mercoledì 31 luglio 2013

Tutto il mondo è Nepal

 
Fonte: Asia News

Kathmandu. Trascinate in un monastero buddista, picchiate e costrette a mangiare feci umane: è accaduto a due donne di etnia Tamang, accusate di stregoneria da alcuni abitanti di un villaggio del distretto Sindhupalchok, nel nord del Nepal. Il fatto è accaduto il 22 luglio scorso. Le forze dell'ordine hanno arrestato due persone, ma sono sulle tracce degli altri colpevoli. I monaci buddisti della zona hanno preso le distanze dalle torture inflitte alle donne.


 
Le vittime sono Maili Tamang, 40 anni, e Kanchhi Tamang, 27, originarie del villaggio di Ichok. La notte del 22 un gruppo di persone - per lo più buddisti - ha preso e portato al monastero locale le due, dando inizio alle sevizie. "Quando siamo arrivate lì - racconta Maili ad AsiaNews - ci hanno picchiato e torturato, prima di costringerci a mangiare feci umane".
La folla - nella quale c'erano anche molti giovani - le accusava di praticare magia nera contro gli altri abitanti del villaggio. "Dopo - continua la donna - ci hanno fatto promettere di non rivelare l'incidente alla polizia. Ma l'abbiamo fatto invece, perché siamo innocenti".
Al momento le forze dell'ordine hanno arrestato Man Singh Tamang e Sunita Tamang, come fomentatori della violenza contro le due. Gli altri coinvolti sono ancora a piede libero. Leader buddisti hanno lanciato un appello all'intera comunità, invitando tutti a mantenere la disciplina nella fede e chiedendo agli altri monaci di evitare qualsiasi coinvolgimento.
Madhav Puodel, ministro dell'informazione e portavoce del governo, ha definito quanto accaduto "un incidente umiliante per tutta la società nepalese", e ha garantito che i colpevoli saranno assicurati alla giustizia.
L'aggressione si inserisce nella cultura tradizionale delle comunità indù e buddiste del Nepal. Spesso le donne anziane o le vedove vengono accusate di praticare magia nera e per questo vengono picchiate, torturate e talvolta bruciate vive. 



Nessun commento:

Posta un commento