Dovrebbe
essere abbastanza chiaro ormai che il Sistema si serve delle opposizioni per
proseguire nell’attuazione dei propri piani. Lo squallido scandaletto di questi
giorni, con un buffone di corte che si lascia andare ad un attacco ad personam, conferma una volta di
più che molto fumo viene gettato negli occhi dell’opinione pubblica.
Indirizzando il pensiero della collettività verso la riprovazione per un
paragone offensivo (lo è immancabilmente qualora un essere umano, depositario
della scintilla divina, viene paragonato a un animale), si distoglie
l’attenzione della gente dalla strisciante invasione di razze non autoctone
all’interno del nostro tessuto sociale storicamente caucasico.
Quando
per esempio si parla di nutrie, provenienti dal Sud America, s’invoca la pena
di morte - e lo fanno anche associazioni colte e addette ai lavori come il WWF.
Nel
caso di esseri umani, invece, data la sacralità della vita umana – e solo di
quella – la riprovazione viene rivolta verso chi non accetta l’ingresso di
etnie estranee, complice e anzi principale artefice di questa ideologia la
Chiesa Cattolica, che in questa invasione di nullafacenti vede l’attuazione
letterale del proprio termine “cattolico”, cioè universale.
Non
essendo riuscita, in quasi duemila anni, a convertire il mondo intero, si porta
il lavoro a casa e s’illude che bianchi e neri, asiatici e occidentali possano
convivere pacificamente in buona armonia. Le cronache giudiziarie si stanno già
ampiamente incaricando di smentirla.
Il
risultato di quest’ultima boutade,
con cui Calderoli ha paragonato la Kyenge a un orango, sarà che le persone
moderate si sentiranno offese dallo sciocco insulto e se prima avevano qualche
argomento contro l’invasione di extracomunitari, e lo peroravano, ora si
guarderanno bene dal manifestarlo pubblicamente, per non essere accostate dagli
astanti a un simile pasticcione e poco intelligente figuro.
Il
problema degli sbarchi di clandestini a Lampedusa si perpetuerà e migliaia di
altri africani saranno invogliati a venire da questa parti, sapendo che ci
saranno le istituzioni pubbliche a ristorarli e a trovar loro una sistemazione.
Se oltre a Don Mosè Zerai, che funge da intermediario tra gli scafisti e
la guardia costiera italiana, c’è una struttura più complessa che invoglia la
gente a venire in Italia, in questo periodo di crisi economica, allora
significa che si vuole spingere il popolo italiano verso una guerra civile,
calcando sull’acceleratore del malcontento e ottenendo alla fine una guerra fra
poveri.
In
Africa ci sono missioni cattoliche che operano da anni e che hanno acquisito la
fiducia della popolazione, anche grazie a persone rispettabili come Don Alex
Zanotelli, e se qualche sacerdote dice loro di partire, lo fanno senza porre
obiezioni, fiduciosamente. I sacerdoti che agiscono da agenzia di viaggi - come
negli anni Quaranta e Cinquanta da noi organizzavano viaggi di lavoratori verso
Svizzera e Germania - pensano che l’Italia sia in grado di accogliere schiere
di africani disoccupati perché, vivendo in un contesto sociale chiuso, cadono
nell’errore di credere che il mondo sia composto tutto di cristiani devoti
all’idea di fratellanza universale insegnata da Gesù e che nessun male verrà
fatto agli africani una volta arrivati su suolo patrio.
Cadono
cioè nello stesso errore della “Casta” dei politici che, come disse anche
Grillo, non hanno alba di ciò che sta realmente accadendo nel tessuto sociale
delle piccole imprese, per esempio. La differenza è che la “Casta” si è
tagliata i ponti con la realtà del Paese a causa degli stipendi da favola che
si autoelargiscono, mentre i preti missionari lo fanno perché credono nella
bontà degli uomini e soprattutto perché così ha deciso il Vaticano.
Il
fatto stesso che per rimproverare Calderoli si sia scomodato sia Letta che Napolitano
(il
Papa se n’è stato zitto perché non vuole intromettersi nelle beghe di condominio e perché non ne ha bisogno), significa che le massime autorità politiche fanno finta di scandalizzarsi, arrivando a usare il termine “barbarie”, mentre in realtà non gliene può fregare di meno se Calderoli pensa a un orango tutte le volte che vede la Kyenge. Lo devono fare perché sono partiti di governo, abili nell’arte di apparire, mentre la Lega Nord al momento non conta una beata minchia.
Papa se n’è stato zitto perché non vuole intromettersi nelle beghe di condominio e perché non ne ha bisogno), significa che le massime autorità politiche fanno finta di scandalizzarsi, arrivando a usare il termine “barbarie”, mentre in realtà non gliene può fregare di meno se Calderoli pensa a un orango tutte le volte che vede la Kyenge. Lo devono fare perché sono partiti di governo, abili nell’arte di apparire, mentre la Lega Nord al momento non conta una beata minchia.
Dopo
aver sputtanato l’ideale di salvaguardia delle radici storico-linguistiche
locali, con gli investimenti in Tanzania, con il tesoriere disonesto Belsito e
con le prodezze del figlio di Bossi, ora le menti sopraffine di cui parlava
Cossiga stanno cercando di demolire anche l’idea di patria nazionale, con i
partiti di Destra ormai estinti e i malumori degli italiani messi a tacere
dalle inutili sparate del buffone di corte Calderoli.
A
me sembra che si voglia passare in gran fretta al disfacimento delle nazioni
europee, per arrivare al superstato europeo sotto la guida dei banchieri
oligarchi. Se si vuole instaurare il melting pot anche in Europa, chiamato da Giovanardi
“meticciamento”, è forse perché
agli Stati Uniti, eterni amici-nemici degli europei, piace l’idea di esportare
il multiculturalismo con cui sono alle prese da almeno tre secoli, non avendo
potuto far sparire i milioni di schiavi importati dai latifondisti degli stati
del sud, una volta finita la guerra di Secessione.
Non
potendo tornare indietro, vogliono che gli stessi disordini, gli stessi
linciaggi e le stesse problematiche, Ku Klux Klan compreso, si verifichino
anche in Europa, considerato che la Gran Bretagna, in quanto ex impero
colonialista, ha già sul suo territorio minoranze etniche provenienti da ogni luogo
dell’ex impero. E anche la Francia non scherza.
Anche
se Calderoli ha commesso un’indelicatezza, oltre ad aver confuso l’orango, che
è fulvo, con il gorilla, che invece è nero, l’ipocrisia di Napolitano e Letta,
oltre al popolo della Sinistra e ai cattolici, non servirà a far smettere gli
sbarchi. Il risultato sarà
l’ingrossarsi delle fila di
africani che avranno un’amara sorpresa quando saranno lasciati liberi di
circolare sul territorio nazionale, senza riuscire a trovare lavoro o un tetto
sotto cui dormire. Il numero dei ragazzi di colore che chiederanno l’elemosina
davanti ai supermercati aumenterà, perché pochi sono gli extracomunitari che
vanno in giro a mettere la reclame
nelle cassette della posta e sembra, almeno dalle mie parti è così, che questo
settore sia stato monopolizzato dai pachistani. Forse dovranno abituarsi a
vivere sotto i ponti, come barboni, aumentando inevitabilmente la popolazione carceraria.
Gli
italiani, viceversa, hanno sempre meno soldi per comprarsi da mangiare e
saranno sempre di meno quelli che si lasciano impietosire. I questuanti a
questo punto hanno solo due possibilità: o diventare aggressivi e mettersi a
delinquere, oppure subire le reazioni degli italiani – quelli che saranno in
grado di reggere un’arma – e finire schiacciati da un meccanismo più grande di
loro. Alla faccia del cristianesimo, della fratellanza universale e del
Vaticano assassino.
La
vera barbarie, cari Napolitano e Letta, sta nella malvagità e nel sadismo con
cui trattate gli animali, come disse anche Gandhi, non nelle sciocche
affermazioni da osteria di un buffone, funzionale al piano degli Illuminati. La
vera barbarie è quella degli abbandoni estivi dei cani, degli allevamenti
intensivi, dei trasporti di animali-ebrei e dei macelli campi di sterminio,
oltre agli infermieri che infieriscono sui vecchi e alle maestre che picchiano
i bambini.
Voi
gridate allo scandalo per un accostamento estetico di tipo zoologico, e tacete
sulla realtà dei laboratori di vivisezione, ove vittime animali sono torturate
per gli interessi delle industrie. Parlate di razzismo e non sapete neanche
cos’è lo specismo. Non lo sapete perché siete specisti voi stessi, imbroglioni,
falsi e prestigiatori. Vi piace mescolare le carte, fingere di sdegnarvi per le
insulsaggini di uno dei vostri migliori menestrelli. M’immagino le risate che
vi siete fatti, lontano dalle telecamere, sulla Kyenge paragonata a una
scimmia. Roba da asilo infantile!
Chi
l’ha votata la signora Cecilia? Non mi stupirei se ad eleggerla ministro sia
stata anche la Lega Nord, che ora la chiama Orango.
Siete
un’accozzaglia di buffoni, uno più squallido dell’altro.
"... vi piace mescolare le carte, fingere di sdegnarvi per le insulsaggini di uno dei vostri migliori menestrelli ..."
RispondiEliminaSì Roberto è proprio così.
Le false indignazioni, le offese e controffese ... servono, come tutto, solo a distrarre i replicanti mentre nel frattempo le caste opulente allestiscono il macello per la mattanza degli ormai inutili miliardi di schiavi
Ciao Gianni e bentornato!
EliminaVedo dai toni del tuo intervento che il pessimismo ha fatto progressi in te, ultimamente, e che sei convinto, come me e molti altri, che non c'è più scampo per l'umanità.
Ci stiamo avvicinando alla resa dei conti.