Testo di Daniella Dall’Anese
Quest'anno, più del
solito, ti hanno umiliato! Qualcuno ti ha sostituito, altri ti
hanno chiamato con un nome diverso, perché sembra che tu offenda
la sensibilità di altre religioni. Sei appena nato e già
subisci le violenze di questo mondo, bisognoso di esorcizzazione. La
cosa più grave è che anche in alcune chiese non ti hanno onorato come al solito, ponendoti al centro del presepe, con Maria
e Giuseppe. Sei talmente Grande che, ancora oggi, dopo 2000
anni e oltre, ti perseguitano. Caro Gesù Bambino, ci hai
insegnato ad amare e amare non è una cosa brutta. Chi ama ha un
cuore troppo grande per non rispettare gli altri e le loro religioni,
chi ama davvero non perseguita e non si sente perseguitato da chi la
pensa diversamente.
Ti guardo e mi dai serenità. Ti guardo
e ti chiedo di illuminare, con la tua innocenza, quanti si danno da
fare ogni giorno per distruggere il prossimo, per avere privilegi
immeritati, per ignorare la giustizia, per ingannare la gente e,
soprattutto, per non proteggere la propria terra e i propri
figli. Per questo ti chiedo, per chiudere quest'anno folle, che
il nuovo sia illuminato dal tuo spirito di giustizia e questo mondo
ritorni a rispettare e difendere ogni popolo, ogni tradizione, ogni
singola casa, ogni singola persona, e nessun estraneo venga a
sfruttare e sovvertire ciò che è, per natura dell'universo, il
proprio ambiente, la propria cultura, la nostra stessa
vita. Grazie! Dio sia con noi sempre e, soprattutto, con
chi ci vuole male!
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