanza...se l'umanità meglio detta DISUMANA non
adotterà uno stile di vita antispecista, avrà miseramente fallito.
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