domenica 24 luglio 2016

Allah è sicuramente grande nel creare divisioni




Momenti di tensione nella serata di sabato davanti al centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera. Teatro della assurda sparatoria costata la vita a nove persone, la strada antistante il centro commerciale è tornata accessibile ai pedoni dopo 24 ore di blocco totale. Sono arrivati subito i mazzi di fiori, le candele, i biglietti, le scritte. In serata si sono radunati amici e parenti delle vittime per un momento di ricordo, ma anche persone comuni, residenti, semplici passanti che hanno voluto portare un saluto e far sentire la loro presenza. Tra gli altri anche un gruppo di giovanissimi ragazzi, di fede islamica, che hanno perso degli amici nella sparatoria. Dopo un acceso monologo di uno di loro, che ha inveito contro il “mondo ingiusto”, chiedendo maggiore rispetto per la vita, è partita la cantilena “Allah Akbar” (Dio è grande, ndr). 



Parole che possono assumere un tono minaccioso in un periodo costellato di morte e di terrore, perché nell’immaginario collettivo sono irrimediabilmente legate all’immagine di attentatori e terroristi, aspiranti “martiri”. Non l’ha presa bene un gruppo di impettiti ragazzotti tedeschi che hanno iniziato ad urlare improperi di ogni sorta alla volta sia dei ragazzi che della polizia, colpevole a loro dire di averli lasciati fare. Le urla di protesta sono diventate insulti pesanti e vera tensione, costringendo la polizia a formare un cordone per separare le due fazioni. Gli interventi anti islam e gli insulti ai profughi hanno raccolto più di un applauso tra gli astanti.


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