Fonte:
269 Life
Il
15 luglio scorso, in quattro diverse città di Israele, è stata organizzata
un’installazione artistica, caratterizzata da tre animali morti su un tavolo da
pranzo. Con tre persone dietro di loro. Uno con gli occhi coperti, un altro con
la bocca imbavagliata e il terzo con le orecchie tappate. Si riferisce alle tre
scimmie del proverbio e sta a significare che i consumatori "non vedono il
male, non sentono il male e non ne parlano", quando si tratta dei rapporti
dell’uomo con gli animali.
Questa
azione mirava a provocare una risposta nel pubblico, tanto necessaria da parte
delle masse così passive, per mettere in discussione la legittimità della
nostra accettazione nei confronti della diffusa violenza e nella riduzione in
schiavitù dei nostri compagni animali.
Gli
animali morti usati nella performance sono stati raccolti nei cassonetti.
Il video:
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/photo.php?v=534163019982830