martedì 25 ottobre 2016

Una signora indignata scrive al Menzognero Veneto


Lettera al Messaggero Veneto del 24 ottobre:

"Gentile direttore, ho appreso dalla tv la drammatica notizia dell’ennesima aggressione mortale da parte di un cane nei confronti di un bambino di un anno e mezzo. Mi vengono i brividi al pensiero dell’orribile fine di quella povera creatura. Quante tragedie simili sono già accadute quest’anno, ma sembra che nessuno abbia imparato qualcosa da quanto continua a succedere. Si insiste a voler credere che il cane sia un essere raziocinante al pari degli uomini e che perciò si possa lasciare tranquillamente incustodito. Troppi non hanno ancora capito, invece, che si tratta soltanto di un animale carnivoro e predatore, i cui istinti non sono mai completamente inibiti nonostante le scuole e l’addestramento. 



Spero che il padrone del cane, chiunque esso sia, venga condannato per omicidio colposo e non possa usufruire di sconti di pena, pena che per quanto severa non sarà mai adeguata perché la vita di un povero bambino non ha prezzo. I giornali, anziché preoccuparsi di spendere parole a favore di poveri cani da adottare, farebbero bene a informare la gente sui rischi che questi animali, sopratutto se di grossa taglia, possono far correre se non gestiti nel modo migliore, lasciando da parte e non insistendo sul luogo comune del “migliore amico dell’uomo”, concetto non veritiero. Se fosse vero, infatti, non servirebbero i cartelli “Attenti al cane”. 
Magda Succaglia - San Pietro al Natisone (UD)

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