lunedì 18 dicembre 2017

Il sopruso legalizzato della caccia


Testo di Lucille Riviere


Un dramma si è abbattuto su di me questa mattina ed è con gli occhi pieni di lacrime che voglio denunciare l'orrore che sto vivendo per far cessare le azioni di certi esseri abietti che si chiamano "Cacciatori". Io spesso ho chiesto loro educatamente di non cacciare più così vicino a casa. Ma essi tornano sempre con i fucili imbracciati, nel mio orto e nei miei terreni. Ogni domenica siamo circondati da tutti i lati da questi guerrieri senza anima rispetto. L'incubo temuto è arrivato stamattina. Preparo le razioni delle mie due cavalle di gara. Una sola arriva molto spaventata e siccome la nostra proprietà era stamattina circondata da cartelli "caccia in corso", ho pensato al peggio ed ecco cosa scopro: seguendo le tracce di sangue nel prato delle mie cavalle, trovo la mia cavalla bloccata tra gli alberi, con una grande quantità di sangue tutto attorno, probabilmente spaventata dalla lotta, dagli spari e dai cani. Sono crollata. La cavalla della mia vita è morta in condizioni terribili di sofferenza infinita. R.I.P. Mi hai dato molta felicità, mi hai fatto assaporare il sapore delle nostre vittorie. Eri dotata di un carattere d'oro. E' difficile continuare la mia vita senza di te. Ti voglio bene.




1 commento:

  1. Non posso raggiungerti su facebook. Mentre li maledico per l'eternità faccio a Te le mie condoglianze per la tua perdita. A brutalità con brutalità si deve rispondere. Anche loro sono animali, seppur bruti, quindi non sono per la loro uccisione, ma per la confisca di ciò che più loro preme: l'arma ed i soldi con cui la mantengono, e la ricomprano.

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