Ho detto le stesse cose per anni, anche a Sacile con il megafono e in tempi in cui internet non esisteva ancora. Il messaggio di norma non veniva recepito perché le persone che mi sfilavano davanti, per andare alla "Sagra dei osei", appartenevano a una cultura contadina abituata a non rispettare l'animale come persona, ma a considerarlo nient'altro che oggetto, strumento e merce. Oggi il movimento per i diritti degli animali è molto cresciuto. Oggi c'è un eurodeputato che prende posizione contro la più antica sagra venatoria. Oggi l'uccellagione è molto ridimensionata, ma la caccia non è stata ancora abolita. Sabato 27 luglio sarò a Sacile dalle 17.00 in poi, insieme a decine di altri attivisti. Stavolta non protestiamo in concomitanza con la sagra, che si tiene la domenica successiva al ferragosto, ma sarà comunque una significativa testimonianza. Seguirà articolo.
E CONTRO LA CASTA OPULENTA, CHE CAZZO SI PUO' FARE? GUARDIAMO E BASTA? MA CHE SI IMPICCHINO!
RispondiEliminaSi può fare poco, ma quel poco facciamolo bene.
EliminaCominciamo a prendere coscienza di come stanno le cose e divulghiamolo. Hai letto "La casta", di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella?
Io sono arrivato a pagina 68.
Poi, se hai coraggio, puoi cominciare a non pagare più le tasse, accettandone le conseguenze. Non manderà in rovina la casta opulenta e corrotta, ma manderai anche tu un segnale di dissenso. Come affidare al mare un messaggio in una bottiglia.
Qualcosa prima o poi dovrà succedere.