domenica 16 ottobre 2016

Sono sempre di meno ma sempre più arroganti


Testo di Chiara Vattolo

Questa mattina vado nel bosco per fare una passeggiata e per raccogliere castagne. Sento dei guaiti provenienti da una macchina, mi avvicino e vedo un cane tenuto chiuso in un box, impossibilitato a muoversi, senza acqua né cibo. Allerto subito la Forestale e i carabinieri. Poco più avanti in una strada in cui non si poteva accedere trovo un altro cane. Questa volta tutti i finestrini erano completamente chiusi, senza acqua né cibo, pieno di zecche. Anche di questo avviso prontamente le forze dell'ordine le quali sopraggiungono sul posto dopo due ore con il cinovigile. Il proprietario del primo cane mi ha detto: "Che c**** guardi?". Gi ho risposto che stavo cercando il mio cane e lui: "Siete sempre a rompere i coglioni", facendomi ben vedere il fucile da caccia. 



Peccato che io, a differenza sua, i coglioni li ho per davvero. Il proprietario del secondo cane voleva denunciarmi perché avevo disturbato e interrotto la loro battuta di caccia. Si è rivolto al cinovigile dicendogli perché mai fosse venuto dal momento che avrebbe dovuto sapere che la domenica è giorno di caccia. Ringrazio il cinovigile e i carabinieri per la professionalità dimostrata. Purtroppo questo fatto testimonia ancora una volta che siamo ostaggio dei cacciatori. Non possiamo andare nei boschi perché loro devono cacciare e pretendono di poter trattare i cani come vogliono, dimenticandosi che la legge regionale 20 del 2012 si applica anche a loro (almeno quella). E' ora di ribellarsi a questo stato di cose. Il 99% dei friulani deve rivendicare con forza quelle libertà che il restante 1% limita continuamente.


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