Testo di Paolo Sensini
Pur di fare credere che
i cittadini britannici vorrebbero tornare sui loro passi ed essere
riammessi nell'Unione Europea, sono capaci di ogni manipolazione. La
società demoscopica BMG Research, quella che prima del referendum in
Gran Bretagna attribuiva un congruo margine di vantaggio al "remanin"
col 53,3 rispetto a coloro che volevano abbandonare l'UE, oggi
ritorna di nuovo alla carica sostenendo che il 51% degli elettori
britannici sarebbero contrari all’addio a Bruxelles contro il
41% che voterebbe di nuovo per il divorzio. Ma c'è un piccolo
problema: che il referendum è già stato effettuato il 23 giugno
2016 e l'affidabilità del nuovo sondaggio dalla BMG Research, visti
i clamorosi flop precedenti, ha una valore pari a zero. In altre
parole non si rassegnano al fatto che dopo l'uscita dal Moloch
eurocratico della Gran Bretagna e la minacciata indipendenza della
Catalunya, il processo disgregativo della burocrazia dell'UE ha
appena iniziato il suo corso ed è un processo ormai irreversibile.
Nessun commento:
Posta un commento