Stavo
uscendo per andare alla manifestazione contro la “Sagra dei Osei” di Sacile,
che quest’anno è stata giustamente organizzata prima del 18 agosto, giorno in
cui si terrà la tradizionale vetrina di violenza venatoria, che
squilla il telefono fisso.
Ho risposto. Una voce maschile con marcato accento
siciliano mi chiede:
-
E’ lei il
giornalista Roberto?
-
Sì, ma perché parla in
siciliano? Parli normalmente.
-
Perché io siciliano
sono!
-
Ah, lei è quello che
mi mandava gli SMS due settimane fa….
-
Io potrei essere
chiunque. Tu hai pestato i piedi alle persone sbagliate e se non la smetti,
quando t’incontro in giro per il paese in bicicletta, con il cane sul cestino,
t’investo con il furgone.
-
Una telefonata in
perfetto stile mafioso….e di che colore è il furgone, così sto attento?
-
Tu non ti
preoccupare di che colore è il furgone. Stai attento a non pestare i piedi alle
persone sbagliate, sennò a schifio finisce!
-
Va bene, adesso sto
uscendo….
-
Ah, vossia sta
uscendo….
-
La ringrazio per le
informazioni.
-
Ci sentiremo ancora.
Da
quando sono blogger, cioè da un
paio d’anni, ho scritto centinaia di articoli e, in quanto anarchico, me la
sono presa un po’ con tutti: con la Chiesa, lo Stato, la religione, le istituzioni,
i militari, i servizi segreti, la Massoneria, i Gesuiti e via discorrendo.
A
chi posso aver dato fastidio? Ai depistatori delle scie chimiche o a quelli
dell’ufologia? Per tutto il 2012 ho seguito assiduamente la questione
dell’alieno di Mortegliano e posso essermi fatto dei nemici, ma, come se non
bastasse, avendo modificato le mie convinzioni circa la veridicità delle parole
dell’unico testimone dichiarato, Leonard D’Andrea, e avendo poi messo in dubbio
la sua versione, mi sono fatto nemici anche da quella parte.
E
infatti, era proprio Leonard a chiamarmi “giornalista”.
Sulle
scie chimiche ho scritto poco e addirittura mi sono reso inviso al più
importante esperto in materia, quel Rosario Marcianò che tuttora viene
dileggiato da appositi siti e da una squadra ben affiatata di debunkers. Anche Antonio Chiumiento, l’ufologo che ha seguito il caso della rotonda di Mortegliano, ha ricevuto valanghe d’insulti e anche
con lui alla fine sono riuscito a guastarmi i rapporti. In entrambi i casi, i
due personaggi ragionano nei termini: “Chi non è con me, è contro di me”,
mentre io ragiono nell’ottica di cercare la verità anche al di fuori della
nostra cerchia, per esempio nelle posizioni dei nostri antagonisti dialettici.
I quali possono avere qualche barlume di verità, nella misura in cui noi non
abbiamo la verità assoluta.
Sia
nel caso dell’ufologia, che in quello della geoingegneria, ci sono dietro i
militari, con tanto di servizi segreti e metodi intimidatori, ma quel giovane
siciliano che mi ha telefonato sabato 27 luglio, alle 15.20, non aveva l’aria
di essere un professionista e, se dovesse essere stato ingaggiato dal mio
compaesano Leonard D’Andrea, potrebbe darsi che costui non sia riuscito a
trovare niente di meglio. Quello passava il convento. La piazza di Codroipo,
che non è in Sicilia, aveva solo quello da offrire.
Tanto
è vero che il maresciallo Forte, che lunedì 29 ha ascoltato la mia deposizione,
lo ha più volte definito un “minchione”, termine dialettale siciliano
conosciuto anche nel resto d’Italia.
Che
non fosse un professionista me n’ero accorto subito anch’io, perché se qualcuno
vuole investirti non ti dice con che mezzo intende farlo e soprattutto non usa
un cellulare per mandare SMS. Il maresciallo Forte ha confermato che se
qualcuno ti vuole morto non fa molta pubblicità e passa all’azione
direttamente.
Ho
chiesto al maresciallo se metteranno sotto controllo il mio cellulare e il
fisso di casa, visto che l’anonimo ha dichiarato che si rifarà vivo, e se si
attiveranno per sapere a chi possa appartenere il 373-7337776, ma per il
momento non ha ritenuto opportuno procedere con una vera e propria querela, in
quanto la mia testimonianza rimarrà per ora solo come segnalazione, in
un’apposita cartellina.
A
me va bene così, essendomi presentato ai carabinieri solo a scopo cautelare, di
modo che, se mi dovesse succedere qualcosa, sanno in che direzione indagare. Ho
espresso al maresciallo la mia preoccupazione in caso d’incidente perché
sull’ambulanza caricano me ma non la mia cagnetta. Se io sono ferito e
cosciente posso rifiutarmi di salire sul mezzo se non sale anche lei, ma se io
non sono cosciente gli infermieri caricano me e lasciano giù lei. Poi, in caso
di guarigione, sarebbe difficile sapere che fine abbia fatto, cioè in che mani
sia finita.
Tuttavia,
con Pupetta giro principalmente in città e solo raramente percorro strade
extraurbane. In città è difficile che un furgone m’investa e che nessuno
assista all’accaduto, mentre fuori città sarebbe più facile provocare un
incidente e scappare, data l’alta velocità che i mezzi normalmente usano. Anche
questi aspetti depongono a favore di una scarsa professionalità del mio
interlocutore, tenuto conto che Antonio Chiumiento l’anno scorso era su un
rettilineo quando la macchina che guidava sbandò e andò a carambolare in un
campo. C’era un grosso mezzo dietro di lui, un SUV, a suo dire, che non si
fermò a prestare soccorso.
Nel
caso di Paolo Franceschetti e della sua collaboratrice Solange Manfredi, le due
moto furono sabotate da ferme, mentre erano parcheggiate in strada, e gli
incidenti si verificarono quando i due titolari le stavano guidando. In tutti i
casi (possiamo metterci anche quel carabiniere che uccise Carlo Giuliani e che
andò fuori strada con la macchina) nessuno ci lasciò la pelle: Chiumiento per
puro miracolo.
Ora,
si deve sapere che nell’ultimo articolo che ho scritto sulla vicenda di
Mortegliano, avevo avanzato l’ipotesi che l’intera storia fosse stata inventata
da qualche creativo dei servizi segreti militari e che Leonard avesse solo obbedito
al volere del padre, maresciallo in pensione che, quando era in servizio, pare
si occupasse di avvistamenti ufologici.
Se
le minacce di sabato scorso possono essere collegate a Leonard, a suo padre
Giuseppe Onofrio e alle mie ipotesi di un complotto militare per insabbiare gli
avvistamenti e, in genere, per gettare discredito sull’ufologia, allora posso
alla fine dedurre che ci ho azzeccato.
Se
qualcuno, sia esso Leonard, suo padre o qualche altro personaggio rimasto
nell’ombra, si è sentito in dovere d’ingaggiare un siciliano un po’ pasticcione
per intimidirmi, devo sentirmi orgoglioso perché ciò significherebbe che questi
oscuri personaggi, che, come fantasmi, si muovono in bilico tra legalità e
malaffare, hanno paura di un semplice blogger. Hanno paura della verità. Per me è come passare di
grado, acquisire una maturità che non mi sarei mai aspettato.
Non
pretendo di conoscere la verità ma tiro a indovinare, avanzo ipotesi, faccio
qualche ragionamento di cui sono il primo a riconoscere l’azzardo, cerco
analogie e correlazioni. Se sbaglio, non si fa male nessuno e posso sempre
dire: “Scusate, mi sono sbagliato”, ma se indovino, beh, volete mettere la
soddisfazione!
Loro,
questi oscuri signori dell’ombra, hanno le loro soddisfazioni, in primis quelle di riuscire ad infinocchiare milioni di
persone. Noi abbiamo solo, eventualmente, quella di smascherarli e di
denunciarli al pubblico. Forse bisogna essere un po’ masochisti per schierarsi
dalla parte dove mi sono schierato io, ma non credo che avrei potuto agire
diversamente. Ho i miei affezionati lettori e questa è già una soddisfazione. I
posteri, in ogni caso, giudicheranno.
Prendiamo
la Rosa Rossa, per esempio. Le indagini condotte dall’avvocato Franceschetti lo
hanno portato a concludere che i delitti del cosiddetto mostro di Firenze non furono compiuti da Pietro Pacciani, o almeno non solo da lui, ma che fossero opera di alti personaggi della vita pubblica, tra cui il giudice Pier Luigi Vigna che indagava sul caso e che vediamo qui a destra. Sembra che costui sia stato fermato da una pattuglia di carabinieri proprio sul luogo di uno dei delitti e che i militi lo abbiano lasciato andare, senza minimamente sospettare che fosse andato lì per assistere al sacrificio umano di una delle coppiette. Pensarono che, nonostante l’ora tarda, si fosse recato sul posto per motivi di lavoro, in quanto magistrato inquirente. Che magistrato zelante, devono aver pensato!
hanno portato a concludere che i delitti del cosiddetto mostro di Firenze non furono compiuti da Pietro Pacciani, o almeno non solo da lui, ma che fossero opera di alti personaggi della vita pubblica, tra cui il giudice Pier Luigi Vigna che indagava sul caso e che vediamo qui a destra. Sembra che costui sia stato fermato da una pattuglia di carabinieri proprio sul luogo di uno dei delitti e che i militi lo abbiano lasciato andare, senza minimamente sospettare che fosse andato lì per assistere al sacrificio umano di una delle coppiette. Pensarono che, nonostante l’ora tarda, si fosse recato sul posto per motivi di lavoro, in quanto magistrato inquirente. Che magistrato zelante, devono aver pensato!
Il
fatto che alle ragazze uccise, anche se non sempre, venissero asportate le
mammelle e altre parti dell’apparato sessuale esterno, portò i giornalisti a
ipotizzare che i mandanti appartenessero a qualche setta segreta dedita a riti
esoterici di magia nera. E infatti, così dicendo, non erano andati tanto
lontano dal vero. I maghi neri esistono anche oggi, non sono un fenomeno
circoscritto al Medioevo, ma non saprei dire che legami ci siano con la
Massoneria e con quel suo ramo deviato chiamato Rosa Rossa.
Di
fatto, nel caso dei delitti di Firenze, oltre al giudice Vigna erano coinvolti
anche quegli stessi criminologi che si presentavano in televisione per
partecipare ai talk show in
qualità di esperti. Certo che erano esperti! In alcuni casi erano proprio loro
ad aver materialmente ucciso quelle persone sfortunate.
Ecco,
quelle persone altolocate che si riunivano in segreto e magari deponevano
qualche brandello di carne su appositi altari dedicati a Baal, provavano la
soddisfazione dell’impunità, cioè di violare la legge e di non venir
perseguiti. Immagino anche le grasse risate che si facevano ascoltando le
montagne di stupidaggini dette dai telegiornali. Ognuno si diverte come può e a
me piace accusarli di essere individui malvagi, dediti alla magia nera, che di
sgozzare animali si erano stancati e hanno fatto il salto di qualità. Non so bene chi siano ma mi risulta che di
gente di tal fatta ce ne sia tanta ed è pure numericamente in crescita.
Quel
signore con cui ho fatto la marcia sul Cansiglio, Alessandro Ortolan, mi
ha detto che per il 31 luglio sono previste celebrazioni sataniche con grande
dispendio di vittime animali. Presso gli animalisti che gestiscono gattili
circola il consiglio di tenere chiusi in casa i propri gatti, specie se sono
neri o rossi di colore. Di non lasciarli andare in giro. Mi fido. Non è
semplice paranoia, purtroppo. Anche qui sorge la domanda: quanto è diffuso il
satanismo presso gli affiliati alla Massoneria? Al momento, non saprei avanzare
percentuali.
E
comunque, tornando al nostro minaccioso interlocutore siciliano, se le persone
a cui avrei “pestato i piedi” sono i militari che si occupano di alieni, c’è da
chiedersi cos’hanno di tanto importante da tenere nascosto. Se i militari nel
secolo scorso hanno cominciato a mentire a proposito dell’UFO crash di Roswell,
facendo credere che si sia trattato di un pallone sonda anziché di un disco
volante, cosa c’è da nascondere nel caso dell’alieno di Mortegliano? Se è solo
una storia inventata, che senso ha prima diffonderla e poi dare addosso a chi
l’ha diffusa?
Poiché
questo è il tipico caso di gioco degli specchi, tutto può essere. L’importante
è che la gente si disinteressi di ufologia, perché ci sono già loro che se ne
stanno interessando e se ne interessano così bene che si sono fatti dare da
alcune razze aliene tecnologia non umana, in cambio dell’autorizzazione a
rapire poveri disgraziati da sottoporre ad esperimenti.
Che cosa abbiano da scoprire gli alieni che rapiscono la gente non è chiaro, ma che i nostri militari si avvantaggino della tecnologia aliena, per scopi di belligeranza, è del tutto verosimile. C’è il forte sospetto che militari, alieni ed eventualmente anche ibridi, stiano già collaborando per attuare piani non propriamente favorevoli alla popolazione terrestre. Del benessere e della vita della quale, ai militari, com’è noto, non è mai importato granché.
Che cosa abbiano da scoprire gli alieni che rapiscono la gente non è chiaro, ma che i nostri militari si avvantaggino della tecnologia aliena, per scopi di belligeranza, è del tutto verosimile. C’è il forte sospetto che militari, alieni ed eventualmente anche ibridi, stiano già collaborando per attuare piani non propriamente favorevoli alla popolazione terrestre. Del benessere e della vita della quale, ai militari, com’è noto, non è mai importato granché.
Poiché
viviamo immersi in un Inganno Globale, in un’ingannevole Matrix, c’è il
sospetto che mentre noi siamo tenuti nell’ignoranza, elité miste militari e
civili stiano facendo affari con razze aliene, nello stesso tempo in cui
spendono miliardi dei nostri soldi in ricerche astronomiche come quella del
SETI e in inutili viaggi spaziali, per farci credere che stanno cercando vita
extraterrestre come i medici ci fanno credere che stanno cercando i rimedi per
le malattie.
Applicando
questa regola al passato, possiamo immaginare che le Americhe furono scoperte
molto tempo prima di Colombo, ma non da rozzi vichinghi, bensì dagli
imperialisti inglesi che non vollero far conoscere al mondo la scoperta del
nuovo continente per trattare in regime di monopolio gli scambi di materie prime con gli indigeni. E
andarono avanti così per decenni, fino a quando proprio non si poté fare a meno
d'impedire al nostro Cristoforo di farsi i suoi viaggetti. Oppure, fino a
quando la Massoneria non gli diede il permesso di farli.
Se
tanto mi dà tanto, i nostri militari, siano essi americani, russi o cinesi,
sanno già come passare attraverso i muri, alla maniera di fantasmi e alieni, e
sanno già viaggiare nel tempo, avanti e indietro.
A
noi elargiscono bei film di fantascienza e per il momento ci dobbiamo
accontentare. Se lo
scopo di tutto questo dispendio di energie è la sconfitta del nemico, secondo una logica millenaria e collaudata, con i viaggi nel tempo e la smaterializzazione dei corpi si possono approntare armi di tutto rispetto. Non ci sarebbe “paese canaglia” che tenga. E questi sono solo due esempi. Altri non me ne vengono in mente e dovrò aspettare il prossimo film hollywoodiano per saperlo.
scopo di tutto questo dispendio di energie è la sconfitta del nemico, secondo una logica millenaria e collaudata, con i viaggi nel tempo e la smaterializzazione dei corpi si possono approntare armi di tutto rispetto. Non ci sarebbe “paese canaglia” che tenga. E questi sono solo due esempi. Altri non me ne vengono in mente e dovrò aspettare il prossimo film hollywoodiano per saperlo.
In
quest’ottica, una semplice telefonata di minaccia, per farmi desistere non dico
da serie indagini, che in tutta onestà non sto conducendo, ma anche solo
dall’avanzare ipotesi, ci può stare. In ballo, ci sono armi segrete. Il potere
e il dominio. La ricchezza e il profitto. In attesa che internet venga vietato
ai privati, si va alla ricerca dei blogger più fastidiosi, anche quelli meno seguiti come il sottoscritto.
Li
si intimidisce e se non dovesse bastare si passa alla fase successiva: la
realizzazione delle minacce. Se il mio blog, ad un certo punto, non dovesse
essere più aggiornato, significa che mi è successo qualcosa. O sono finito in
prigione, o all’ospedale. O, perché no, all’obitorio.
A volte ritornano, diceva il titolo di una famosa silloge di Stephen King. E
parlava, se non sbaglio, di zombie. Nel mio caso, a volte si materializzano. E sto parlando di
fantasmi.
Ciao Roberto,
RispondiEliminama uno ti minaccia e fa apparire il proprio numero di cellulare???????????? Ma dove stiamo finendo ??
Dagli qualche dritta ;-)
Appunto per quello mi sembra un....pasticcione.
EliminaEgr. Roberto, sa che R.Steiner si definiva anarchico?
EliminaPer favore non accosti Antonio a Rosario, il primo mi è simpatico e riesco sempre a confrontarmi.
Tutti i telefoni ed ogni altro apparecchio trasmittente sono sempre stati sotto controllo illegalmente, il maresciallo non potrà mai sostenerlo perché ufficialmente ci vuole l'autorizzazione del magistrato.
Quanto a Paolo e Solange è una mera loro aspirazione essere stati oggetto di "particolari" attenzioni.
Tralasci di trattare la massoneria e la rosa rossa se non ne conosce a fondo gli scopi.
Per i viaggi nel tempo e nello spazio legga la vita e le opere di S.Kubrick, i militari, senza l'apporto delle conoscenze di quest'ultimo, sarebbero ben poco.
Anche lei vede regolarmente gli UFO, come ognuno di noi, solamente non ne ha consapevolezza perché li sperimenta con il subconscio che è milioni di volte più veloce del conscio, è sufficiente per realizzare quanto sostengo che si studi un po' di metafisica e meta-medicina dal momento che è avverso all'antroposofia, ma se avesse letto il libro della Nuova Medicina Germanica, che dice di possedere, comunque una pallida idea se la sarebbe composta.
Tanto le dovevo.
Grazie signor Andretta!
EliminaDel suo intervento mi ha colpito particolarmente l'affermazione secondo cui anch'io vedrei gli UFO.
In realtà, al pari di Antonio Chiumiento, io non ho mai visto alcuna luce strana nel cielo, ma solo perché non vado in giro di notte. Se lo facessi, probabilmente li vedrei anch'io.
Sarei curioso di sapere cosa aveva di tanto straordinario Stanley Kubrik, oltre ad essere un bravo regista, così che i militari lo abbiano eletto a loro fonte di informazioni.
Sulla Massoneria, proprio in queste ultime ore mi è stata segnalata una donna di nome Alessandra Nassuato, trevisana. Non ne avevo mai sentito parlare.
Ella afferma di essere lei stessa la.....Rosa Rossa!
E' un caso di megalomania?
Lei ne sa qualcosa?
Grazie per le eventuali risposte.
Non è necessario che vada in giro di notte per vedere gli UFO come fa Antonio, questi non ha ancora capito che è sufficiente che si guardi dentro, come ho già affermato.
RispondiEliminaLa balla dell'allunaggio è seconda solo a quella della moneta, se le sembra poco? E' stato Kubrick a far sbarcare gli yankee sulla luna, senza il sullodato i militari possono solo ammazzarsi tra loro, al limite catturare un ologramma dal nome Bin(sala bim) Laden.
La signora da lei indicata si può annoverare tra coloro che testimoniano le varie apparizioni della Madonna, forse è passata dal parrucchiere e si è tinta i capelli di rosso e come secondo nome fa Rosa.
Certo di aver soddisfatto le sue curiosità le auguro buon incontro con gli esadattili.
Spero solo che gli esadattili non siano troppo ostili.
EliminaGiorgio... ma vai a Carcare!
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