Fonte:
No Geoingegneria
LA
CARESTIA IN BIHAR E IL PROGETTO GROMET
Il
23 gennaio 1967 a Nuova Delhi atterrò un aereo militare statunitense con a
bordo, tra gli altri, lo scienziato militare ammiragio Pierre Saint-Amand e
pezzi di velivoli smontati. Saint-Amand era membro della Naval Ordnance Test
Station. Dopo lo sbarco
dell’ammiraglio si intensificarono le manipolazioni atmosferiche-meteorologiche
degli Stati Uniti nella regione asiatica. Inoltre si è a conoscenza di test
effettuati in Indocina già dal 1963.
Chi è Pierre Saint-Amand?
Pierre
Saint-Amand, geofisico, aveva studiato il terremoto Tehachapi del 1952 e
presentò una relazione
sul terremoto cileno nel 1960. Era il terremoto più
forte mai registrato nel mondo (magnitudine 9.5). In seguito studiò anche il
terremoto dell’Alaska del 1964.
Saint-Amand è stato scienziato della Marina
per più di 38 anni. La sua carriera ha incluso un periodo di due anni al
Dipartimento di Stato, dove ha contribuito a creare la scuola di
specializzazione di
Geologia presso l’Università di Santiago del Cile. Da
ricordare che era la fase calda dei test nucleari e Saint-Amand aveva una sua
parte attiva come ricercatore.
Durante la sua carriera presso la Stazione
Navale China Lake presentò brevetti innovativi nell’ambito della modificazione
del clima. Come scienziato ha contribuito a sviluppare il Progetto Popeye, un
programma di inseminazione delle piogge come arma di guerra. Il programma
prevedeva l’aumento della pioggia durante la stagione dei monsoni nel sud-est
asiatico, per ostacolare i soldati nemici. Troviamo il suo nome in vari scenari
di quel periodo.
Scienza e tecnologia da molto tempo sono utilizzate come
strumenti governativi. La bomba atomica e la conquista dello spazio sono stati
una svolta verso un nuovo ruolo della scienza nella politica.
Le scienze
ambientali sono diventate sempre più rilevanti nel campo
militare-strategico.
Lyndon B. Johnson in particolare manifestò la sua fede
nelle scienze ambientali come strumenti di “sicurezza”. L’atomica si rivelò
fallace per le guerre. Diventò piuttosto strumento di esplorazione del globo e
della sua atmosfera.
Sì puntò su nuove armi di dominio, sulle modificazioni e
controllo del clima, della natura e del pianeta.
«Dallo
spazio riusciremo a controllare il clima sulla terra, a provocare alluvioni e
carestie, a invertire la circolazione negli oceani e far crescere il livello
dei mari, a cambiare la rotta della corrente del Golfo e rendere gelidi i climi
temperati».
Saint-Amand
e i suoi colleghi del Pentagono, in sintonia con questo tipo di impostazione,
non hanno sentito limiti morali. Le piogge artificiali come arma, suggerivano,
erano più umane dei bombardamenti.
Ma
torniamo in India e allo sbarco di Saint-Amand.
Nel 1965 l’India aveva subito
una grave siccità. Il monsone si era fatto aspettare. Lo stato del Bihar era
stato duramente colpito con una popolazione di oltre 51 milioni di persone.
Da
diversi anni i ricercatori del NOTS avevano lavorato al perfezionamento delle
tecniche di controllo meteo.
La carestia del Bihar in India permise a Lyndon B.
Johnson di promuovere l’Operazione Gromet – un importante esercizio di
modificazione delle condizioni meteo nella regione.
La US Air Force, con il permesso dell’India, doveva svolgere una
serie di test di inseminazione di nubi monsoniche per aumentare le piogge.
Il
test si chiamò “Joint U.S.-India Precipitation Experiment” e si svolse nell’area di Bihar e Uttar Pradesh.
Nonostante una bassa copertura di nubi monsoniche iniziarono nel gennaio 1967.
I partecipanti volarono in aeroplani segnati come aerei di commercio e tutti
gli occupanti dovettero indossare abiti civili. Nel caso ci fossero state
domande da parte dei media era pronto un comunicato stampa di contingenza che
spiegava che si trattava di un “sondaggio agro-meteorologico.” Non ci sarebbe
stata alcuna pubblicità. Il governo indiano era pienamente responsabile per
eventuali rivendicazioni per lesioni personali o danni alla proprietà.
Il
progetto doveva rimanere segreto.
Il
governo indiano aveva insistito sul fatto che eventuali commenti su questo
progetto erano da collegare all’agricoltura e non a obiettivi militari. Visto
che le zone principali erano rimaste senza nuvole, il governo indiano individuò
ulteriori aree in Uttar Pradesh, spostando in questo modo le esercitazioni in
zone dove le nuvole c’erano. I risultati furono diversificati. Alcune nubi
produssero forti piogge, altre invece piogge leggere o moderate. Le grandi
nuvole risposero meglio.
La squadra GROMET non ha riferito quanta pioggia ha
colpito la terra e la misura del successo, anzi il Progetto GROMET stesso non è
proprio menzionato nei libri storici di controllo del meteo.
La
vicenda è stata ricostruita da Ronald E. Doel and Kristine C. Harper
dell’Università dello Utah
.
LA
GUERRA DEL VIETNAM E IL PROGETTO POPEYE
Immediatamente
dopo le operazioni in India, Pierre Saint-Amand e la sua squadra
iniziarono una nuova missione top-secret, nota oggi come Project Popeye. L’Operazione Popeye (dal 1967 e 1972) è stata il primo uso sistematico conosciuto nella storia di tecniche di modifica ambientale-meteorologica ed è avvenuto nel quadro della guerra nel Sud Est Asiatico nei territori di Cambogia, Laos e Vietnam del Nord e del Sud. L’origine dei tifoni estremamente forti e delle torrenziali piogge del 1971 nel Vietnam del Nord, sono correlati con la suddetta operazione. L’operazione è stata a carico del 54th Weather Reconnaissance Squadron (WRS) con il proposito di allargare il monsone sul Vietnam del Nord, principalmente sulla strada di Ho Chi Minh. Le operazioni avevano il nome in codice di “Motorpool”.
iniziarono una nuova missione top-secret, nota oggi come Project Popeye. L’Operazione Popeye (dal 1967 e 1972) è stata il primo uso sistematico conosciuto nella storia di tecniche di modifica ambientale-meteorologica ed è avvenuto nel quadro della guerra nel Sud Est Asiatico nei territori di Cambogia, Laos e Vietnam del Nord e del Sud. L’origine dei tifoni estremamente forti e delle torrenziali piogge del 1971 nel Vietnam del Nord, sono correlati con la suddetta operazione. L’operazione è stata a carico del 54th Weather Reconnaissance Squadron (WRS) con il proposito di allargare il monsone sul Vietnam del Nord, principalmente sulla strada di Ho Chi Minh. Le operazioni avevano il nome in codice di “Motorpool”.
Le
inseminazioni di nubi (cloud seeding) venivano eseguite con particelle di
ioduro di argento, dando come risultato un prolungamento del monsone di 30 – 45
giorni. Questo faceva sì che intense piogge rendessero difficile il traffico
stradale saturando il suolo e facendo esondare i fiumi. Queste missioni sono
state portate avanti da aerei modificati (C-130, F-4 e A-1), che realizzarono
più di 2300 missioni. L’operazione Popeye, oltre ad inondare il sentiero di Ho Chi Minh, era di fondamentale
importanza strategica per i vietcong: aveva distrutto anche le risaie del
Vietnam del Nord. Le operazioni partivano dalla Tailandia, senza informare però
il governo sullo scopo.
Saint-Amand e il suo gruppo adoperavano la loro nuova
arma con risultati spettacolari. Si poteva attaccare il nemico usando il meteo,
negando conseguenze e responsabilità.
Il
nome dell’Operazione Popeye (Pop
Eye) è entrato nello spazio pubblico attraverso una breve menzione nel Pentagon
Papers e con la pubblicazione sul
New York Times il 3 luglio 1972. Le Operazioni in Laos cessarono due giorni
dopo la pubblicazione dell’articolo. Sono state fatte accuse, si è detto che il
cloud-seeding aveva non solo reso
impraticabili i percorsi della giungla ma anche ucciso migliaia di persone. Il
Progetto Popeye aveva aperto la
porta ad un nuovo tipo di guerra.
Daniel
Ellsberg, analista militare, nel 1971 consegnò al New York Times e ad altri giornali il Pentagon Papers, uno studio secreto del Dipartimento della Difesa
sul coinvolgimento statunitense in Vietnam. Ellsberg fece trapelare documenti
in cui si rivelava come l’invasione del Vietnam fosse sistematicamente basata
sulla menzogna. Melvin Laird che era segretario della Difesa, negò che gli
Stati Uniti stavano modificando il tempo in Vietnam.
Le
operazioni di WARFARE innovativo in Vietnam erano di vasta portata.
Dal 1965 al
1970, nel Sud del Vietnam gli Stati Uniti hanno scaricato oltre 43 milioni di
litri di Agent Orange, i produttori del veleno devastante erano la Dow Chemical e la Monsanto. Il Napalm acquistò fama mondiale.
Il
napalm servì per distruggere infrastrutture e per incendiare foreste. Era un
agente addensante usato nei lanciafiamme e nelle bombe incendiare. L’addensante
trasforma la mistura in una gelatina che si attacca al bersaglio quando
comincia a bruciare.
Come l’India con GROMET, altri paesi fungevano come
grande laboratorio all’aperto. I primi passi sotto cieli sereni per disperdere
il Napalm e studiare i suoi effetti sono stati fatti in Italia.
“Nel
giro di dieci giorni – scrive il ricercatore Andrea Villa – 700 bombardieri
pesanti, 300 bombardieri medi e 270 caccia sganciarono 1161 tonnellate di bombe
contro 74 obiettivi»; bombe che erano state riempite con «una miscela di
recente invenzione, chiamata napalm, i cui effetti erano ancora tutti da
verificare e da indagare». Villa non parla del Vietnam, ma di napalm scaricato in Italia nel 1944.
Il
meteo come arma e sostanze biologiche e chimiche sono stati applicati con
grande ferocia verso le popolazioni inermi e verso l’ambiente.
L’interesse a
modificare il clima era ufficialmente diminuito con la fine della guerra in
Vietnam e il successivo trattato nel 1977 sulle modificazioni ambientali, Convention
on Environmental Modification Techniques, che ha vietato le modificazioni del clima offensive.
Ma le missioni di
guerra o pace non sono certo diventate più trasparenti in seguito.
Con il
termine “tecniche di modificazioni ambientali” si fa riferimento a qualsiasi
tecnica per modificare – attraverso la manipolazione deliberata – i processi
naturali, le dinamiche, la composizione o la struttura della Terra, della sua
litosfera, idrosfera, ed atmosfera, o dello spazio esterno.
GROMET
II
Un
terzo capitolo si aprì nelle Filippine, il suo nome era Gromet II. Di nuovo
troviamo
l’ammiraglio Saint-Armand. Operazioni di guerra in Vietnam e di “aiuto civile” avvenivano in contemporanea. Stessa squadra, stesse tecnologie e strumenti.
l’ammiraglio Saint-Armand. Operazioni di guerra in Vietnam e di “aiuto civile” avvenivano in contemporanea. Stessa squadra, stesse tecnologie e strumenti.
Mentre
pioveva troppo in Vietnam, pioveva troppo poco nelle Filippine.
La grave
siccità che colpì le isole Filippine negli anni 1968 e 1969 convinse il governo
filippino a provare l’inseminazione delle nuvole come mezzo per aumentare le
precipitazioni. Partì il progetto GROMET II.
Sì
è svolto su tutto l’arcipelago da fine aprile a metà giugno del 1969. Ioduro
d’argento è stato rilasciato in correnti ascensionali e in nubi in crescita. La
portata esatta di pioggia e l’aumento derivante dalla semina non può essere
calcolato, tuttavia, l’aumento delle precipitazioni tropicali portò un
miglioramento nel settore agricolo, l’aumento della produzione di zucchero,
riso e mais. Inoltre gli USA addestrarono il personale locale nelle tecniche di
cloud seeding. A causa del
successo di GROMET II il governo filippino condusse un’operazione simile nel
1970 ed era prevista un’altra per il 1971. Cosa successe non lo sappiamo.
Nel
1971 è avvenuta una delle peggiori alluvioni ad Hanoi. Morirono oltre 100 000
persone.
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