Noi
siamo gente maledetta. Ogni volta che vediamo il male fatto agli animali
proviamo un moto d’odio verso i responsabili, che alla lunga ci accorcerà la
vita. E allora, consci di questo, lasciamoci trasportare dalla corrente
dell’odio e pensiamo con estrema forza a tutto il male possibile che possa
derivare, possibilmente dai nostri pensieri-eggregore, alle persone che tre
anni fa hanno dato il via libera al massacro dei cervi sull’altipiano del
Cansiglio.
Queste
persone hanno nomi e cognomi, per ora le bombardiamo telepaticamente di tutti i
nostri improperi possibili e immaginabili, ma nessuno ci vieta di tempestarli
anche di telefonate a tutte le ore, mailing bomb, lettere minatorie per posta
ordinaria e invio di pacchi dono di poltrone & sofà, apparecchi per salire
le scale per persone anziane, gadgets e omaggi non richiesti consegnati
direttamente dal postino, ordini di mobilia nuova da consegnare dopo ritiro di
quella vecchia, inviti a conferenze, spettacoli e trasmissioni televisive
inesistenti, reclame di tutti i generi, e ogni altro depliant che possa
intasare la loro cassetta della posta.
Magari
qualche scritta sul muro di casa, fatta nottetempo, un avvertimento mafioso
come la testa di un pupazzo di peluche mozzata, grondante vernice rossa al
posto del sangue, per rendere il tutto più realistico.
Nulla
di tutto ciò verrà fatto, perché fin da piccoli ci hanno insegnato a temere le
maestre, il parroco e le suore a dottrina, le professoresse, i vigili urbani, i
carabinieri e la Polstrada, la polizia ferroviaria, le guardie forestali e
campestri, i giudici, i magistrati in genere e ogni altro fantoccio investito
del potere di nuocerci.
Grazie
a tale remora infantile, divenuti adulti, l’istinto ci suggerisce di tenerci alla
larga da qualsiasi iniziativa che possa metterci contro tali burocrati della
malvagità, o che possa farci finire sotto la lente d’ingrandimento dei demoni
vestiti in giacca e cravatta, in virtù del consiglio dato anche da Nietzsche
secondo cui “se cominci a guardare l’abisso, l’abisso comincerà a guardare te”.
Meglio
una vita da Fantozzi, dunque. E pazienza se 1200 cervi saranno assassinati in
tre anni, a partire da adesso. Inghiottire il rospo, con alzatina di spalle
rassegnata, ché tanto a cambiare il mondo c’è tempo. E poi, perché devo essere
proprio io a cambiarlo?
Se
vuoi cambiare il mondo, comincia da te stesso, dice la Pizia, unitamente a
Socrate e ai monaci Shaolin, che però se c’è da menar le mani non si tirano
indietro.
Contraddizioni
dell’estremo Oriente. Noi siamo qui, nel nord est d’Italia. O nel sud ovest
della Russia e di cervi da abbattere ce ne saranno 400 per ogni anno, da qui al
2015.
Lo
decise il consiglio provinciale di Treviso nella seduta del 21 ottobre 2010,
presieduta da Leonardo Muraro, che si vede qui a sinistra, e dal suo vice Floriano Zambon. Erano presenti
anche i consiglieri Alessio De Mitri, Carla Puppinato, Denis Farnea, Franco
Conte, Marco Prosdocimo, Marzio Favero, Michele Noal, Mirco Lorenzon, Paolo
Speranzon, Ubaldo Fanton, nonché il segretario Luigi De Martin.
Poiché
ricercare le foto di tutti questi ottusi carnefici mi avrebbe portato via
troppo tempo, posto qui solo quelle del presidente e del suo vice, Muraro e
Zambon, che vedete qui a destra, senza dimenticare che stiamo parlando solo di una delle tre province
toccate dal Cansiglio. Le altre sono Belluno e
Pordenone.
Un
augurio di breve vita va inviato telepaticamente anche ai due naturalisti
Michele Bottazzo e Sandro Nicoloso (E-mail: nicoloso@dream-italia.it), senza
l’apporto dei quali i carnefici non avrebbero avuto l’alibi per procedere nei
loro piani criminali. Di uno di questi ambientalisti di melma pubblico la foto, a
futura memoria.
Ma,
andiamo per gradi.
I
politici sono stati votati dai valligiani e dai popolani, e dunque sono il
risultato dell’ignoranza e della cattiveria dilagante nel basso popolo. Scusate
se parlo come un aristocratico. Non ci si deve stupire se prendono decisioni
consone alla loro mortifera natura. La gente come noi (i maledetti) o non va a
votare perché disgustata, o vota partitucoli come i Verdi, SEL o M5S, che
vengono programmati dai Poteri Forti affinché non superino la soglia di
pericolosità, mettendo a rischio i loro piani. Da sempre è così.
I
partiti che avrebbero il potere di decidere della vita e della morte di uomini
e animali sono composti da personale accuratamente selezionato, che deve
passare l’esame per rendersi gradevole agli alti papaveri della finanza e
dell’industria, che sono poi quelli che comandano veramente, dietro le quinte.
Provate
a immaginare se un Leonardo Muraro avesse votato a favore della vita dei cervi.
Nel giro di poco tempo lo avrebbero deposto dal ruolo di presidente della
provincia di Treviso. La sua carriera sarebbe finita in men che non si dica.
Idem se si fosse trattato di votare contro le vaccinazioni obbligatorie, che
avrebbero fatto perdere guadagni alle industrie farmaceutiche. Il politico che
vuole fare carriera, deve conformarsi al volere dei suoi padroni, che non sono
gli elettori, come illusoriamente ci viene fatto credere, ma i manager delle
industrie e di altri club privati.
Poiché
mi riesce difficile credere che l’abbattimento di 1200 cervi rientri nei piani
della Massoneria internazionale, posso immaginare che tale sanguinario
passatempo venga concesso ai fedeli servitori, affinché si sollazzino un
pochino anche loro, come premio fedeltà per aver ben servito i padroni occulti
che li comandano.
E’
quindi una cascata piramidale di privilegi e favori. Gli Illuminati chiudono un
occhio con Muraro e gli altri aguzzini, i quali, a loro volta lasciano che una
categoria di malati mentali armati di carabine si sollazzino tra i boschi e si
intossichino di adrenalina a ogni colpo di fucile. C’è poi la categoria dei
ristoratori che trae profitto mettendo in vendita la carne di cervo, che sarà
cucinata da provetti cuochi in ristoranti rustici e alla moda, di modo che
molti saranno contenti e felici.
A
parte i cervi e gli animalisti maledetti.
Di
recente, questi ultimi hanno indetto una mailing bomb nei confronti della presidente della provincia di
Siena (io le ho mandato una raccomandata), per chiederle di non proseguire con
la prevista mattanza di cuccioli di volpe. L’operazione ha avuto successo e la
mattanza dei cuccioli dentro le tane non c’è stata. Quando capitano questi rari
eventi, ci si chiede sempre se per caso il motivo della rinuncia da parte di
incalliti esponenti politici sia dovuta a qualcosa di diverso dall’influenza
che possano avere qualche migliaio di mail ricevute in segreteria.
Forse,
se i cuccioli di volpe fossero stati commestibili, anziché puzzare di
selvatico, la nostra iniziativa sarebbe fallita, come falliscono in genere
tutte le iniziative di noi gente maledetta. In questo caso purtroppo la carne
di cervo è appetitosa e invece di cercare le foto dei responsabili morali della
prossima carneficina, avrei potuto pubblicare quelle dei ristoratori e dei
cuochi del Cansiglio, a futura memoria e disdoro. Non è detto che non lo
faccia, comunque.
Nel
merito delle giustificazioni fornite dai due esperti dei miei stivali, Bottazzo
(a sinistra) e Nicoloso, sembra che i cervi rubino l’erba a caprioli e mucche, per dirla in
soldoni. I naturalisti hanno ovviamente usato termini altisonanti, come sono
soliti fare medici, ricercatori e quanti vogliano gettare un po’ di fumo negli
occhi degli ascoltatori.
Di
Michele Bottazzo sono riuscito a trovare solo il profilo Facebook, ma di Sandro
Nicoloso possiamo leggere quanto segue, nel sito della cooperativa di cui fa
parte, la D.R.E.Am – Italia:
“Il
personale con il quale opera
D.R.E.Am. Italia è caratterizzato da un alto profilo accademico e
professionale con valenza sull’intero settore ambientale, in particolare
forestale, geologico, biologico, etologico, ingegneristico e topografico”.
E’
scritto in stile pubblicitario. L’alto profilo accademico significa che
all’università ha vivisezionato un certo numero di cavie, probabilmente. Quando
poi parla di stretti rapporti con il territorio significa che ha partecipato a
qualche riunione dei seguaci di Diana, traendone l’impressione che quello sia
il mondo delle valli e degli altipiani e che i montanari siano tutti così:
avvinazzati amanti della doppietta e delle albe dorate.
Non
ha mai partecipato alle riunioni degli animalisti (e forse è stato meglio
così), e quindi si è fatto l’idea che nessun’altra opzione sia possibile nel
caso di cervi in esubero, se non quella del loro abbattimento. Nessun
veterinario gli ha mai suggerito la possibilità che le cerve possano essere
catturate con le reti, sottoposte a sterilizzazione e rilasciate nello stesso
luogo della cattura, come gli animalisti fanno con i cani randagi in Ucraina,
in Romania e, mi risulta, anche nel meridione d’Italia.
Sterilizzare
una femmina di cervo costa più che non fare la stessa cosa alle cagnette e
siccome le province e gli enti locali in genere non hanno soldi, non possono
nemmeno prendere in considerazione un’ipotesi del genere. Troppa civiltà
potrebbe risultare indigesta per stomaci abituati a mangiare spazzatura morale.
Quando
poi invitano scienziati tedeschi e si sentono dire che la caccia di selezione è
cosa buona e giusta, allora cadono tutte le remore e per i cervi bellunesi non
c’è scampo. Peccato che ad essere invitati siano scienziati-cacciatori teutonici
che poco o nulla sanno della situazione venatoria italiana e di quanto invisi
siano i seguaci di Diana a sud delle Alpi.
In
genere, se la cantano e se la suonano. Si riuniscono in branchi, straparlano di
protezione dell’ambiente, stilano i piani di abbattimento sulla base di
censimenti da loro stessi eseguiti, programmano le uscite, fissano le tasse che
andranno allo Stato italiano magnaccia e poi vanno a farsi una bevuta in
allegria, cantando la canzone del brigante: “Lassù in cima al Monte Nero, c’è
una piccola caverna, ci son dodici briganti, al chiaror di una lanterna….”.
A
volte, dopo aver assegnato il compito di stilare un programma di assassinio a
collaudati
naturalisti-calibro-12, invitano anche gli ambientalisti, affinché non si dica che loro, i killer della natura, non siano democratici. Così, hanno l’ampia scelta se invitare l’ENPA, che di animali selvatici non capisce una minchia, o il WWF, che è la più evoluta delle associazioni venatorie. Poi ci penserà il Gazzettino a spiegare alla popolazione mansuefatta e ottusa che la decisione di assassinare 1200 bellissimi animali è stata presa collegialmente, laddove perfino il WWF, garanzia di serietà, ha ammesso che il numero degli ungulati è eccessivo.
naturalisti-calibro-12, invitano anche gli ambientalisti, affinché non si dica che loro, i killer della natura, non siano democratici. Così, hanno l’ampia scelta se invitare l’ENPA, che di animali selvatici non capisce una minchia, o il WWF, che è la più evoluta delle associazioni venatorie. Poi ci penserà il Gazzettino a spiegare alla popolazione mansuefatta e ottusa che la decisione di assassinare 1200 bellissimi animali è stata presa collegialmente, laddove perfino il WWF, garanzia di serietà, ha ammesso che il numero degli ungulati è eccessivo.
E
allora, diranno i lettori del quotidiano del Nord Est, cos’hanno da lamentarsi
gli animalisti? Non saranno i soliti rompiballe dei 100 % di Paolo Mocavero?
No,
siamo un movimento di persone civili che non mangiano l’oggetto della
propria ammirazione, perché il nostro amore per la natura è autentico, a
differenza di quanti riempiono la propria bocca di rispetto, e di piombo le
povere carni della selvaggina.
Siamo
un movimento di persone conscie della nostra responsabilità di esseri superiori
– e vogliamo dimostrarlo. Siamo un gruppo allargato e sempre più vasto di
persone consapevoli dell’impatto che voi trogloditi state causando agli
ecosistemi, molto più di cervi e cinghiali, a dispetto di quanto blaterino i
vostri esperti, cannibali pur’essi.
Soprattutto,
oltre a ritenerci persone civili e contrarie alla violenza, siamo sempre più
incazzati con gente come voi. Non abusate oltre della nostra pazienza.
Potrebbe
finire male.
E
non solo per i cervi.
Non sono mai stata a Delfi però dovrebbe esserci scritto: "Conosci te stesso"
RispondiEliminacioè osservarsi....
Quanto può essere utile questo bellissimo suggerimento ai cervi che stanno per essere massacrati?
EliminaForse da persone che non si conoscono abbastanza....
Non ho capito cosa vuoi dire....
EliminaComunque eri a conoscenza di questa notizia di oggi 12/7/13:
Cansiglio, stop alla caccia dei cervi:
http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/07/12/news/cansiglio-stop-alla-caccia-dei-cervi-1.7407662
E' la stessa zona del tuo articolo?
Grazie per aver postato l'articolo, che non avevo letto.
EliminaPurtroppo, da quello che ho capito, la mattanza non verrà fatta per il momento all'interno del Parco ma solo all'esterno, nelle riserve di caccia private.
Il piano di abbattimento di 360 cervi all'anno prosegue e gli allevatori, insieme ai cacciatori, non disperano che il governatore del Veneto Zaia non possa essere meno inflessibile in futuro.
Nessun accenno alla mailing bomb degli animalisti.
Nel complesso non si può definire una buona notizia.