Fonte: Controinformazione
Il Mossad ha filmato gli attentati
avvenuti nelle città di Nizza e Parigi, cosa che potrebbe confermare
il suo coinvolgimento nei fatti. Il portale di informazioni ed
investigazione statunitense, Veterans Today, il venerdì ha
pubblicato dei documenti che dimostrano come un giornalista,
collegato al servizio di intelligence israeliano (Mossad) abbia
filmato per primo gli attentati a Nizza e quelli avvenuti a
Monaco e li ha poi diffusi su internet. Secondo la fonte, Richard Gutjahr è il fotografo tedesco che ha diffuso le immagini
dell’attentato di Nizza e che ha anche pubblicato il primo video su
Twitter dell’attentato di Monaco, che ha lasciato almeno 9 morti e
16 feriti. Nel suo Twit il giornalista ha scritto “sono fuori dal
centro commerciale Olympia”. Gutjahr è sposato con Einat Wilf, una
agente del Mossad. La Wilf ha servito, con il grado di tenente, nelle
autodenominate Forze di sicurezza (FDI) israeliane ed è stata
consigliere agli Esteri del vice primo Ministro Simon Peres
(2004-2007).
Da parte sua il portale web
Gearoidocolmain.org ha precisato che l’attacco ha coinciso con il
72° anniversario dell’attentato di “false flag” che portò
alla creazione dello Stato di Israele in Medio Oriente, avvenuto nel
22 Luglio del 1946 che causò la distruzione dell’Hotel Re
David, sede del comando Britannico della Palestina e che causò 92
morti e fu perpetrato da attentatori israeliani che indossavano vesti
arabe e parlavano fra di loro in arabo. La finalità dell’attentato di Monaco
potrebbe essere quella di una guerra occulta del sionismo in Germania
che cerca di suscitare odio e sfiducia fra la comunità mussulmana e
la popolazione cristiana nel paese, mentre di questo beneficerebbe
Israele, ha precisato la fonte. Questi avvenimenti si palesano mentre
molti osservatori oggi ritengono che i servizi di intelligence
israeliani hanno loro stessi creato l’ISIS per concretizzare i loro
obiettivi: di fatto un video diffuso in internet mostra un
funzionario del Mossad che mette in evidenza la relazione
intercorrente tra l’agenzia ed i terroristi dell’ISIS.
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