A Sassari orti sociali contro la crisi.
Gli
orti urbani come antidoto alla crisi e alle emergenze sociali. Nasceranno a
Sassari, come già avvenuto in diverse località italiane, dei nuovi orti che
permetteranno il recupero di aree urbane abbandonate e l'integrazione dei
soggetti in difficoltà. Il progetto è stato discusso negli scorsi giorni da
parte dei consiglieri e degli assessori comunali. L'orticoltura
è una delle più antiche tradizioni della città di Sassari. Grazie al progetto
"Orti Sociali" la coltivazione dell'orto in città potrà essere
riscoperta e le aree urbane che ora versano in stato di abbandono verranno
valorizzate. Si prevede di mettere a disposizione dei cittadini circa sei ettari
di campi incolti, che ora sono di proprietà del Comune.
La
coltivazione degli orti urbani verrà affidata ai soggetti più deboli: cittadini
di età superiore ai 65 anni e persone con difficoltà economiche o di
inserimento sociale e lavorativo. Verranno inoltre coinvolte, se ne faranno
richiesta, le scuole e le associazioni no profit. Per le scuole verrà preparato
un bando pubblico di assegnazione degli orti urbani da utilizzare per progetti
didattici. I sei ettari disponibili verranno suddivisi in appezzamenti di 50
metri quadri ciascuno. Gli orti non potranno essere ceduti a terzi e dovranno
essere coltivati direttamente dagli assegnatari.
Gli
anziani ai quali sarà affidato uno degli orti urbani dovranno pagare al Comune
di Sassari un canone annuale di 60 euro, che servirà per coprire le spese per
l'elettricità e l'irrigazione. I frutti del raccolto degli orti non potranno
essere destinati alla vendita. Serviranno al sostentamento delle famiglie che
si occuperanno della loro coltivazione. Il regolamento ufficiale per gli orti
sociali dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane. La speranza è che simili
iniziative possano diffondersi sempre più in Italia, in nome dell'integrazione
sociale e del recupero delle aree coltivabili abbandonate.
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