Così scriveva il sacerdote ucciso
martedì, padre Jacques Hamel 84 anni, ai suoi parrocchiani qualche
settimana fa: "Possiamo ascoltare in questo tempo l'invito di
Dio a prendere cura di questo mondo, per renderlo, là dove viviamo,
più caloroso, più umano, più fraterno. Un tempo di incontri con i
vicini, con gli amici: un momento per prendere il tempo di vivere
qualcosa insieme. Un tempo per essere attenti agli altri. Un tempo di
condivisione: condivisione della nostra amicizia, della nostra gioia.
Un momento di vicinanza ai bambini, mostrando loro che contano per
noi. Un tempo anche di preghiera: attenti a ciò che accade nel
nostro mondo in questi tempi. Preghiamo per coloro che hanno più
bisogno, per la pace, per un migliore vivere insieme. Questo è
l'anno della misericordia. Facciamo in modo che il nostro cuore sia
attento alle cose belle, ad ognuno, e a quelli che rischiano di
sentirsi un pò più soli. Che le vacanze ci permettano di fare un
pieno di gioia, di amicizia, di ritorno alle origini. E allora
potremo, ricaricati, riprendere il cammino insieme. Buone vacanze a
tutti. Padre Jacques».
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