Fonte: National Geographic
Nel remoto e gelido
nord, nel Quebec artico, gli Inuit hanno sempre confidato nelle
risorse alimentari che gli oceani gli hanno messo a disposizione:
beluga, pesce, foche e trichechi (nella foto, la macellazione di un
tricheco). Alcuni di questi cibi tradizionali, però, sono
diventati così contaminati da mercurio - dannoso per il cervello -
che il quoziente intellettivo dei bambini che frequentano le scuole
artiche è più basso del normale. I bambini Inuit più esposti
al mercurio nell'utero della madre hanno possibilità quattro volte
maggiori di sviluppare bassi QI rispetto a quelli meno esposti e
hanno bisogno del sostegno: sono le conclusioni a cui è giunto un
team di ricercatori canadesi e statunitensi.
[N.d.R. Per continuare
la lettura dell'articolo, cliccare sulla fonte. Ringrazio Francesco
Spizzirri per la segnalazione]
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