Ho cominciato a leggere “Il sangue dei vinti”, di Giampaolo
Pansa e sto così colmando una delle mie tante lacune culturali. Devo
dire che non m’immaginavo una cosa del genere. Il tema è quanto
mai attuale, visto che la Sinistra, per compattarsi in vista delle
elezioni, ha resuscitato vecchi sentimenti antifascisti, fino al
punto di motivare squadracce “fasciste” in quel di Palermo. Per
tacere della maestrina inviperita contro le divise. La Costituzione,
la tanto venerata, declamata e pubblicizzata Costituzione, di cui, da
Destra a Sinistra, tutti si riempiono la bocca, mente quando dice:
“L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Sorvolo sui milioni di disoccupati e affermo che avrebbe onestamente
dovuto cominciare così: “L’Italia è una colonia americana
fondata su un bagno di sangue”. In questo modo, si sarebbe
avvicinata di più alla verità. Furono migliaia i fascisti e i
presunti tali che vennero ammazzati dopo la fine della guerra, nel
1945. Faccio un solo esempio. Il 7 maggio 1945, a Bagni del Masino,
15 fascisti tra cui 12 giovani della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) furono uccisi dai partigiani in modo atroce. Invece di
fucilarli al petto, furono mitragliati alle gambe e, mentre
imploravano il colpo di grazia, furono cosparsi di benzina e gli fu
dato fuoco.
Questa è roba da ISIS e non mi stupisco che la Matrice
sia la stessa: gli ebrei. Furono ebrei i fondatori del comunismo e
sono stati gli ebrei a ideare l’ISIS. Nasce sempre tutto lì, da
quel Dio feroce che li scelse migliaia di anni fa e ne fece il suo
popolo eletto. Oppure, se non vogliamo scomodare gli alieni, diciamo
pure che la malvagità umana non ha fedi, né etnie privilegiate, ma
l’essere umano in sé è un demone che non perdona niente e che
sguazza nel Male come i maiali nel fango. Il risultato non cambia. C’è bisogno di
pulizia, correttezza morale e soprattutto verità.
I maiali non sguazzano nel fango. Sono vittime di coloro, subanimali, che li tengono nel fango
RispondiEliminaVero. Grazie per la precisazione.
EliminaA volte, per comodità, faccio uso di luoghi comuni.