Fonte: Bare Naked Islam
I terroristi musulmani
di Al-Shabaab, affiliati ad Al-Qaeda, hanno chiesto agli studenti se
erano cristiani o musulmani quando si sono presentati alla porta
della scuola, uccidendo almeno 147 cristiani e ferendone molti altri.
Molti, forse centinaia, si temeva fossero in ostaggio all'interno del
college, durante l'attacco, che si è concluso finora con un solo
arresto. In
Kenya solo circa il 20% della popolazione è musulmana. Il gruppo ha
fatto irruzione nel campus dell'Università Garissa poco dopo 5:00
ora locale, travolgendo le guardie e uccidendo chiunque sospettassero
di essere cristiano. Il ministro dell'Interno keniota Giuseppe
Nkaissery, ha detto che solo 280 degli 815 studenti del collegio sono
stati finora coinvolti nell'attacco.
I funzionari del Kenya
per la sicurezza hanno offerto 220.000 dollari di taglia per
Mohammed Mohamud, noto come Dulyadin, alias Gamadhere, che è
sospettato di essere la mente dell'attacco ed è responsabile delle
operazioni esterne di al-Shabaab contro il paese.
Pare accertato
che alcuni dei terroristi abbiano preso posizioni da cecchino, poiché
sono state fatte riprese ufficiali dalla polizia cercando di
riprendere il campus. La polizia dice: “Stiamo trovando difficoltà
ad accedere al complesso perché alcuni degli aggressori sono in cima
ad un edificio e sparano ogni volta che cerchiamo di varcare
l'ingresso”. Un
portavoce di al-Shabaab ha rivendicato la responsabilità dell'ultima
atrocità da loro commessa. Sheikh Abdiasis Abu Musab, portavoce
operazioni militari di al-Shabaab ha detto: “Abbiamo lasciato stare
la gente fuori dalla scuola e rilasciato i musulmani”. Ci sono
invece molti cadaveri di cristiani all'interno dell'edificio. Vi si
trovano anche molti cristiani vivi. La battaglia continua ancora
all'interno del collegio.
Si crede che Sheikh
Abdiasis Abu Musab abbia seguito per molto tempo l'insegnamento in
una madrassa dei fondamentalisti prima di diventare un membro anziano
della organizzazione terroristica somala. Ha anche rivendicato un
precedente attacco a Makka, sempre in Kenia, il 22 novembre 2014,
quando 28 persone furono uccise.
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