domenica 5 aprile 2015

E' più facile celebrare le vittime che estirpare la cattiveria





Testo di Angelica Pileo


Hanno crocifisso un umano e dopo 2000 anni ancora lo festeggiano. Hanno impiccato me e non sono stato considerato allo stesso modo !!! A che vi serve pregare un Dio immaginario quando non fate nulla per estirpare la cattiveria umana ???

6 commenti:

  1. Festeggiare Cristo risorto attraverso ciò che altro non è che un sanguinoso rito pagano come quello dell'uccisione degli agnelli. Che senso ha? Nessuno, anzi si negano compassione e misericordia verso gli indifesi, ossia i pilastri del messaggio di Gesù.
    Eppure, se a Pasqua non si ingozzano di agnelli a certi credenti (in non si sa cosa, o non si sa in cosa pensano di credere, probabilmente solo al loro stomaco) non pare di festeggiare questo evento, gli manca qualcosa.
    Festeggiare credendo di comportarsi da cristiani e poi invece mettendo in pratica comportamenti pagani e inutilmente crudeli, oltre che superflui: certamente sarà cosa gradita a Dio...

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    1. In tutta sincerità, non ho mai incontrato credenti che credono di celebrare Cristo mangiando agnello, ma non escludo che ce ne siano e magari che siano la maggioranza dei cattolici.

      Tuttavia, possiamo far partire questo evento dal comandante alieno che prese possesso della Palestina e a cui piaceva l'odore di carne arrosto perché lo tranquillizzava.

      Se poi pensiamo al contesto geografico ed economico in cui è nato il giudaismo e dove la gente era dedita alla pastorizia, si capisce che gli agnelli maschi nati in primavera dovevano essere eliminati. L'unico modo che conoscevano per eliminare ruminanti era quello di mangiarli.

      Per esorcizzare i sensi di colpa, inventarono una festa ad hoc, facendola coincidere con l'inizio della buona stagione.

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    2. Se chiedi a qualsiasi cristiano (o almeno alla maggioranza) di evitare di mangiare l'agnello quantomeno a pasqua, stai sicuro che ti risponderanno che "Anche Gesù lo fece!" (anche se pare che non sia per niente vero, persino Ratzingher lo disse) per cui in qualche modo pensano (o gli fa comodo pensare) che mangiando l'agnello si compia un gesto cristiano gradito al Signore.
      Peccato che non siano al corrente di tutti i passi della Bibbia che vietano di mangiare carne, che i cristiani delle origini fossero vegetariani, così come molti dei santi e degli apostoli, che appunto rispettavano quanto le scritture dicevano originariamente sull'argomento.

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    3. Concordo e aggiungo che da tanto non mi capita di discutere con qualche cattolico praticante e quindi ammetto di aver bisogno di un "upload".

      L'unico amico con cui spesso discuto di religione e filosofia appartiene a quella categoria di credenti che ci tengono a puntualizzare: "Non sono cattolico, sono cristiano!".
      E quindi a volte ci troviamo sulle stesse posizioni.

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  2. Viene dalla Spagna, penso, dove è prassi impiccare i galgos.
    Ma da qualunque posto arrivi è terribile.
    Ma come fa l'uomo a commettere delle cose tanto crudeli?
    Quanto a chi mangia agnello a Pasqua, io gli vorrei chiedere se durante l'anno è tanto ligio alle leggi di "Dio", per esempio, se non bestemmia, se non tradisce, se onora il padre e la madre, se si confessa, se va sempre a messa, se onora le feste comandate, o se lo fa solo in certe occasioni.

    Erba Gatta.

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    1. Tre giorni fa Edoardo Stoppa ha fatto un servizio sui galgos per Striscia la Notizia. Nel complesso, penso che gli spagnoli siano davvero barbari e non penso che 4 secoli di dominazione araba siano stati sufficienti per ottenere questo risultato.

      Anche il profondo cattolicesimo ha giocato la sua funesta parte.

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