Fonte: Quotidiano.net
Funziona così con le mamme. Funziona che ogni pericolo, anche immaginario, diventa un mostro orribile capace di ferire o addirittura uccidere il proprio bambino. Funziona così non con tutte le mamme, che pure ne esistono di accorte e sagge che non si fanno trascinare dalle follie collettive. Mamme che non guardano agli animali come nemici, come "portatori di malattie" o, al massimo, taxi per pulci e parassiti di ogni tipo.
Esistono
mamme dalla mente raziocinante e aperta. Ma non sono quelle di cui vogliamo
parlare oggi. Perché, invece, quelle di cui trattiamo hanno tramutato un
micetto in un mostro tentacolare fino a chiederne, e pretenderne,
l'allontanamento dalle zone di pertinenza dei bambini quasi fosse una fiera
liberata o un appestato di manzoniana memoria.
E'
successo a Francavilla, provincia di Chieti, in Abruzzo. Il piccolo micio
chiamato Byron, giovane gatto tigrato grigio chiaro di circa un anno, è il
protagonista di una vicenda che deve far riflettere sul livello di modernità
raggiunto dal nostro Paese.
Byron
viveva all’interno del giardino di un asilo nido e non faceva del male a
nessuno. Affettuoso con tutti, si strusciava appena qualcuno gli regalava una
coccola e si sentivano le fusa da lontano tanto erano intense. Per lui c'era
una sorta di mutuo soccorso. Le cuoche si preoccupavano di dargli da mangiare
gli avanzi ma controllando sempre di non essere notate per non aizzare
ulteriormente alcune delle mamme. Perché deliziose signore benvestite avevano
notato, da qualche tempo, il micetto grigio aggirarsi nel giardino dell'asilo
nido. E avevano drizzato le orecchie.
Così
il passaparola tra gli amici di Byron era stato chiaro: "Non ci dobbiamo
far notare". All'incirca una decina di giorni fa gli eventi sono
precipitati. Byron stava schiacciando un sonnellino nel prato quando uno dei
bimbi dell'asilo lo ha notato e si è avvicinato. Il piccolo non si è limitato a
contemplare il bel gattino assopito, ha voluto provare l'ebrezza di tirargli la
coda.
Byron,
come è naturale, ha reagito picchiando con la zampina sul dorso della manina
del bimbo procurandogli un semplice graffietto. Praticamente è come se fosse
scattato l'allarme nucleare a Francavilla.
Pattuglie
di mamme hanno deciso di mobilitarsi per promuovere la caccia al "pericoloso
assassino" travestito da gattino di un anno. Dalle mamme, ovviamente, la
cosa è arrivata alla dirigenza dell'istituto e sono stati mobilitati i bidelli
affinché catturassero la pericolosa fiera che metteva a rischio l'incolumità
dei rampolli. Ma tutti i tentativi sono falliti e il mostro Byron è
riuscito a sfuggire.
Ovviamente,
le mamme illuminate, non si sono fermate al primo tentativo. In particolare la
madre del ferito, invece di rampognare il proprio piccolo per aver dato
fastidio al gattino dimostrando di ignorare il concetto del rispetto, insieme a
tutte le altre, hanno chiesto e ottenuto dal Comune che il pericolo fosse
eliminato.
Ovvero,
che Byron fosse catturato e allontanato da quella che era la sua casa, ossia il
giardino dell'asilo nido. Così è stata coinvolta un'associazione animalista di
zona che è dovuta intervenire per recuperare Byron. La cattura è avvenuta non
con archi e frecce ma solo con qualche coccola che il micetto ha mostrato di
gradire molto.
Byron
si è fatto accarezzare dimostrando di essere ben lontano dall'animale "aggressivo e pericoloso" per il quale il Comune era stato chiamato a
intervenire. Addirittura si era parlato di un "rischio per l'incolumità dei
bambini".
Dopo
il prelievo, tappa dal veterinario della Asl per la sterilizzazione. Poi Byron è
finito in degenza in un gabbione all'interno del canile, visto che non si è
trovato altro posto. Presto sarà trasferito in una colonia felina dove il
povero Byron dovrà ambientarsi per forza, visto che non gli sono state concesse
alternative. A meno che qualcuno non se ne innamori e decida di portarselo a casa.
Ridicole
le mamme, ridicolo il comune, ridicola l'intera vicenda che sa tanto di
prepotenza e ignoranza. E non fa bene all'immagine di Francavilla e,
sicuramente, anche a quei bambini che crescono con l'idea di un gattino come un
nemico. Questo hanno insegnato quelle mamme che condannano i figlioletti
all'ignoranza e alla violenza. Ma ognuno decide il proprio destino.
Chi
non ha deciso nulla ma soltanto subito è Byron per il quale si spera con tutto
il cuore che arrivi una casa amorevole e accogliente. Lui è dolcissimo e
affettuoso, ha circa un anno, è sverminato, spulciato, sterilizzato, sano.
Info: Daniela 339 1504165 – 327 9754121.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
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