sabato 30 luglio 2016

La Massoneria fece l'Italia col sangue, come ora fa l'Europa


Fonte: Vesuvio Live

L’Unità d’Italia, come abbiamo spesso raccontato, ha sacrificato il sangue e l’economia di noi meridionali. L’occupazione piemontese non ha seminato morte e distruzione soltanto fra le schiere borboniche e fra i briganti che opponevano resistenza, ma, fin troppo spesso, ad assaggiare i fucili italiani sono state persone comuni, civili, donne e bambini che avevano, come unica colpa, l’aver riposto fedeltà negli antichi sovrani ed alle loro tradizioni. Così come è avvenuto per la strage di Pietrarsa, però, la storia ha dimenticato per lunghissimo tempo, per volontà dei vincitori, queste tragiche rappresaglie, queste manifestazioni di forza di un’Italia immatura e vacillante. In pochi, infatti, conoscono la carneficina compiuta dai bersaglieri del Regio Esercito ad Auletta, una piccola cittadina in provincia di Salerno.



Era il 28 luglio del 1861, da pochi mesi i Borbone erano stati detronizzati dalle truppe garibaldine, ma molti rimasero fedeli al Re di Napoli. Un manipolo di questi irriducibili sostenitori cercò rifugio proprio fra la popolazione di Auletta. L’arrivo dei filo-borbonici scatenò l’euforia del popolo: i ritratti di Vittorio Emanuele II e di Garibaldi vennero dati alle fiamme, il tricolore fu ammainato e sostituito dalla bandiera del Regno delle Due Sicilie, dalla chiesa locale di San Nicola di Mira si sollevò un “Te Deum” in onore dei perduti sovrani e le campane suonarono per richiamare il popolo alla rivolta. L’eco di questa insubordinazione arrivò fino alla vicina Pertosa, dove era di stanza un reggimento piemontese. Ad Auletta furono subito inviate poche decine di uomini della Guardia Nazionale Italiana e dei Carabinieri per troncare sulla nascita qualunque rivolta, ma arrivarono tardi: il popolo era pronto a combattere e cacciò a fucilate il manipolo di soldati. 


Un affronto del genere non poteva essere tollerato, la neonata nazione doveva dare una prova di forza chiara e inappellabile. Su Auletta fu riversato un intero contingente di bersaglieri, affiancato da una squadra della Legione Ungherese. All’alba del 30 luglio i militari sgominarono la resistenza ed entrarono in città. Non riuscirono a trovare i ribelli che avevano scatenato tutto e, così, per fornire un sanguinante avvertimento a tutti i futuri facinorosi, iniziarono a massacrare i civili. Donne e bambini, adulti ed anziani vennero fucilati, pestati a sangue, umiliati e derubati.


Giuseppe Pucciarelli, il parroco che aveva alzato la preghiera per i Borbone, venne picchiato a morte in pubblica piazza insieme ad altri quattro prelati dopo esser stati costretti a inginocchiarsi al cospetto del tricolore. Si racconta anche che uno di loro, nonostante i suoi settantanni, cercò di alzarsi in piedi per non onorare la bandiera, ma i soldati gli spaccarono il cranio con il calcio del fucile. Furono 45 le vittime civili accertate quel giorno, ma alcune fonti dicono che il numero reale sia di 130 morti, mentre più di 200 persone furono arrestate con l’accusa di rivolta e cospirazione.


10 commenti:

  1. Cavour aveva altre intenzioni ma é stato eliminato, Ricasoli che gli é succeduto ha fatto tutto il casino, ma d'altra parte la storia anche recente é identica, basti pensare che dopo i massacri della II° guerra mondiale nel 1947, a portella delle Ginestre, erano appena trascorsi DUE anni dalla guerra! (quanti morti c'erano stati in guerra .....? e come niente fosse, di nuovo il peccato mortale) alla faccia della NEONATA Repubblica DEMOCRATICA Italiana, hanno dimostrato al mondo di avere sviluppato un alto senso democratico.

    Comunque questo denigrare l'Unità d'Italia, se non é fatto per rendere omaggio alle vittime, é manipolatorio e voi che gli date spago vi prestate al gioco, perché il sud era in ebollizione da tempo, anche prima dell'Unità d'Italia.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Regno_delle_Due_Sicilie

    Ines



    Loris

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    1. http://edizionisicollanaexoterica.blogspot.it/2012/02/la-truffa-dellunita-ditalia-dal-ladro.html

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    2. https://www.youtube.com/watch?v=5yIDukoZXnE

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    3. Non vedo come può essere manipolatorio un articolo che rende giustizia a vittime delle manovre massoniche, soprattutto in un blog che si chiama Veritas Vincit.

      E' lo spirito che anima i gruppi élitari ad essere sbagliato: "tutto per il popolo, niente con il popolo".


      E se il popolo volesse semplicemente essere lasciato in pace? La Massoneria ha chiesto ai siciliani se erano d'accordo di far parte di un'entità giuridica insieme a piemontesi e sudtirolesi?


      L'hanno fatto e basta, perché avevano il potere di farlo. E fiumi di sangue sono corsi. Io disapprovo.

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  2. Purtroppo chi é manipolato, non può capire di essere manipolato, il manipolatore, l'illusionista fa puntare l'attenzione su quello che vuole lui e tanti ci cascano.

    Il denigrare l'Unità d'Italia ha degli scopi precisi e che funzionano sul piano sottile, (distruzione di una identità) evidentemente voi non cogliete questo aspetto. (Lo scopo é denigrare l'Unità d'Italia da parte di alcuni poteri e delle vittime non gliene frega niente).

    Il blog si può chiamare anche Verità Vincis ma purtroppo non coglie la manipolazione che si cela dietro queste operazioni.

    E' come quella dei fascisti quando trattano di quello che hanno fatto i partigiani, ma non ci sarebbero stati i partigiani se non ci fossero stati i fascisti.

    Con queste operazioni tentano di cambiare le carte in tavola.

    Comunque contenti voi.

    Loris Ines



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    1. E' vero che ci possono essere tante forme di manipolazione, occulte o palesi, ma io parto dal presupposto che i miei lettori siano adulti e vaccinati. Ovvero, in grado di discernere il vero dal falso.

      E' vero o non è vero che prima del Risorgimento italiano la gente era felice (o almeno ci provava)?


      E' vero o non è vero che il Risorgimento ha causato migliaia di vittime e ci ha portato ad avere un'Italia-chimera che sta per essere rottamata dopo 150 anni?
      Era necessario tutto quel sangue? La popolazione umana deve continuare ad essere in balìa dei piani massonici che fanno e disfano e interferiscono sulla vita dei singoli?


      E, per quanto riguarda noi moderni, è proprio necessario il mondo unito solo perché ci possa essere un'oligarchia a governarlo?


      E lasciare in pace la gente, no, eh?!

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  3. Si da il caso che l'Italia é sempre stato un piatto prelibato che faceva e fa gola a tanti poteri vedi sopra Wikipedia per quanto riguarda il Regno delle due Sicilie, inoltre all'epoca c'erano tanti moti spontanei oltre probabilmente a piani massonici e dopo l'Unità se le cose non sono andate come dovevano andare é stato un po responsabilità di Ricasoli e un po di quanti sobillavano, su Wikipedia c'é scritto il papato e i Borbone.

    Oggi siamo un po nella stessa situazione di allora invasi da Nord con la mentalità tedesca che ci ha imposto Monti con tutte le coseguenze e da Sud con l'invasione degli extracomunitari gestiti da certi poteri, cosa dovrebbero fare gli italiani che ora come allora si sentono soffocare?

    Non certo usare i sistemi dell'epoca, ma almeno riflettere di più per non fare il gioco di certi poteri si.

    E se mi sono permessa di intervenire su questo argomento è perché bo avuto modo di verificare che c'é una campagna manipolatoria in corso per distruggere i simboli dell'Unità e chi può avere interesse a far questo? I soliti.

    A proposito a quanti credono di infamare Garibaldi definendolo un ladro, ricordo che Gesù in Paradiso si é portato proprio un ladro e chissà, visto che esiste la reincarnazione, che quel ladro non fosse proprio Garibaldi.


    L. Ines

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    1. Citazione: "riflettere di più per non fare il gioco di certi poteri si."


      Su questo siamo perfettamente d'accordo.

      In quanto ai....moti spontanei, ho qualche dubbio. Anche le Primavere arabe per molti lo sono, ma sappiamo che dietro c'era Soros.

      Non credo alla reincarnazione e Garibaldi era un francese che odiava gli italiani. Anche ladro di cavalli, sì.

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  4. Garibaldi francese ?!?!'

    Nizza: Durante il Medioevo, in quanto città ITALIANA, Nizza partecipò alle numerose guerre italiane. Come alleato di Pisa fu nemica di Genova. Nel 1388 il comune di Nizza si mise sotto la protezione della famiglia comitale di Savoia, guidata da Amedeo VII, in funzione antiprovenzale (contea di Nizza).

    Odiava gli italiani? So che aveva in antipatia i preti in quanto metti zizzania.

    L.Ines

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    1. Le vicende storiche di Nizza poco hanno a che fare con ciò che realmente Garibaldi sentiva.
      Si sentiva francese e gli italiani non gli erano simpatici.
      Del resto, anche Cavour parlava abitualmente francese, pur vivendo a Torino. Per sua scelta.

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