domenica 5 aprile 2015

Ciò che accade agli animali prima o poi accade all'uomo


Fonte: Altra Realtà
 
Nel 1854 Il Gran capo bianco di Washington, il Presidente degli Stati Uniti Franklin Pierce, fece un’offerta per acquistare una grande estensione di territorio sul quale vivevano i pellerossa e promise una riserva per il popolo indiano. Il Capo Seattle della tribù Suwamish, rispose con la lettera qui riportata: essa è stata considerata la più bella e profonda dichiarazione d’amore alla natura e all’ambiente.
Lettera del Gran Capo Seattle, Tribù Suwamish, a Franklin Pierce, Presidente Degli Stati Uniti (1855). "Come potete acquistare o vendere il cielo, il calore della terra? L'idea ci sembra strana. Se noi non possediamo la freschezza dell'aria, lo scintillio dell'acqua, come potete voi acquistarli? Ogni parte di questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni ago lucente di pino, ogni riva sabbiosa, ogni lembo di bruma di boschi ombrosi, ogni radura ed ogni ronzio di insetti è sacro nel ricordo e nell'esperienza del mio popolo. La linfa che cola negli alberi porta con sé il ricordo dell'uomo rosso.


 
I morti dell'uomo bianco dimenticano il loro paese natale quando vanno a passeggiare tra le stelle. I nostri morti non dimenticano mai la nostra terra meravigliosa, perché essa è la madre dell'uomo rosso. I fiori profumati sono nostri fratelli; il cervo, il cavallo, la grande aquila sono nostri fratelli; le coste rocciose, il verde dei prati, il calore del pony e l'uomo appartengono tutti alla stessa famiglia. Per questo, quando il grande capo bianco di Washington ci manda a dire che vuole acquistare la nostra terra, ci chiede una grossa parte di noi. Egli dice che ci riserverà uno spazio per muoverci, affinché possiamo vivere confortevolmente tra di noi. Prenderemo dunque in considerazione la vostra offerta, ma non sarà facile accettarla.

Questa terra per noi è sacra, quest'acqua scintillante che scorre nei torrenti e nei fiumi non è solamente acqua; per noi è qualcosa di immensamente più significativo: è il sangue dei nostri padri. Ogni riflesso nell'acqua chiara dei laghi parla di avvenimenti e di ricordi della vita del mio popolo. Il mormorio dell'acqua è la voce del padre di mio padre. I fiumi sono nostri fratelli, ci dissetano quando abbiamo sete, sostengono le nostre canoe. Sappiamo che l'uomo bianco non comprende i nostri costumi: per lui una parte della terra è uguale all'altra, e quando l'ha conquistata va oltre. Abbandona la tomba dei suoi avi e ciò non lo turba. Toglie la terra ai suoi figli e ciò non lo turba. La tomba dei suoi avi, il patrimonio dei suoi figli cadono nell'oblio.

Tratta sua madre, la terra, e suo fratello, il cielo, come se fossero semplicemente delle cose da acquistare, prendere e vendere, come si fa con le pecore e con le pietre preziose. La sua bramosia divorerà tutta la terra e a lui non resterà che il deserto. Io non so. I nostri costumi sono diversi dai vostri. La vista delle vostre città fa male agli occhi dell'uomo rosso. Ma forse ciò è perché l'uomo rosso è selvaggio e non può capire! Non esiste un posto tranquillo nella città dell'uomo. Non esiste un luogo per udire le gemme schiudersi in primavera o ascoltare il fruscio delle ali di un insetto. Ma forse ciò avviene perché io sono un selvaggio e non posso comprendere. Sembra che il rumore offenda solo le orecchie. E che gusto c'è a vivere se l'uomo non può ascoltare il suono dolce del vento o il fruscio delle fronde del pino profumato? L’aria è preziosa per l'uomo rosso, giacché tutte le cose respirano la stessa aria. L’uomo bianco non sembra far caso all'aria che respira. Ma se vi vendiamo le nostre terre io porrò una condizione: l'uomo bianco dovrà rispettare gli animali che vivono in questa terra come se fossero suoi fratelli. 

Io sono un selvaggio e non conosco altro modo di vivere. Ho visto un migliaio di bisonti imputridire sulla prateria, abbandonati dall'uomo bianco dopo che erano stati abbattuti da un treno in corsa. Io sono selvaggio e non comprendo come il "cavallo di ferro" fumante possa essere più importante dei bisonti, quando noi li uccidiamo solo per sopravvivere. Che è l'uomo senza gli animali? Se tutti gli animali sparissero, l'uomo morirebbe in una grande solitudine. Poiché ciò che accade agli animali prima o poi accade all'uomo. Tutte le cose sono connesse tra loro. Noi sappiamo almeno questo: non è la terra che appartiene all'uomo, ma è l'uomo che appartiene alla terra. Questo noi lo sappiamo. Tutte le cose sono connesse come i membri di una famiglia sono connessi da un medesimo sangue. Non è l’uomo che ha tessuto la trama della vita: egli ne ha soltanto il filo. Tutto ciò che egli fa alla terra, lo fa a se stesso. Lo stesso uomo bianco, che parla con il suo Dio come due amici insieme, non può sottrarsi al destino comune. Dopo tutto, forse, noi siamo fratelli.

Vedremo. C'è una cosa che noi sappiamo e che forse l'uomo bianco scoprirà presto: il nostro è il suo stesso dio. Egli è il dio degli uomini e la pietà è uguale per tutti: tanto per l'uomo bianco, quanto per quello rosso. Questa terra per lui è preziosa, nuocere alla terra è come disprezzare il suo creatore. Anche i bianchi spariranno: forse prima di tutte le altre tribù. Contaminate il vostro letto ed una notte vi troverete soffocati dai vostri rifiuti. Dov'è finito il bosco? E scomparso. Dov'è finita l’aquila? E’ scomparsa. E’ la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza".

7 commenti:

  1. @Gentili & attenti LETTORI,

    le sagge PAROLE del Capo Indiano ci fanno comprendere quali SONO gli "inutili & vuoti" VALORI dell' UOMO BIANCO, e quali SONO invece i "forti & spirituali" VALORI dell' UOMO ROSSO legatissimo a MADRE TERRA;

    quindi ONORE & RISPETTO ai miei AVI i NATIVI AMERICANI dai quali ho IMPARATO alcuni secoli fa ad AMARE il COSMO INTERO, ma anche a prendere CONSAPEVOLEZZA di chi realmente SONO sia dal lato INDIVIDUALE che da quello COLLETTIVO !!!

    CERVO BIANCO

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    1. Se escludiamo la reincarnazione, è difficile dire che siano tuoi avi perché tu sei caucasico e loro sono di discendenza mongolide.
      Se non escludiamo la reincarnazione allora va bene, ma anche questo si potrebbe spiegare con una tua peculiare forte simpatia nei loro confronti.

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    2. @Roberto,

      hai scritto BENE se "escludiamo" la REINCARNAZIONE.........., ma per te NON è un mistero sapere che in ESSA io ci credo quindi..........se oggi SONO CAUCASICO ieri chissà !!!

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    3. In tal caso, la parola avo non è corretta, a meno che tu non le attribuisca un diverso significato.

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  2. Parole sante quelle di questo capo indiano, e tristemente premonitrici di ciò che sta effettivamente accadendo: l' "uomo bianco", per soddisfare i suoi sfizi (e i suoi affari), sta devastando il pianeta, distruggendo boschi per coltivare mangimi per ingrassare animali della cui carne potrebbe tranquillamente fare a meno, impoverendo ulteriormente popolazioni del terzo mondo sottraendo loro terre per farne coltivazioni destinate agli animali allevati dal pasciuto ma mai sazio occidente, riducendo la vita di animali, uomini e della madre terra stessa a un valore infimo, su cui prevale la cupidigia, l'insensibilità, la cecità morale e dell'anima.

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    1. Sul piano degli equilibri ecologici, sia il Bianco che il "coloured" sono pericolosi e colpevoli.

      Il primo con la sua bomba tecnologica e il secondo con quella demografica.

      Il primo sta distruggendo l'ambiente con il suo impatto devastante, il secondo lo fa con i grandi numeri, che sono anch'essi un grosso impatto.

      L'umanità nel suo insieme si avvia all'ennesima estinzione di massa.

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    2. Ok, ma questo è un ulteriore motivo per passare tutti a un'alimentazione vegetale, che richiede molte meno risorse e quindi molte meno devastazioni nei confronti dell'ambiente e quindi dell'uomo stesso.

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