Fonte: Jeda News
Sullo sterminio dei
popoli nativi delle Americhe e sulla distruzione delle loro culture
aleggia, ormai da secoli, un silenzio tombale. L’ olocausto
dimenticato dei Nativi Americani. Lo sterminio di tutte le etnie
“indie”, ovvero dei Nativi Americani, nel Nord America così come
nell’America Centrale e nel Sud America, è il più immane e
devastante olocausto di tutti i tempi operato per mano degli
Occidentali. L’olocausto dei nativi americani non fu solo lo
sterminio di milioni di persone, fu qualcosa di più profondo. Fu,
oltre l’eccidio, anche la totale distruzione delle loro culture,
portate alla completa scomparsa.
Essi popolavano l’intero continente
americano, dalle gelide lande dell’Alaska fino alla punta
meridionale del continente, la Terra del fuoco. Gli habitat erano i
più diversi. Zone di freddo quasi polare. Pianure sterminate e
fertili. Vasti altipiani (le mesas del Sud Ovest statunitense).
Foreste equatoriali e pluviali. Le vertiginose cime delle Ande. Le
steppe. Di nuovo, laggiù nella Terra del fuoco, gelide terre in
prossimità dell’Antartico. L’immane olocausto che ebbe luogo in
quel continente nel corso di quasi quattro secoli non è mai stato
pienamente riconosciuto nella Storia e nella coscienza
dell’Occidente, e quindi mai espiato in alcun modo, a differenza di
quanto accaduto per l’olocausto degli ebrei.
Le fonti più
attendibili attestano che prima dell’arrivo degli europei circa 8
milioni di indiani occupavano l’America del Nord. Nel 1692, non
restavano già più di 4 milioni e mezzo d’indigeni. Oggi gli
indiani sopravvissuti sono meno di 50mila. All’arrivo dei primi
coloni gli indiani fecero l’errore di mostrarsi piuttosto
accoglienti. Quando gli immigrati furono abbastanza numerosi,
cominciarono a premere sui territori dei nativi americani per
strappar loro la terra. E’ il via ad un genocidio mostruoso,
costellato di continue stragi e massacri di villaggi, operato con una
pianificazione scientifica: affamare gli indiani, facendo tabula rasa
delle mandrie di bisonti, e spingerli nelle zone più invivibili per
farli morire di stenti e malattie continuando, al tempo stesso, ad
attaccarli. Inizia così l’epoca delle riserve, che ben presto
diventano autentici campi di sterminio, aree incolte, malsane e
povere di mezzi di sostentamento.
Migliaia di indiani,
poi, vengono spostati da una riserva all’altra, apparentemente
senza motivo: marce forzate su tragitti lunghissimi, in realtà
studiate apposta per decimare la popolazione. Nelle riserve, veniva
attuata la soluzione finale: impossibilitati a procurarsi il cibo con
la caccia, come loro costume, gli indiani sono costretti a nutrirsi
con alimenti avariati che non possono più essere venduti sul mercato
dei coloni.
Agli indiani vengono
fornite coperture infettate coi microbi del vaiolo e della
tubercolosi e queste malattie, nel giro di pochi anni, completano lo
sterminio. Il ricorso all’uso del vaiolo appare già in un rapporto
al generale Amherst, datato 13 luglio 1763, in cui il colonnello
Henry Bouquet relaziona al suo superiore circa l’uso di coperte
infettate da malati per contagiare gli indiani. Questa tecnica è poi
stata usata con gran successo nelle riserve, per affrettare la
risoluzione della “questione indiana”. Dai lager, presto ridotti
a grandi lebbrosari, si poteva uscire solo morti: ogni rivolta, ogni
tentativo di fuga venne repressa con inaudita ferocia. Così
scomparve il popolo delle grandi praterie, vittima dell’immigrazione
e, oggi, dei vuoti di memoria dei media di regime.
@Gentili & attenti LETTORI,
RispondiEliminaringrazio il Roberto per aver pubblicato questo POST che tratta del "dimenticato" storico GENOCIDIO dei miei AVI i NATIVI AMERICANI del NORD AMERICA, mi riferisco in particolare alla mia tribù di origine i "mitici" SIOUX LAKOTA che assieme ad altri FRATELLI PELLEROSSA "sconfissero" il presuntuoso Gen. CUSTER;
NON che NON ci fossero guerre tra le numerose Tribù ma in generale quello che oggi viene definito WELFARE sociale era molto avanzato, ogni componente operava e si impegnava a favore di tutta la COMUNITA' e NON solo per la propria FAMIGLIA;
inoltre il rapporto con MADRE TERRA era di massimo rispetto come per gli altri MONDI e NON esisteva il concetto di PROPRIETA', viceversa per l' UOMO bianco(= anglosassone) invasore la TERRA era ed è un oggetto personale da VENDERE e/o da COMPRARE quindi di fatto 2 concetti/idee lontani ANNI LUCE;
che il GRANDE SPIRITO protegga i miei FRATELLI, ma anche TUTTI gli UOMINI di BUONA VOLONTA' & di PACE così sia !!!
SDEI/CERVO BIANCO