Testo di Lucille Riviere
Un dramma si è
abbattuto su di me questa mattina ed è con
gli occhi
pieni di lacrime che voglio denunciare l'orrore che sto vivendo per
far cessare le azioni di certi esseri abietti
che si chiamano "Cacciatori". Io
spesso
ho chiesto loro
educatamente
di non cacciare più così vicino
a casa. Ma essi tornano sempre con
i fucili
imbracciati,
nel mio
orto e nei
miei terreni.
Ogni domenica siamo circondati da tutti i lati da questi guerrieri
senza anima né
rispetto.
L'incubo temuto è arrivato stamattina. Preparo le razioni delle mie
due
cavalle di gara. Una sola arriva molto spaventata e siccome
la nostra proprietà era stamattina circondata da cartelli "caccia
in corso", ho pensato al peggio ed ecco cosa scopro: seguendo
le tracce di sangue nel prato delle mie cavalle, trovo la mia cavalla
bloccata tra
gli alberi,
con una grande quantità di sangue tutto
attorno,
probabilmente spaventata
dalla lotta, dagli
spari e dai
cani. Sono crollata. La
cavalla della mia vita è morta in condizioni terribili di sofferenza
infinita. R.I.P.
Mi hai dato molta
felicità, mi hai fatto assaporare il sapore delle nostre vittorie.
Eri dotata
di un carattere d'oro. E' difficile continuare la mia vita senza di
te. Ti voglio bene.
Non posso raggiungerti su facebook. Mentre li maledico per l'eternità faccio a Te le mie condoglianze per la tua perdita. A brutalità con brutalità si deve rispondere. Anche loro sono animali, seppur bruti, quindi non sono per la loro uccisione, ma per la confisca di ciò che più loro preme: l'arma ed i soldi con cui la mantengono, e la ricomprano.
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